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L’avvocata chiede domiciliari per lorenza scarpante accusata di aver ucciso il marito a bologna

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La difesa di lorenza scarpante, donna di 56 anni accusata dell’omicidio del marito a bologna, ha presentato una richiesta di domiciliari presso l’abitazione della madre ad aosta. I fatti risalgono al 27 maggio 2025, quando Giuseppe Marra, 59 anni, è stato trovato privo di vita nel loro appartamento in via Zanolini. Le indagini continuano mentre il tribunale del riesame valuta la posizione cautelare della donna, ancora in carcere.

Il delitto e il contesto della vicenda

L’omicidio di Giuseppe Marra ha scosso la città di bologna. L’uomo è stato rinvenuto in un lago di sangue all’ingresso dell’appartamento condiviso con lorenza scarpante. L’accusa sostiene che la donna avrebbe colpito il marito più volte, provocandone la morte. L’episodio sarebbe avvenuto nelle prime ore della giornata del 27 maggio, dopo una serata in cui entrambi avrebbero fatto uso di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’interrogatorio, scarpante ha negato ogni responsabilità, respingendo le accuse. I rapporti tra i coniugi erano tesi: in passato la coppia si era separata, ma da marzo 2025 avevano ripreso a vivere insieme. Le tensioni accumulate potrebbero aver contribuito all’escalation di violenza. Al momento, la versione ufficiale attende conferme dagli approfondimenti medico-legali in corso.

Le indagini e la posizione della procura

La Procura di bologna, con il pm manuela cavallo, ha avanzato l’ipotesi che lorenza scarpante abbia causato la morte sbattendo la testa del marito contro gli spigoli del muro. Le risultanze delle prime analisi tossicologiche confermerebbero l’assunzione di droghe da parte di entrambi, circostanza che potrebbe aver influito sul comportamento durante la notte dell’omicidio.

Sebbene il giudice per le indagini preliminari abbia escluso il pericolo di fuga, ha comunque disposto la custodia cautelare in carcere per la donna. Questa misura ha spinto la difesa a fare ricorso al tribunale del riesame. Quest’ultimo si è riservato la decisione, che è attesa nelle prossime ore e sarà determinante per l’eventuale spostamento ai domiciliari.

La difesa di lorenza scarpante e le prove medico legali

L’avvocata chiara rizzo, legale di scarpante, ha sottolineato come la relazione medico legale depositata agli atti non escluda ipotesi alternative al reato di omicidio. Secondo la difesa, non è escluso che la morte di marra possa essere stata causata da un malore improvviso. La relazione indica una condotta omicidiaria ma evidenzia la necessità di ulteriori approfondimenti per chiarire ogni dettaglio.

La presenza di droga nel sangue di entrambi i protagonisti è confermata, ma questo elemento non determina automaticamente la responsabilità penale. L’avvocata ha chiesto la concessione dei domiciliari nella casa della madre di scarpante ad aosta, ritenendola una misura più adeguata rispetto al carcere, considerata anche l’assenza di rischio di fuga evidenziata dal gip.

Indagini in corso

Le indagini proseguono con l’obiettivo di ricostruire con precisione la dinamica della tragedia, mentre la giustizia valuta le implicazioni legali e le eventuali condizioni personali che possono influire sulla detenzione della donna.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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