Lavori per il centro autismo e disabilità grave a cascina san bartolomeo al via con oltre 7 milioni di euro di investimento

La cooperativa Punto d’Incontro Onlus avvia la ristrutturazione della Cascina San Bartolomeo a Cassano d’Adda, creando un centro per autismo e disabilità grave con investimenti oltre sette milioni di euro.
La cooperativa Punto d’Incontro sta trasformando la cascina San Bartolomeo a Cassano d’Adda in un centro specializzato per persone con autismo grave e disabilità, con un investimento di oltre sette milioni di euro e apertura prevista entro il 2026. - Unita.tv

L’attività di recupero e ristrutturazione della cascina san bartolomeo, a cassano d’adda, è entrata nel vivo. Un progetto ambizioso che prevede la trasformazione dell’edificio rurale in un centro specializzato per persone con autismo e disabilità grave. La cooperativa punto d’incontro onlus, storica realtà nel campo dell’assistenza, ha annunciato investimenti superiori a sette milioni di euro per completare l’opera entro il 2026. Per sostenere le spese, è aperta una chiamata alla solidarietà con iniziative di raccolta fondi mirate. Questo polo si aggiungerà a casa eden di vaprio d’adda, creando così un sistema avanzato di servizi per disabilità distribuiti su due sedi.

La cascina san bartolomeo: un complesso da oltre 3mila metri quadrati nel cuore della campagna

L’edificio oggetto dell’intervento si trova a groppello cassano, frazione rurale vicino a cassano d’adda. Si tratta di un cascinale ben conservato, distribuito su due o tre piani, con una superficie complessiva di 3500 metri quadrati. Lo spazio si sviluppa intorno a cortili esterni e un grande porticato. Il progetto della cooperativa punto d’incontro prevede la realizzazione di quattro comunità residenziali: due dedicate a giovani con autismo e altre due rivolte a persone con disabilità a basso livello di autonomia, di natura socio sanitaria. Oltre alle residenze, sono previsti due centri socio educativi e un centro diurno per disabili.

L’edificio, ormai acquisito dalla cooperativa da qualche mese, sarà trasformato nel nuovo polo assistenziale con l’intento di offrire soluzioni specifiche per bisogni gravi. La scelta di un contesto protetto e campestre non è casuale: qui si potrà garantire un ambiente tranquillo, adatto alle persone che necessitano di spazi ampi e regolamentati. L’investimento complessivo, che supera i sette milioni di euro, copre la ristrutturazione, gli adeguamenti strutturali e gli arredi necessari all’avvio delle attività. Il completamento è previsto per fine 2026, con l’inaugurazione della struttura pronta ad accogliere gli ospiti e entrare in funzione su scala operativa.

La rete tra cassano d’adda e vaprio d’adda

I lavori sulla cascina san bartolomeo sono parte di un progetto più ampio, che coinvolge anche una seconda sede a vaprio d’adda. Qui, in un’area centrale dell’abitato, coop punto d’incontro, fondazione bfz e anffas stanno realizzando casa eden, un centro con strutture residenziali, appartamenti e spazi dedicati ad attività inclusivi. Questa sede è pensata per persone con maggiore autonomia e punta molto su inserimenti lavorativi e collaborazione con realtà locali.

Le due strutture saranno integrate in un sistema di servizi complementari. La scelta di affidare a cassano d’adda la gestione di casi di autismo severo e di disabilità gravi, mentre vaprio d’adda ospita utenti più autonomi, deriva dalle caratteristiche dei luoghi e dalla visione di un’assistenza diversificata. Il presidente della cooperativa punto d’incontro, vittorio caglio, ha raccontato di come l’acquisizione del cascinale a groppello abbia rivoluzionato i piani iniziali, richiedendo una riformulazione dell’intero progetto. Casa eden manterrà la sua identità ma con un campo d’azione concentrato sulle attività più integrate con il territorio.

Questo doppio intervento mira a creare una rete solida che risponda a molteplici necessità. Ogni struttura avrà un focus diverso, ma il fine è unico: costruire una risposta articolata e capillare per disabili diversi per età e gravità, con servizi mirati e spazi adeguati a garantire dignità e qualità della vita.

Il ruolo della cooperativa punto d’incontro e il rilancio delle competenze per l’autismo severo

La cooperativa punto d’incontro onlus è protagonista storica nel campo dei servizi per disabilità e autismo. Gestisce da anni gli spazi van gogh a inzago, un punto di riferimento per la formazione di nuovi professionisti. Queste competenze verranno trasferite nel nuovo polo a groppello. L’attenzione si concentra soprattutto sull’autismo severo, che richiede un approccio specialistico e strutturato.

Ad aprile 2025 la cooperativa ha promosso un evento dedicato proprio a questo tema, evidenziando la crescente richiesta di supporto da parte delle famiglie. Il progetto di cascina san bartolomeo risponde a queste urgenti esigenze, con spazi adatti a interventi mirati, personale formato e strategie di assistenza studiate sul campo. Questo centro diventerà un punto di riferimento per chi affronta situazioni di autismo grave, offrendo un supporto concreto e continuo.

L’obiettivo è anche realizzare intorno a queste due nuove sedi una rete più ampia di servizi e sostegno. Mettere insieme educatori, famiglie e operatori per affrontare insieme le sfide quotidiane e migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte. Groppello e vaprio d’adda rappresentano così due poli complementari in un piano di lungo respiro per la disabilità nel territorio.

La chiamata alla solidarietà per completare il progetto

Per coprire le consistenti spese di costruzione e apertura del centro a cascina san bartolomeo, la cooperativa punto d’incontro lancia segnali chiari di coinvolgimento della comunità. Da subito è possibile destinare il cinque per mille all’iniziativa, ma anche un progetto di crowdfunding avrà presto il via. L’auspicio è di ricevere un sostegno diffuso, da cittadini, aziende e istituzioni, perché il progetto dipende anche dalla solidarietà concreta.

I lavori sono avviati ma la strada è lunga. La raccolta fondi integrerà le risorse a disposizione, così da consentire di terminare i lavori e attivare tutte le funzioni previste. Questo tipo di investimento sulla disabilità rappresenta un impegno collettivo, che coinvolge familiari, assistenti e una comunità che guarda al tema con crescente attenzione.

I primi segnali arrivati dalla fase di avvio, con i cantieri operativi e il presidio della cooperativa, mostrano la volontà di portare avanti l’opera senza interruzioni. La combinazione tra investimenti pubblici, risorse private e donazioni può dare vita a uno spazio dedicato alla cura e all’accoglienza, pensato per durare nel tempo e garantire servizi adeguati a chi ne ha bisogno.