
Una studentessa disabile esclusa da una gita per un guasto tecnico ha potuto partecipare grazie all’intervento del Soccorso Alpino, che ha organizzato un’uscita inclusiva tra natura, soccorso e attività educative. - Unita.tv
Un difetto alla pedana del pullman aveva escluso una studentessa disabile da una gita, ma un intervento del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha cambiato le sorti dell’uscita scolastica. La media palatucci di san rocco castagnaretta, frazione di cuneo, ha potuto così offrire alla ragazza un’esperienza completa e inclusiva, coinvolgendo volontari e guardiaparco per una giornata tra natura e soccorso.
L’esclusione dalla gita a causa di un guasto tecnico
La vicenda prende forma un mese fa, quando un malfunzionamento alla pedana di carico del pullman ha impedito di trasportare la sedia a rotelle speciale di una alunna disabile. Nonostante ripetuti tentativi di risolvere il problema, la famiglia della studentessa ha chiesto che la classe proseguisse la gita senza di lei, per evitare ulteriori ritardi o disagi al gruppo. La situazione ha attirato l’attenzione sulla difficoltà di garantire l’accessibilità in eventi scolastici e sui rischi di esclusione dovuti a problemi logistici.
Limiti concreti per studenti con disabilità
Questo episodio ha messo in luce le barriere concrete che limitano la partecipazione degli studenti con disabilità ad attività extrascolastiche. Tra difficoltà tecniche e mancanza di mezzi adeguati, il rischio di emarginazione è sempre dietro l’angolo. La soluzione trovata con l’aiuto del cnsas ha rappresentato quindi un passo significativo per garantire pari opportunità e recuperare l’esperienza persa.
Il coinvolgimento del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico
L’intervento del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha permesso di organizzare una nuova gita, stavolta accessibile anche alla ragazza disabile. Grazie ai mezzi speciali del cnsas, il gruppo composto dagli studenti della media palatucci, insegnanti e la studentessa stessa ha raggiunto la centrale enel di entracque, nel cuneese.
Qui sono intervenuti anche i guardiaparco dell’ente di gestione delle alpi marittime, offrendo un supporto prezioso per la sicurezza e la guida lungo il percorso. La presenza del cnsas ha garantito un trasporto adeguato e un ambiente sicuro, favorendo così una esperienza completa e partecipata per tutti i presenti.
Collaborazione tra enti per superare ostacoli
Questa iniziativa ha mostrato come enti e associazioni locali possano collaborare per superare ostacoli pratici e andare oltre le difficoltà di logistica, offrendo a studenti con disabilità la possibilità di godere a pieno della vita scolastica all’aperto.
La passeggiata al monte ray e le attività di soccorso simulate
Dopo l’arrivo a entracque, il gruppo si è diretto verso il monte ray seguendo un sentiero accompagnato dai guardiaparco e dai volontari del cnsas. La passeggiata non è stata solo un momento di svago, ma ha previsto una serie di attività pensate per rendere l’esperienza formativa e coinvolgente.
Gli studenti hanno assistito e partecipato a simulazioni di soccorso realizzate dai sanitari del cnsas. Queste dimostrazioni hanno illustrato come vengono gestite emergenze in montagna, mostrando tecniche di ricerca e soccorso che hanno catturato l’attenzione di tutti.
Incontro con oliver, il labrador dell’unità cinofila
Uno dei momenti più apprezzati è stato l’incontro con oliver, un labrador addestrato all’unità cinofila da ricerca. Il cane ha mostrato le sue capacità con simulazioni di ricerca di persone disperse tra i boschi, coinvolgendo gli studenti e offrendo uno spaccato pratico del lavoro giornaliero del soccorso alpino.
Questa combinazione di natura, educazione e attività pratica ha offerto agli studenti una giornata originale, inclusiva e ricca di stimoli concreti, rispondendo così alle esigenze di tutta la classe.