La procura di Roma indaga sul possibile ritrovamento del corpo di padre paolo dall’oglio in Siria
Il corpo di padre Paolo Dall’Oglio, scomparso in Siria nel 2013, potrebbe essere stato trovato vicino a Raqqa. I carabinieri del Ros indagano per confermare l’identità del cadavere.

Il corpo di padre Paolo Dall’Oglio, gesuita scomparso in Siria nel 2013, potrebbe essere stato ritrovato vicino a Raqqa; i carabinieri del Ros stanno verificando l’identità con analisi forensi, mantenendo massima cautela. - Unita.tv
Il corpo di padre paolo dall’oglio, il gesuita romano scomparso nel 2013 in Siria, potrebbe essere stato individuato. Le autorità italiane hanno affidato l’indagine ai carabinieri del Ros, specializzati in antiterrorismo, per valutare la veridicità di un ritrovamento avvenuto vicino a Raqqa. L’attenzione degli inquirenti resta alta, considerando precedenti segnalazioni simili che, in passato, hanno portato a smentite con esami scientifici.
Il ritrovamento del corpo e l’intervento dei carabinieri del Ros
Nei giorni scorsi è arrivata la segnalazione di un corpo in abiti religiosi trovato in una fossa comune poco distante da Raqqa, centro simbolico del gruppo Stato Islamico in Siria. Le autorità italiane hanno incaricato i carabinieri del Ros di approfondire la notizia e verificare se si tratti davvero di padre paolo dall’oglio.
L’impegno del Ros implica analisi complesse, sia sul piano forense che investigativo, per individuare elementi utili a confermare o escludere l’identità del cadavere. Le prime verifiche con il DNA saranno cruciali, considerando che già in passato simili scoperte erano state smentite da esami scientifici, rivelandosi infondate. La prudenza resta quindi la linea guida degli inquirenti, nell’attesa di ulteriori sviluppi.
La scomparsa di padre paolo dall’oglio e le ricerche
Padre paolo dall’oglio, sacerdote gesuita nato a Roma, si trovava in Siria da molti anni per attività religiose e sociali. Il 29 luglio 2013 scomparve nella regione nord orientale del paese, durante un periodo segnato da conflitti e instabilità. Da allora le ricerche hanno coinvolto diverse autorità italiane e internazionali, tentativi spesso vanificati da difficoltà logistiche e mancanza di dati certi.
Le condizioni politiche e militari in Siria, con la presenza di gruppi estremisti e combattimenti intensi, hanno compromesso le operazioni di ricerca e recupero. Padre paolo, noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso, era stato catturato da un gruppo armato jihadista. Le informazioni sul suo destino si sono sempre mantenute vaghe, alimentando ipotesi e speranze senza conferme concrete.
L’archiviazione dell’indagine e le conclusioni della procura
Nel 2023 il gip di Roma ha disposto l’archiviazione dell’indagine aperta nel 2013 sul caso di padre dall’oglio, in ottemperanza alla richiesta avanzata dalla procura. Secondo il quadro ricostruito, il religioso sarebbe stato ucciso dodici anni fa nella zona di Raqqa. Questi elementi avevano già segnato una svolta, pur senza la certezza materiale di un corpo.
L’archiviazione non chiude del tutto i riflettori sulla vicenda, soprattutto alla luce della recente segnalazione. Le autorità mantengono alta la guardia e confermano la necessità di verifiche approfondite. Lo scenario resta complesso, tra difficoltà operative sul terreno e l’importanza di fare luce su uno dei casi più delicati degli ultimi anni legati a presenze italiane in territori di conflitto.