La tredicenne Ingrid Preianò, che era sparita da casa a Spilimbergo mercoledì scorso, è stata ritrovata stamattina a Lignano Sabbiadoro. Le forze dell’ordine hanno seguito le tracce del suo telefono e hanno scoperto che era con un’amica della stessa età. In questo articolo si racconta come si sono svolti i fatti e in che condizioni sono state trovate le due ragazze.
Le ricerche partite da spilimbergo e l’ uso delle celle telefoniche
Il caso di Ingrid Preianò ha mobilitato i carabinieri di diverse zone tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. La scomparsa risale a mercoledì scorso, quando la ragazzina non è rientrata a casa nel pomeriggio. I genitori hanno subito allertato le forze dell’ordine, che si sono messe a cercarla anche grazie ai dati che arrivano dalla tecnologia. In particolare, è stato fondamentale l’utilizzo delle Celle Telefoniche per tracciare i movimenti del cellulare dell’amica con cui Ingrid si trovava. Questi dati hanno permesso di capire dove fossero le due minorenni, restringendo rapidamente l’area di ricerca.
I carabinieri di Latisana e della stazione locale sono riusciti così a localizzare le ragazze nella zona turistica di Lignano Sabbiadoro. È evidente quanto sia diventata importante questa modalità per recuperare persone scomparse in pochi giorni o addirittura ore. La sinergia tra tecnologia e lavoro sul campo ha evitato ulteriori preoccupazioni a famiglie e comunità.
Il ritrovamento a lignano sabbiadoro
La mattina in cui Ingrid è stata trovata, i militari sono arrivati sul posto seguendo le informazioni ottenute dai telefoni cellulari. Le due ragazzine erano insieme e non hanno mostrato problemi di salute evidenti. Entrambe erano coscienti e in buone condizioni fisiche, un fatto che ha rassicurato subito le forze dell’ordine e i genitori quando sono stati informati. Quest’ultimi si stanno già muovendo per raggiungere Lignano e riabbracciare le figlie.
Va segnalato che il supporto rapido e concreto di carabinieri e familiari è stato decisivo. La scelta di stare insieme e allontanarsi, per ragioni ancora da chiarire, è stata gestita da due adolescenti che, trovate sane, non hanno dovuto ricevere assistenza medica immediata. Le autorità continueranno a seguire la vicenda per capire i motivi di questa fuga e assicurare che non si ripeta.
Il ruolo delle forze dell’ ordine e la gestione del caso
Il caso di Ingrid evidenzia l’efficacia dell’intervento tempestivo dei carabinieri in situazioni delicate come le scomparse di minorenni. L’equipe di Latisana, lavorando a stretto contatto con le stazioni locali, ha dimostrato coordinamento e precisione. Questi momenti sono cruciali perché le ore successive alla scomparsa possono fare la differenza tra recupero rapido e tempi lunghi che aumentano ansie e rischi.
Gli investigatori affidano spesso alle tracce digitali un ruolo fondamentale per seguire gli spostamenti di persone fragili. Nel caso specifico si è trattato delle Celle Telefoniche di un cellulare, strumento che ha permesso di scoprire l’esatta posizione delle ragazze. Da lì sono partiti gli accertamenti per incontrarle senza rischi e verificare subito le reali condizioni.
La gestione del caso ora punterà anche a comprendere quali siano state le motivazioni dietro l’allontanamento volontario della ragazzina da casa. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali ufficiali in merito. L’attenzione resta alta, ma il primo obiettivo di assicurare un ritrovamento sicuro si è concluso con successo.
