La città di Milano si prepara ad ospitare la terza edizione dei Black Carpet Awards, evento che celebra il talento e l’impegno nella promozione della diversità, dell’inclusione e dell’equità nel mondo creativo. L’appuntamento è fissato per il 24 settembre 2025 al Teatro Manzoni, durante la Milano Fashion Week Women’s. La manifestazione vedrà come madrina Naomi Campbell, icona internazionale della moda e attivista da sempre impegnata nella rappresentanza.
Presentazione ufficiale in sala brigida a palazzo marino
Il Comune di Milano ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dei Black Carpet Awards 2025 nella Sala Brigida di Palazzo Marino. Erano presenti Michelle Francine Ngonmo, fondatrice e CEO di Afro Fashion Association, promotrice dell’evento; Alessia Cappello, assessora allo sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune; insieme a diversi protagonisti del mondo della moda e cultura.
Durante l’incontro sono state illustrate le novità legate all’edizione che si svolgerà in autunno. Si è sottolineato il ruolo crescente dei Black Carpet Awards come piattaforma capace di valorizzare chi spesso resta ai margini del sistema creativo italiano ed europeo. L’obiettivo principale rimane quello di dare visibilità ai “Leader del Cambiamento”: persone provenienti da contesti diversi che si distinguono per azioni concrete volte a promuovere un ambiente più equo nelle arti visive, moda e design.
Il ruolo di naomi campbell come madrina
L’annuncio più atteso riguarda la presenza come madrina della serata di Naomi Campbell. Modella simbolo globale da oltre trent’anni nel settore fashion, Campbell ha costruito una carriera fatta non solo di passerelle ma anche d’impegno sociale sui temi della giustizia razziale e parità nei luoghi creativi.
La sua partecipazione conferisce grande rilievo all’iniziativa milanese: “un segnale forte rivolto all’intera industria affinché riconosca l’importanza delle differenze culturali nell’arricchire linguaggi artistici ed espressivi”. Il 24 settembre al Teatro Manzoni sarà quindi una serata dedicata non solo alla celebrazione estetica ma anche alla riflessione su quanto sia urgente sostenere percorsi inclusivi nel comparto moda.
Storie dal palco: david blank e le sorelle toledo raccontano i loro cambiamenti
Nel corso della conferenza stampa si sono alternati interventi significativi sul palco milanese. David Blank, artista R&B vincitore della prima edizione dei Black Carpet Awards, ha emozionato con una performance live mostrando il legame profondo tra musica contemporanea e messaggi sociali trasmessi dall’evento.
Le Sorelle Toledo – Luciana e Adriana Toledo –, premiate nell’edizione precedente come Leader of Change, hanno condiviso con i presenti come questo riconoscimento abbia segnato una svolta decisiva nelle loro carriere artistiche. Hanno raccontato le sfide affrontate per emergere in un settore spesso poco aperto alle diversità culturali, spiegando quanto quel premio abbia rappresentato uno stimolo concreto per continuare a portare avanti progetti innovativi legati alle proprie radici latine.
Questi interventi hanno messo in luce l’effetto tangibile degli awards sulla crescita professionale degli artisti coinvolti, creando occasioni nuove sia sul piano nazionale che internazionale.
Il commento di alessia cappello sul valore sociale dell’evento
Alessia Cappello ha espresso soddisfazione per l’accoglienza data dalla città all’evento. Ha evidenziato come Milano possa diventare un punto focale dove arte, creatività ed economia si intrecciano dando voce a realtà spesso invisibili.
Secondo Cappello, “la moda rappresenta uno strumento potente capace d’incidere sulle coscienze collettive”. Attraverso messaggi diretti può contribuire ad abbattere barriere sociali consolidando valori quali rispetto reciproco ed equità. Per questo motivo sostenere iniziative come i Black Carpet Awards significa investire su cambiamenti concreti nella società contemporanea.
L’assessora ha ribadito inoltre l’importanza delle politiche pubbliche volte al sostegno delle attività creative inclusive perché capaci d’attivare processi virtuosi sull’intero tessuto urbano lombardo.
Alleanza bca: testimonianze sull’impatto personale e professionale del progetto
Un momento dedicato durante la conferenza è stato riservato all’Alleanza BCA . Tamu McPherson – giornalista specializzata in moda –, Francesca Ragazzi – fondatrice di brand eco-sostenibili –, Maria Gloria Cappelletti – esperta nel campo culturale –, hanno condiviso esperienze personali riguardo alla partecipazione al progetto comune promosso dai Black Carpet Awards.
Ognuna ha raccontato quanto questa collaborazione abbia ampliato orizzonti professionali aprendo nuove opportunità lavorative ma soprattutto arricchito sotto il profilo umano. Hanno sottolineato il valore dello scambio interculturale tra diverse discipline creative favorito dall’Alleanza BCA: un network nato proprio per favorire dialoghi trasversali capaci d’influenzare positivamente pratiche artistiche consolidate.
Questo passaggio dimostra concretamente quale impatto possono avere iniziative strutturate dedicate alla diversità quando supportate da figure autorevoli provenienti dal mondo artistico imprenditoriale europeo.
Riflessioni finali dalla fondatrice michelle francine ngonmo sulla necessità del cambiamento
Michelle Francine Ngonmo ha concluso gli interventi ricordando quanto sia urgente modificare lo status quo presente nei settori creativi italiani ed europei. Ha richiamato “il coraggio necessario ad affrontare confrontazioni quotidiane senza paura; dialoghi sinceri tra individui differenti; collaborazione estesa fra realtà diverse siano esse aziende o associazioni culturali”.
Ngonmo ha ribadito che solo attraverso questi elementi sarà possibile rendere ambienti lavorativi più ricchi culturalmente, umanamente ed economicamente. La sua visione punta infatti su processualità continue piuttosto che eventi isolati: ogni passo verso maggiore inclusività deve essere parte integrante delle strategie future adottate dalle industrie creative italiane soprattutto quelle basate sulle contaminazioni multiculturali tipiche oggi nelle metropoli globalizzate quali Milano.
Il prossimo appuntamento dunque arriva carico non solo d’attese artistiche ma anche con spinte fortemente orientate verso trasformazioni socialmente rilevanti dentro lo scenario nazionale europeo.