
L'Amerigo Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare italiana, è giunta a Livorno per la penultima tappa del tour mediterraneo, attirando visitatori e autorità locali prima di una lunga manutenzione. - Unita.tv
L’Amerigo vespucci, la storica nave scuola della Marina Militare italiana, ha raggiunto Livorno nel corso della sua 17/ma tappa del tour mediterraneo, che rappresenta la penultima fermata di questa navigazione. Sarà ormeggiata al porto fino all’8 giugno, attirando l’attenzione delle autorità locali e di numerosi visitatori curiosi di ammirare da vicino uno dei simboli più significativi della marineria italiana.
L’accoglienza ufficiale e le autorità presenti a livorno
L’arrivo dell’Amerigo vespucci è stato salutato con una cerimonia ufficiale svoltasi al molo della capitaneria di porto. L’evento ha visto l’esecuzione dell’inno nazionale, l’inno di Mameli, da parte della banda della Brigata Folgore e della fanfara dell’Accademia navale. Questo momento ha coinvolto vari esponenti delle istituzioni civili e militari di Livorno, come il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, e il presidente della provincia Sandra Scarpellini. Non sono mancati l’assessore alla cultura del comune Angela Rafanelli, il prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi comandante interregionale marittimo nord, e il contrammiraglio Giovanni Canu, che guida la direzione marittima di Livorno.
Già dalle prime ore della mattina si sono formate lunghe file di cittadini e turisti al varco portuale del Mediceo per poter visitare la nave, segno dell’interesse che questa nave continua a suscitare nel territorio.
Gli allievi e i programmi di addestramento a bordo
Attualmente a bordo dell’Amerigo vespucci si trovano gli allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno, che hanno iniziato il viaggio imbarcandosi a Brindisi. La loro campagna addestrativa proseguirà fino a Reggio Calabria, dove è previsto lo sbarco; un nuovo imbarco è invece programmato a Livorno, con destinazione finale Genova.
Quest’anno, però, la nave Trieste ospiterà gli allievi per la campagna addestrativa, dato che l’Amerigo vespucci è destinata a una lunga sosta in cantiere per effettuare lavori di manutenzione e ammodernamento. Questa scelta riflette l’importanza di mantenere aggiornate le condizioni operative di un’imbarcazione storica, così da preservarla e garantirne l’uso in futuro.
Le dichiarazioni delle autorità sulle prospettive della sosta
L’ammiraglio Flavio Biaggi ha sottolineato il piacere di avere la nave a Livorno per alcuni giorni, evidenziando come la cittadinanza potrà visitare questo “gioiello italiano”. Ha garantito il massimo impegno delle autorità per rendere la visita agevole e offrire a quante più persone possibile l’occasione di conoscere l’Amerigo vespucci da vicino, riconosciuta come una delle più importanti imbarcazioni storiche nazionali.
Il prefetto Giancarlo Dionisi ha definito la presenza della nave a Livorno come una testimonianza concreta della vicinanza dello Stato alla comunità. La possibilità di visitare la nave rappresenta un momento raro, capace di alimentare orgoglio e senso di coesione tra i cittadini. Nelle sue parole, la nave viene definita come “la più bella del mondo”, mentre la città portuale di Livorno viene elogiata come “la più bella località che possa ospitarla”.
Egualmente soddisfatto il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ha espresso orgoglio per questa tappa, concordando sul fatto che la presenza della nave scuola a Livorno consolida i legami tra la regione e l’Accademia navale. Giani ha messo in evidenza quanto questa esperienza contribuisca a costruire un rapporto solido e strutturale, che rafforza l’identità e i valori marinari della Toscana.
Valore storico e importanza simbolica della sosta
La sosta dell’Amerigo vespucci a Livorno si configura così come un momento importante non solo per la Marina Militare, ma anche per la comunità locale e regionale, sia per la sua valenza storica che per la possibilità concreta di avvicinare i cittadini al mare e alle tradizioni marinare. La nave resta un punto di riferimento simbolico e operativo, in attesa di riprendere la sua attività dopo i necessari interventi tecnici.