Licei di milano celebrano il cinema con il concorso more than words dedicato a idee e immagini

A Milano, il concorso “More Than Words” coinvolge scuole superiori in un progetto di formazione cinematografica, culminato con la premiazione di opere originali e creative da parte degli studenti.
A Milano si è svolta la seconda edizione del concorso "More Than Words", coinvolgendo studenti di diversi licei in laboratori e creazioni cinematografiche, con premiazioni al Palazzo del Cinema Anteo e il riconoscimento di talenti emergenti nel campo del cinema e della critica. - Unita.tv

A Milano prende forma un concorso che unisce parole, immagini e passione per il cinema coinvolgendo diverse scuole superiori cittadini. In contemporanea coi festeggiamenti dei David di Donatello a Roma, gli studenti di alcuni licei milanesi hanno partecipato con entusiasmo alla seconda edizione di “More Than Words – Parole, idee e immagini per il cinema e la critica cinematografica”. Questo progetto ha offerto a giovani appassionati una formazione completa sulle tecniche cinematografiche e un’occasione per esprimersi attraverso soggetti, sceneggiature, critiche e cortometraggi. La manifestazione si è conclusa con la premiazione al Palazzo del Cinema Anteo, mettendo in luce la creatività delle nuove leve milanesi.

Il progetto more than words e la partecipazione delle scuole di milano

Il concorso nasce dal lavoro di due insegnanti del liceo classico Manzoni, Ivana Musio ed Eleonora Rossi, che hanno coinvolto anche altre scuole milanesi: il Vittorio Veneto, il Tenca, il Varalli e il Tito Livio. La formula del progetto si è sviluppata in due fasi distinte. Nella prima, i ragazzi hanno frequentato laboratori e masterclass guidate da professionisti del cinema e della critica. Sono state approfondite la storia della settima arte, così come le tecniche di scrittura, montaggio e riflessione critica.

Esperienze formative e produzione creativa

Questa preparazione ha fornito solide basi agli studenti, che poi nella seconda parte hanno realizzato veri e propri lavori originali, ognuno seguendo il tema annuale “la scelta”. Le opere presentate sono state di varia natura: da testi critici a sceneggiature, da soggetti a cortometraggi, in forma singola o di gruppo. L’esperienza ha offerto ai giovani partecipanti un’immersione reale nelle attività di chi lavora nel cinema, mettendo alla prova la loro creatività e competenza.

La giuria ha avuto il compito di valutare i lavori presentati. Composta da nomi di rilievo tra critici, registi e operatori culturali, tra cui Francesco Piccolo, Francesca d’Aloja, Paolo Mereghetti, Luca Bigazzi e Marco Cohen, insieme a Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha scelto i vincitori in ogni categoria.

I vincitori e i loro lavori: storie di impegno e talento

A trionfare nella categoria miglior sceneggiatura è stato il gruppo formato da tre studentesse del Tito Livio: Martina Avignone, Alice Menini e Martina Teja, autrici di “Letteratura fuori tempo”. Durante la premiazione, le ragazze hanno sottolineato la fatica e la collaborazione che hanno portato al risultato, emozionate mentre ritiravano il premio consegnato da Natascha Lusenti, conduttrice di Rai Radio 2.

Il riconoscimento per il miglior soggetto è andato al liceo linguistico Varalli, che con “Carta bianca” ha saputo conquistare la giuria attraverso il lavoro di Maria D’ambrosio Angelillo e Miriam Antonini. La categoria dedicata alla critica cinematografica ha invece premiato Maria Galasso del liceo Manzoni, che ha offerto una lettura originale e approfondita sulle opere analizzate.

Cortometraggio vincitore

Infine, il premio per il miglior cortometraggio è stato assegnato a un gruppo misto composto da otto studenti delle quattro scuole partecipanti. Il corto, intitolato “Milano in panchina”, si sviluppa tra i parchi della città e racconta il ruolo delle panchine come luoghi di sosta e incontro in un contesto urbano segnato da un ritmo frenetico. Le interviste raccolte mostrano un Milano viva e variegata, con testimonianze di cittadini di ogni età. Tra queste spicca l’intervento di Gaia Romani, assessora al Decentramento, che ha riconosciuto nel lavoro dei ragazzi un modo semplice e sincero di guardare alla città.

Il punto di vista degli studenti sulle sfide e le opportunità del concorso

Gli studenti hanno raccontato con parole semplici e dirette cosa ha significato per loro partecipare a More Than Words. Diego Albini e Luca Riotino, entrambi del liceo Manzoni, hanno confessato come lavorare con compagni di diversi istituti abbia dato vita a un gruppo affiatato, segnato da amicizie e da una forte collaborazione. Gli insegnanti sono stati determinanti nel bilanciare guida e libertà creativa, lasciando ai ragazzi lo spazio per sperimentare.

Tra le difficoltà emerse, la fase di montaggio si è rivelata la più impegnativa. Nessuno del gruppo aveva esperienze pregresse di editing, e affrontare questa fase tecnica ha richiesto impegno e pazienza. La disponibilità dei cittadini intervistati ha invece facilitato il lavoro sul campo, contribuendo a raccolte di materiali significativi.

Per qualcuno come Luca la scoperta di questa esperienza ha rappresentato una certezza su un futuro da perseguire. La passione per la scrittura e l’invenzione di storie ha trovato uno spazio concreto nella sceneggiatura, un campo che intende coltivare anche negli anni a venire.

Altri eventi legati al cinema a milano: il baloss milan junior film festival

Accanto a More Than Words, Milano conferma la sua attenzione verso i giovani e il cinema con la terza edizione del Baloss Milan Junior Film Festival. L’evento è partito proprio ieri e si distingue per le proiezioni gratuite e accessibili al pubblico. Sessanta cortometraggi realizzati da giovani cineasti di trentuno Paesi diversi saranno ospitati in due sedi: il MIC – Museo del Cinema e il Teatro del Buratto.

L’iniziativa si conferma un appuntamento con la creatività internazionale, che intreccia diversi sguardi e racconti provenienti da realtà lontane. Riuscire a portare a Milano questo caleidoscopio di storie e stili permette inoltre di rafforzare il legame tra la città e il cinema, speciale ambiente di espressione culturale e sociale nei suoi diversi generi.

Con queste iniziative, la capitale lombarda ribadisce il suo ruolo di polo culturale dove la passione e il lavoro dei giovani trovano appoggio e risalto. I prossimi mesi promettono altre occasioni di confronto e crescita per chi guarda al cinema come a un campo da esplorare.