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La villa di via raffaello sanzio confiscata alla mafia diventa spazio per la comunità di assago

La villa di via Raffaello Sanzio ad Assago, confiscata alla mafia, diventa un centro di soccorso pubblico grazie all’impegno del Comune e alla partecipazione attiva degli studenti locali.

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Il Comune di Assago ha consegnato una villa confiscata alla mafia, destinata a diventare un centro di soccorso pubblico, simbolo di legalità e rinascita per la comunità. - Unita.tv

L’amministrazione comunale di Assago ha ufficializzato la consegna di un bene confiscato alla criminalità organizzata dopo anni di attesa. La villa di via Raffaello Sanzio, un tempo legata a interessi mafiosi, è ora sotto la gestione del Comune, pronta a trasformarsi in un centro di utilità pubblica. L’evento si è svolto nel contesto dell’iniziativa intitolata “Dalla mafia alla Vita”, alla presenza di studenti locali che hanno assistito al passaggio simbolico delle chiavi della struttura.

La consegna della villa confiscata alla comunità di assago

Il momento più significativo della giornata è stato il passaggio simbolico delle chiavi della villa in mano al sindaco Graziano Musella. Con la partecipazione attiva degli studenti delle scuole di Assago, il sindaco ha aperto il cancello, facendo entrare ufficialmente la collettività in una proprietà sottratta alla criminalità. La villa, fino a poco tempo fa parte del patrimonio mafioso, ora rappresenta un nuovo inizio per tutta la comunità cittadina. Il gesto pubblico ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza del recupero dei beni confiscati come strumento per rilanciare i territori colpiti dalla presenza mafiosa.

Una giornata carica di significato

Gli alunni presenti hanno potuto visitare gli spazi esterni della villa, prendendo coscienza del valore simbolico dell’operazione. L’atmosfera era carica di significato. In tanti hanno sottolineato come la restituzione di questo luogo alle persone oneste rappresenti una vittoria dello Stato e della società civile contro le infiltrazioni mafiose. Lo spazio ora non sarà più legato a eventi oscuri ma diventerà un punto di riferimento, aperto a tutta la popolazione.

Destinazione futura: sede di soccorso pubblico e ristrutturazione dell’immobile

La villa di via Raffaello Sanzio non resterà così com’è. È previsto un intervento di ristrutturazione necessario per adattare gli ambienti alle nuove funzioni. Il Comune ha indicato che la struttura ospiterà un’associazione di pubblico soccorso, che collaborerà con il servizio di emergenza 118. Questo impiego ha una funzione pratica importante: mettere a disposizione della città un punto di pronto intervento, rafforzando la rete di assistenza sanitaria locale.

Interventi e adeguamenti

Gli interventi di adeguamento coinvolgeranno varie aree della villa e dovranno rispettare standard che garantiscano funzionalità e sicurezza. Si tratta di un passaggio fondamentale per trasformare un simbolo di illegalità in un presidio a favore della vita e del benessere della collettività. Questo progetto evidenzia anche la volontà delle autorità locali di promuovere la legalità attraverso attività che direttamente servano alla popolazione.

Testimonianze e messaggi istituzionali durante la cerimonia

La cerimonia si è conclusa con parole rivolte principalmente ai giovani presenti, protagonisti dell’evento grazie alla loro partecipazione attiva. Il sindaco Graziano Musella ha invitato i ragazzi a riflettere sul ruolo delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta contro la criminalità. Ha sottolineato che lo Stato, tramite polizia e carabinieri, riesce a prevalere sul crimine, ma il contributo di ogni cittadino è decisivo per un futuro migliore.

Valori da promuovere

Un aspetto centrale del discorso è stato il richiamo al rispetto reciproco tra i giovani, con un invito chiaro a condannare il bullismo e ogni forma di prevaricazione. Questi valori sono stati indicati come fondamentali per costruire una comunità coesa e lontana da logiche di sopraffazione.

Intervento di paola pollini

Paola Pollini, presidente della Commissione regionale Antimafia, ha rafforzato il messaggio con un intervento rivolto soprattutto alle istituzioni e ai giovani. Ha definito la restituzione della villa un momento “tappa di un cammino collettivo”. Il richiamo alla cultura come arma contro la legalità è stato il fulcro delle sue parole. Ha poi affermato che da Assago arriva un segnale di continuità nella lotta alle mafie, invitando tutti a mantenere alta l’attenzione e a partecipare attivamente.

In questa giornata, Assago ha dimostrato che la trasformazione di un bene confiscato in uno spazio dedicato ai cittadini può rappresentare un passo concreto verso la giustizia e la solidarietà locale. Il territorio si prepara a scrivere un nuovo capitolo, lasciando alle spalle un passato segnato dall’illegalità.