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L’evoluzione della salute mentale in italia tra passato e nuovi modelli di supporto sociale

L’approccio alla salute mentale in Italia è evoluto verso un modello inclusivo, grazie a iniziative come Progetto Itaca, che promuove supporto e integrazione per chi vive con disturbi mentali.

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L'articolo descrive l'evoluzione dell'approccio alla salute mentale in Italia, passando dall'isolamento nei manicomi a un modello inclusivo promosso da associazioni come Progetto Itaca, che sostiene la prevenzione, l'integrazione sociale e il supporto concreto a persone con disturbi mentali. - Unita.tv

L’approccio verso le persone con disturbi mentali ha cambiato volto nel corso degli ultimi decenni in Italia. Da un passato segnato da esclusione e istituzionalizzazione forzata, si è passati a un modello più inclusivo basato su sostegno, consapevolezza e integrazione sociale. Il lavoro svolto da associazioni come progetto itaca dimostra come la società si stia impegnando per abbattere lo stigma e garantire supporto concreto a chi convive con difficoltà psicologiche.

Il passato della salute mentale: la realtà dei manicomi e l’esclusione sociale

Fino a pochi decenni fa le persone con disturbi mentali venivano quasi esclusivamente rinchiuse nei manicomi, strutture nate per contenere chi non rientrava negli standard sociali dell’epoca. Questi istituti ospitavano individui spesso internati contro la loro volontà, isolati dalla comunità e privati della libertà personale. La società reagiva con rigetto, alimentato da pregiudizi forti e radicati. Non era raro considerare chi soffriva di problemi mentali come “pezzi difettosi”, scarti da escludere.

Intellettuali e la percezione del disagio mentale

L’atteggiamento di rifiuto era accettato anche dalle intellettualità del tempo, che riflettevano una sensibilità molto diversa dalla nostra. Scrittori come alda merini e dino campana hanno raccontato le loro esperienze di disagio, spesso vissute in condizioni di emarginazione. Quella realtà mostrava come la mente malata fosse oggetto di pietà o paura, e poco spazio venisse dato al recupero personale o al rispetto dei diritti umani.

Progetto itaca e la nuova visione della salute mentale in italia

Le associazioni dedicate alla salute mentale hanno fatto passi avanti importanti per ribaltare i vecchi comportamenti e aprire strade di inclusione. progetto itaca, nata come realtà di volontariato, si occupa oggi di informare la società, ridurre i pregiudizi e sostenere le persone con disturbi mentali insieme alle loro famiglie. La missione è incoraggiare la prevenzione attraverso progetti che favoriscono la conoscenza e l’orientamento alla cura.

Felicia giagnotti, presidentessa di progetto itaca, evidenzia come l’associazione abbia ampliato la propria presenza anche durante il lockdown, rispondendo a un bisogno crescente di supporto. L’intento attuale punta a estendere i servizi sul territorio nazionale, rafforzare i programmi per le scuole, sostenere maggiormente chi accompagna pazienti e investire nell’inclusione sociale e lavorativa. Progetto itaca intende poi collaborare in modo stabile con enti pubblici per rendere la salute mentale più accessibile e condivisa. Il modello si sposta quindi oltre il volontariato isolato, verso un’azione integrata con il sistema sanitario.

Club itaca: un modello di autonomia e integrazione lavorativa

Un esempio concreto del lavoro di progetto itaca è il club itaca, centro nato a milano nel 2005 per promuovere l’autonomia sociale e lavorativa di persone con esperienze di disturbo mentale. Il club applica il modello clubhouse, sviluppato a livello internazionale da clubhouse international, e già adottato da oltre 300 centri nel mondo.

Il club itaca milano conta oggi circa 250 soci, con una partecipazione media mensile intorno ai 60 iscritti. Ogni giorno una quindicina di persone frequentano regolarmente le attività di comunità. Nel corso dell’ultimo anno, più di 3.300 studenti di milano e provincia hanno preso parte a progetti educativi promossi dal club, con il coinvolgimento diretto di medici psichiatri e volontari. Il centro rappresenta un luogo di riferimento dove le persone trovano un ambiente accogliente, senza giudizio, e possono sviluppare competenze e relazioni.

Testimonianze e servizi di ascolto dedicati a chi lotta con la salute mentale

Anna, socia del club itaca da dieci anni, racconta come l’esperienza nel centro influenzi positivamente la sua vita quotidiana. Pur convinta dei limiti imposti dalla malattia, Anna si sente accolta e capita all’interno del gruppo. La partecipazione alle attività di cucina e l’aiuto nella preparazione dei pasti le danno un senso di utilità e la possibilità di sentirsi parte di una comunità.

Altro strumento fondamentale è la linea di ascolto, attiva attraverso numeri verdi per la salute mentale. Chiamando il servizio, chi cerca aiuto può ricevere ascolto empatico, sostegno e indicazioni utili sui servizi disponibili sul territorio. La linea si rivolge a chi ha bisogno in modo immediato e discreto. Il motto dell’associazione, “per la mente, con il cuore”, sintetizza questo impegno quotidiano a favore delle persone con disturbi psicologici.