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L’esercito italiano e i mezzi militari a disposizione tra uomini, velivoli e carri armati

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L’attenzione sull’autonomia europea nella difesa si è fatta più forte dopo le recenti dichiarazioni degli Stati Uniti sul possibile ridimensionamento del loro supporto all’Ucraina. In questo contesto l’Italia gioca un ruolo chiave con le sue forze armate, che rappresentano una componente importante della sicurezza nazionale e della cooperazione internazionale. Scopriamo quanti uomini, mezzi e risorse militari possiede il nostro Paese.

La struttura delle forze armate italiane: chi comanda e quali corpi comprende

Le forze armate italiane dipendono dal ministero della difesa che coordina Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri. Il comando supremo in tempo di guerra spetta al Presidente della Repubblica. Questi corpi hanno funzioni specifiche ma collaborano per garantire la sicurezza dello Stato su terra, mare e aria.

La Guardia di Finanza ha uno status particolare: è un corpo di polizia a ordinamento militare ma fa riferimento al ministero dell’economia e delle finanze. In situazioni belliche potrebbe essere impiegata come forza ausiliaria insieme alle altre armi.

Numeri e dotazioni dell’esercito italiano nel 2023

Nel 2023 l’Esercito conta circa 99.457 unità complessive tra personale militare e civile . La sua missione principale resta la difesa terrestre con una dotazione significativa di mezzi blindati ed artiglieria.

I dati ufficiali indicano che nel parco mezzi dell’Esercito ci sono circa 200 carri armati pronti all’impiego operativo, affiancati da 164 pezzi di artiglieria semovente capaci di muoversi velocemente sul campo; inoltre sono presenti altri 90 pezzi di artiglieria trainata utilizzabili in vari scenari tattici.

Per quanto riguarda i velivoli assegnati direttamente all’Esercito , si parla complessivamente di oltre ottocento aeromobili divisi tra caccia leggeri , aerei da attacco ravvicinato , trasporto tattico o logistico ed addestratori avanzati . Tra questi figurano anche modelli modernissimi come gli F-35 utilizzabili anche per compiti specializzati.

Marina militare italiana: personale numeroso con navi da guerra strategiche

La Marina italiana si occupa soprattutto della protezione degli spazi marittimi nazionali ma partecipa anche a missioni internazionali con flotte moderne ed equipaggi ben preparati. Conta su un totale complessivo fra personale militare – quasi trentaduemila unità – più oltre nove mila civili impegnati nelle attività logistiche o tecniche.

Tra le navi principali emergono i cacciatorpediniere multifunzione, fregate d’attacco o scorta navale; non mancano portaerei importanti come la Cavour o il Giuseppe Garibaldi capaci sia d’imbarcare elicotteri sia jet da combattimento imbarcabili sulle piste navali. Le capacità subacquee sono garantite dai sottomarini mentre la componente aerea include elicotteri imbarcabili per operazioni specializzate.

Un simbolo storico resta il veliero Amerigo Vespucci attivo dal lontano 1931; questa nave scuola continua ad allenare marinai mentre rappresenta anche un ambasciatore culturale riconosciuto dall’Unesco e Unicef grazie alla sua lunga storia marittima.

Aeronautica militare italiana: controllo dello spazio aereo con caccia modernissimi

L’Aeronautica militare italiana ha una forza composta da quasi trentasettemila operatori impegnati nel controllo dello spazio nazionale sopra ogni regione d’Italia. Il suo parco veicoli include alcuni dei jet più avanzati oggi disponibili in Europa come il Panavia Tornado A-2000, gli Eurofighter Typhoon conosciuti anche come F-2000A ed ovviamente gli ultimi arrivati F-35 Lightning II usatissimi in missione operativa realistica ormai da anni.

Oltre ai caccia classici dispone pure di elicotteri utilissimi per soccorso o ricognizione; droni impiegabili sia per sorveglianza sia azioni mirate sul campo nemico; inoltre ci sono velivoli dedicanti alla formazione degli aviatori giovani così come quelli destinanti alle attività specialistiche oppure acrobatiche – qui rientrano le Frecce Tricolori famose pattuglie acrobatiche nazionali molto apprezzate nelle manifestazioni pubbliche italiane ed estere.

Il corpo dei carabinieri: una gendarmeria autonoma

L’Arma dei Carabinieri ha mantenuto negli anni funzioni particolari vicine alla polizia militarizzata pur essendo autonoma rispetto all’Esercito dal 2000. Conta oggi circa centomila soldati su una capienza massima prevista dalla legge intorno ai centodiciassettemila effettivi.

Il corpo dispone soprattutto veicoli blindati, auto civili per servizi urbani, droni, strumenti tecnologici modernissimi. L’arma standard adottata rimane tuttora la Beretta modello novantadue nelle versioni SB oppure FS, arma affidabile usata quotidianamente dagli operatori durante interventi operativi.

Sul piano futuro si sta valutando l’introduzione di una nuova forza riservisti formata da diecimila volontari ex-militari pronti ad essere richiamati in caso di emergenza grave; parallelamente il ministro Crosetto sta considerando persino lo sviluppo temporaneo della leva obbligatoria fino a quaranta mila giovani reclutii, soluzione già discussa nei tavoli istituzionali italiani recentemente.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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