l’arcivescovo di milano invita i fedeli a un cammino di pace con un messaggio in dieci punti
La diocesi di Milano, guidata dall’arcivescovo Mario Delpini, lancia un appello alla pace ispirato da Papa Leone XIV e Gesù Risorto, invitando i fedeli a impegnarsi attivamente nella comunità.

La diocesi di Milano, guidata dall’arcivescovo Mario Delpini, risponde all’elezione di papa Leone XIV con un appello alla pace, invitando fedeli e comunità a tradurre la fede in azioni quotidiane di responsabilità, dialogo e impegno sociale. - Unita.tv
La diocesi di milano risponde all’elezione di papa leone xiv con un appello preciso alla pace diffuso a tutte le parrocchie. Il testo, firmato dall’arcivescovo mario delpini insieme al consiglio pastorale diocesano, raccoglie un messaggio che parte dal saluto del nuovo pontefice e dalle parole di gesù risorto. Un invito rivolto ai fedeli ambrosiani a tradurre la fede in azioni di responsabilità quotidiana e di impegno nella società, cercando nei piccoli gesti la vera forza della convivenza pacifica.
un messaggio ispirato dal saluto di papa leone xiv e le parole di gesù risorto
Nel giorno dell’elezione di papa leone xiv, dalla loggia della basilica san pietro è arrivato un saluto che ha ripreso un momento centrale del vangelo: le prime parole di gesù agli apostoli dopo la resurrezione, “la pace sia con voi”. Questo messaggio spirituale è stato raccolto dall’arcivescovo di milano, mario delpini, che insieme al consiglio pastorale della diocesi ha dato vita a un documento intitolato proprio “la pace sia con voi”.
Il testo si sviluppa in dieci punti e rappresenta una risposta unica e concreta a quel richiamo. Raccoglie un’idea chiara: la pace non è solo un ideale astratto ma un cammino che parte dall’incontro con gli altri, specialmente con chi è più fragile. Si tratta di un progetto condiviso per coinvolgere tutta la comunità ambrosiana a riflettere e agire, tenendo sempre al centro la speranza che il pontefice ha invitato a coltivare, con un’attenzione particolare verso chi vive situazioni di oppressione.
Azioni concrete nelle comunità per un impegno visibile e responsabile
Il messaggio si fa strada in ambiti familiari, sociali ed ecclesiali con indicazioni precise. Abitare la famiglia come il luogo dove si curano le ferite con il perdono è uno dei cardini indicati. La comunità cristiana deve proporsi come luogo di accoglienza, ma anche come progetto attivo per diffondere segnali di pace attraverso tutti i mezzi disponibili.
Un aspetto importante è l’attenzione posta sull’uso dei social media, ormai parte integrante della vita quotidiana. L’invito è a trasformarli in spazi da cui far uscire messaggi di serenità e dialogo, contro ogni forma di conflitto e divisione. Il lavoro e gli impegni civili ed ecclesiali diventano così situazioni da “seminare la pace”, dove ogni scelta e azione contribuisce a farla crescere concretamente.
Le intenzioni sono tradotte in proposte semplici ma efficaci per chiunque voglia fare la propria parte: piccoli gesti, parole sincere, disponibilità al confronto e al perdono dentro e fuori le mura delle parrocchie. Ognuno viene chiamato a essere testimone vivo del messaggio di pace.
Il richiamo alle responsabilità politiche, economiche e diplomatiche per la pace
Accanto all’impegno personale e comunitario, il messaggio non dimentica i soggetti che hanno ruoli decisivi nel mantenimento della pace a livello globale. Viene sottolineata l’importanza di sostenere in modo fermo e chiaro ogni sforzo diplomatico per il cessate il fuoco e il rispetto dei diritti umani, specie nelle crisi internazionali attuali.
Il richiamo si allarga verso le forze politiche impegnate a lavorare per la pace: il documento invita a un sostegno verso chi compie scelte coraggiose in questa direzione. La responsabilità cade anche su istituzioni finanziarie e imprese, che vengono esortate a mantenere comportamenti coerenti, consapevoli del loro peso e influenza nel promuovere la stabilità sociale e la giustizia.
Questo appello mette in chiaro che la pace richiede uno sforzo comune, in cui il mondo delle istituzioni non può tirarsi indietro.
la preghiera come sostegno spirituale al pontificato di papa leone xiv
Per accompagnare l’inizio del ministero di papa leone xiv, la diocesi di milano ha organizzato un momento liturgico collettivo. Il vicario generale mons. franco agnesi ha invitato tutte le chiese e i santuari ambrosiani a celebrare una messa lunedì 19 maggio, giorno successivo alla solenne inaugurazione del pontificato prevista domenica 18 maggio.
In quella celebrazione, i fedeli potranno ringraziare per il dono del nuovo papa e unirsi in preghiera utilizzando il formulario appositamente preparato nel messale. L’iniziativa coinvolge direttamente la grande famiglia delle comunità locali, che si ritrovano così ad esprimere una vicinanza concreta verso il papa e il suo messaggio di speranza e pace.
Questa chiamata al raccoglimento spirituale affianca le azioni indicate nel documento, creando un quadro completo che unisce fede, riflessione e pratica sociale.
Il ruolo del consiglio pastorale diocesano nella stesura del messaggio
Il documento “la pace sia con voi” nasce da una collaborazione tra arcivescovo e consiglio pastorale diocesano, un organismo costituito da 143 membri, in prevalenza laici e laiche. Questo confronto ha permesso di raccogliere punti di vista diversi e di mettere a frutto il contributo della comunità ambrosiana nel suo insieme.
Il consiglio svolge funzioni consultive importanti e rappresenta una connessione diretta tra la guida ecclesiale e le realtà territoriali. L’elaborazione condivisa del messaggio testimonia un approccio partecipato nella scelta delle parole e nell’individuazione delle azioni da proporre a tutte le parrocchie.
La scelta di invitare ogni comunità ad affiggere e diffondere il testo sottolinea la volontà di raggiungere le persone in modo capillare, affinché il messaggio non rimanga confinato a pochi ma si faccia parte integrante della vita quotidiana nella diocesi di milano.