Nel quartiere CityLife di Milano si ergono tre grattacieli firmati da celebri architetti internazionali. Queste torri rappresentano il fulcro del progetto che ha trasformato l’area un tempo occupata dai padiglioni storici della fiera cittadina. Il cambiamento ha segnato una nuova era per la zona, con spazi verdi, residenze e uffici moderni.
La nascita del progetto citylife: dalla fiera storica al nuovo skyline milanese
Fino al 2005 l’area dove ora sorge CityLife ospitava i padiglioni della fiera di Milano. Con il trasferimento delle attività fieristiche a Rho, lo spazio è stato liberato per un ambizioso piano di riqualificazione urbana. Il concorso internazionale indetto da Fiera Milano ha visto vincere una cordata composta da Generali Properties, Ras Progestim , Lamaro Appalti e Grupo Lar. La proposta presentata offriva un investimento complessivo pari a 523 milioni di euro.
Il progetto prevedeva la creazione di ampi spazi verdi pubblici affiancati da residenze esclusive e aree commerciali moderne. Una grande zona pedonale avrebbe collegato le diverse funzioni dell’intervento urbanistico, trasformando radicalmente il volto del quartiere. Tra le abitazioni più notevoli c’è quella scelta come casa da Fedez e Chiara Ferragni.
la torre dritto: isozaki firma il primo grattacielo inaugurato nel 2015
La prima torre completata è quella progettata dall’architetto giapponese Arata Isozaki ed è stata inaugurata nel 2015. Chiamata “il dritto” per via della sua forma slanciata e lineare, questa struttura raggiunge i 209 metri d’altezza distribuiti su cinquanta piani abitativi o direzionali.
L’altezza complessiva arriva fino ai 259 metri considerando l’antenna che svetta sulla sommità dell’edificio. Attualmente ospita gli uffici principali del gruppo Allianz ed è uno dei simboli più riconoscibili dello skyline milanese contemporaneo grazie alla sua imponenza geometrica.
“lo storto” firmato hadid: innovazione strutturale tra calcestruzzo e torsione verticale
La seconda torre ad essere completata risale al 9 aprile 2019 ed è opera dell’archistar Zaha Hadid; nota come “lo storto” per via della torsione evidente nella sua struttura verticale questa costruzione rappresenta una delle prime realizzazioni in calcestruzzo interamente in torsione al mondo.
Con i suoi 177 metri raggiunge i 192 includendo l’insegna rossa Generali posta sulla sommità che però ha subito recentemente un cedimento parziale rendendola instabile fino all’intervento immediato per mettere tutto in sicurezza secondo quanto comunicato dalla società proprietaria.
Questo elemento sopraelevato aveva suscitato qualche critica fin dal momento dell’inaugurazione riguardo all’impatto estetico ma resta comunque uno degli edifici più discussi dal punto vista architettonico nella città lombarda.
daniel libeskind porta il curvo a citylife: sede pwc inaugurata nel 2020
L’ultima delle tre torri ad essere stata completata si deve allo studio guidato dall’architetto Daniel Libeskind; denominata “il curvo”, questa struttura alta circa 175 metri si sviluppa su trenta piani ed accoglie oggi gli uffici principali dello studio professionale Pwc .
La forma sinuosa contrasta con le altre due costruzioni vicine creando una varietà visiva nello spazio urbano circostante senza rinunciare alla funzionalità degli ambienti interni destinati alle attività lavorative moderne presenti nell’edificio stesso.