L’european virus archive ha compiuto un passo decisivo verso la sua affermazione come punto di riferimento nella ricerca virologica a livello europeo e globale. Registrata ufficialmente in Belgio il 27 marzo 2025 come Eva-Aisbl, questa struttura nasce dal progetto EvAg finanziato dal programma Horizon 2020. La sua missione è sostenere lo studio e la conservazione di collezioni virali, fondamentali per affrontare le malattie infettive animali e umane.
Nascita e sviluppo dell’european virus archive
Eva si è sviluppata nel corso degli anni grazie al sostegno del programma europeo Horizon 2020, che ha permesso di mettere insieme risorse scientifiche e tecnologiche da diversi Paesi. La registrazione come Eva-Aisbl segna un momento cruciale: l’associazione internazionale senza scopo di lucro formalizza una rete consolidata che coinvolge istituti sanitari, centri di ricerca e università da ben undici nazioni europee. Questa configurazione garantisce una collaborazione strutturale tra i partner, volta a condividere materiali biologici virali in modo sicuro ed efficiente.
Le collezioni virali custodite nell’archivio rappresentano risorse preziose per gli scienziati impegnati nello studio delle malattie emergenti o riemergenti. L’accesso facilitato a questi campioni permette agli esperti di condurre analisi approfondite sui virus, migliorare metodi diagnostici e sviluppare vaccini o terapie più efficaci contro patogeni animali o zoonotici.
Ruolo degli istituti zooprofilattici italiani
Tra i membri fondatori dell’associazione ci sono anche importanti realtà italiane come gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali della Lombardia ed Emilia-Romagna e delle Venezie . Questi enti pubblici svolgono attività cruciali nel campo della salute animale e della sicurezza alimentare, garantendo monitoraggi costanti sulle infezioni virali che possono interessare sia il bestiame sia l’uomo.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie con sede a Legnaro , ad esempio, impiega una squadra multidisciplinare composta da medici veterinari, biologi, chimici e tecnologi specializzati nei laboratori dedicati alla diagnosi virologica. Le loro raccolte includono ceppi virali rilevanti per le patologie animali più diffuse sul territorio nazionale ed europeo.
Queste collezioni vengono messe a disposizione dell’Eva-Aisbl contribuendo alla sorveglianza sanitaria europea attraverso uno scambio continuo di dati biologici tra i partner internazionali. Questo sistema favorisce interventi tempestivi su focolai epidemici oltre allo sviluppo coordinato della ricerca su zoonosi che rappresentano minacce sanitarie globali.
Impatto sulla sorveglianza sanitaria europea grazie alla collaborazione transnazionale
La creazione formale dell’Eva-Aisbl rafforza la capacità dei Paesi membri nell’affrontare le sfide poste dalle malattie infettive emergenti negli animali domestici ma anche selvatici. Coordinando il lavoro dei vari istituti zooprofilattici sparsi sul territorio europeo si ottiene una rete capillare pronta ad intercettare nuovi agenti patogeni prima che possano diffondersi su larga scala.
Il flusso regolare di materiale biologico consente inoltre studi comparativi dettagliati sulle caratteristiche genetiche dei virus circolanti nei diversi Stati partecipanti all’associazione internazionale senza fini commerciali. Le informazioni raccolte supportano enti governativi nella definizione delle strategie sanitarie pubbliche evitando così dannose epidemie con ricadute economiche pesanti soprattutto nelle filiere agroalimentari.
Ruolo di Eva-Aisbl nel patrimonio virologico europeo
In questo contesto Eva-Aisbl assume un ruolo chiave non solo nella conservazione del patrimonio virologico ma anche nella promozione dello scambio scientifico fra specialisti europei ed extra-europei interessati alle problematiche legate alle zoonosi virali o alle infezioni animali trasmissibili all’uomo.
«La nostra rete rappresenta un modello di collaborazione transnazionale indispensabile per rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie», affermano i rappresentanti di Eva.