La regione lombardia si prepara a introdurre un provvedimento ufficiale per tutelare i lavoratori esposti al sole e allo sforzo fisico intenso durante le ore più calde della giornata. La decisione arriva dopo le richieste avanzate dai sindacati, che avevano chiesto una sospensione delle attività lavorative in condizioni climatiche estreme. Il presidente Attilio Fontana ha annunciato l’imminente emanazione dell’ordinanza, sottolineando come le precedenti linee guida diventeranno ora un atto formale.
Richiesta dei sindacati e il contesto climatico in lombardia
Negli ultimi anni, la regione lombardia ha registrato ondate di calore sempre più intense e prolungate durante l’estate. Questi eventi meteo estremi hanno aumentato i rischi per chi svolge lavori all’aperto o attività che richiedono sforzi fisici significativi sotto temperature elevate. I sindacati hanno segnalato numerosi casi di malori legati al caldo tra operai edili, agricoltori e altri lavoratori esposti alle condizioni ambientali difficili.
Per questo motivo, hanno sollecitato l’intervento delle istituzioni chiedendo una sospensione temporanea delle attività nelle fasce orarie più critiche della giornata, quelle centrali dove si registra il picco termico. L’obiettivo è evitare incidenti sul lavoro dovuti a colpi di calore o affaticamento estremo causato dall’esposizione prolungata al sole cocente.
La risposta della regione lombardia: da linee guida a ordinanza
Fino ad oggi erano state diffuse solo linee guida con indicazioni generiche rivolte ai datori di lavoro su come gestire i turni nei giorni più caldi dell’anno. Questi suggerimenti includevano pause frequenti all’ombra, idratazione continua e riduzione degli sforzi fisici nei momenti peggiori della giornata.
Il presidente Attilio Fontana ha spiegato che queste raccomandazioni verranno trasformate in un provvedimento vincolante attraverso una specifica ordinanza regionale attesa entro breve tempo. Questa norma avrà valore legale e imporrà limiti precisi agli orari di lavoro esposti al sole forte.
La riunione con i rappresentanti sindacali prevista nella stessa giornata servirà proprio a definire gli ultimi dettagli prima dell’emissione del decreto ufficiale da parte della giunta regionale milanese.
Impatto atteso sull’organizzazione del lavoro nei settori interessati
L’introduzione dell’ordinanza cambierà notevolmente l’organizzazione del lavoro soprattutto in settori come edilizia, agricoltura, manutenzione stradale e altri ambiti dove è necessario operare all’aperto durante le stagioni estive o primaverili particolarmente afose.
Le imprese dovranno adattarsi alle nuove regole rinunciando a far svolgere attività nelle ore centrali del giorno quando il rischio di colpi di calore aumenta sensibilmente. Questo potrebbe comportare modifiche negli orari dei turni o maggior ricorso alla programmazione notturna o mattutina degli interventi pesanti.
I lavoratori potranno beneficiare di pause obbligatorie garantite dalla legge oltre ad avere maggiore tutela contro condizioni potenzialmente dannose per la salute causate dal caldo intenso combinato con uno sforzo fisico elevato senza adeguata protezione ambientale.
L’adozione formale dell’ordinanza rappresenta quindi un passo concreto verso la prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro legati alle alte temperature nel territorio lombardo nel 2025.
