Nell’area metropolitana di Milano prende il via la seconda fase di un ampio progetto per migliorare l’accessibilità delle stazioni della metropolitana verde, in particolare lungo il ramo Gessate. Questa nuova serie di cantieri coinvolge in modo diretto diverse fermate tra villa pompea, cascina antonietta e cascina burrona, tre stazioni cruciali per il territorio ma finora trascurate nelle precedenti riqualificazioni. Atm ha confermato che i lavori proseguiranno fino al 2026 senza interrompere il servizio ai pendolari.
La partenza da villa pompea e i tempi previsti per i cantieri
Villa pompea, collocata a Gorgonzola, funge da punto di partenza per questa fase di ristrutturazioni. La stazione, originariamente pensata come fermata periferica e oggi parte centrale di un quartiere in espansione, si presenta con evidenti problemi strutturali e barriere architettoniche. L’intervento qui prevede il rifacimento completo dell’edificio e della banchina. Oltre alla sostituzione delle tettoie e al restyling complessivo, saranno installati due ascensori per agevolare disabili e persone con mobilità ridotta.
Opere previste nella prima fase
I lavori includono anche il rifacimento dei servizi igienici e la realizzazione di nuovi percorsi tattili destinati a non vedenti. Saranno eliminate le due scalinate che oggi ostacolano l’accesso, con la costruzione di rampe d’ingresso più accessibili, una soluzione fondamentale per rendere la stazione completamente fruibile. L’azienda ha assicurato che tutte queste opere si svolgeranno senza modifiche al servizio, evitando disagi per i viaggiatori.
Interventi successivi a cascina antonietta e cascina burrona
Dopo villa pompea, la riqualificazione si sposterà su cascina antonietta e cascina burrona, entrambe situate nel territorio di Vimodrone. Queste fermate, note come “stazioni cenerentola”, non avevano beneficiato degli interventi nel piano periferie, restando in condizioni arretrate. Gli interventi seguiranno un modello simile a quello adottato per villa pompea, con restyling generale, installazione di ascensori e nuovi percorsi tattili.
Particolarità di cascina antonietta
L’unica eccezione riguarderà le rampe di ingresso a cascina antonietta, dove non sono previste modifiche in questo ambito specifico. Anche qui, il restyling mira a rimuovere qualsiasi barriera architettonica e a rendere le stazioni più agevoli per tutti gli utenti, compresi i più fragili. Questi cantieri si prevede che durino fino al 2026 e saranno condotti senza impatti sul normale funzionamento del servizio metropolitano.
Miglioramenti estesi anche alle stazioni già riqualificate tra gorgonzola e gessate
Oltre alle tre fermate che saranno completamente rifatte, il progetto da 9 milioni di euro si estende anche a diverse altre stazioni già oggetto di riqualificazioni. Tra queste ricadono Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi e Gessate. Qui gli interventi si concentreranno su piccole modifiche e completamento di opere esistenti, soprattutto per migliorare l’accessibilità.
Il lavoro comprende l’installazione o la rifinitura di percorsi tattili destinati ai disabili visivi, a rendere più semplice l’orientamento nelle stazioni. Saranno sistemati eventuali problemi residui nelle infrastrutture per favorire un accesso più agevole ai mezzi pubblici. Queste attività rappresentano un completamento importante al piano principale, per offrire una rete metropolitana verde più inclusiva e funzionale nel corso dei prossimi anni.