
Cinque bambini hanno subito un’intossicazione dopo aver fatto il bagno in una piscina a Roma, Borghesiana. La procura ha aperto un’indagine per lesioni e l’Asl ha avviato controlli sull’impianto per accertarne la sicurezza. - Unita.tv
Cinque bambini hanno subito un’intossicazione dopo essersi immersi ieri mattina in una piscina di un centro sportivo situato in via della Capanna Murata, zona Borghesiana a Roma. L’episodio ha spinto la procura a mettere sotto inchiesta la vicenda per chiarire cause e responsabilità. Al momento non risultano indagati, ma il fascicolo è aperto con l’ipotesi di lesioni.
I dettagli dell’incidente in piscina alla Borghesiana
L’evento è avvenuto durante la mattinata di ieri. Cinque piccoli frequentatori di un centro sportivo hanno accusato malesseri dopo aver fatto il bagno in piscina. Si tratta di sintomi riconducibili a un’intossicazione, ma i particolari sui disturbi non sono stati resi noti dalle autorità. Le cause di questo problema sono ancora da accertare e per questo è intervenuta la procura locale.
La zona della Borghesiana è un quartiere della periferia romana dove si trovano diverse strutture sportive e ricreative. La piscina interessata fa parte di uno di questi complessi. L’età dei bambini e l’assenza di segnalazioni precedenti avevano finora garantito un uso tranquillo dell’impianto, fino a questo episodio che ha creato allarme tra le famiglie.
Il procedimento giudiziario e le indagini in corso
Il fascicolo aperto dalla procura di Roma è coordinato dal pubblico ministero Rita Ceraso. L’indagine mira a verificare se vi siano responsabilità penali legate alle lesioni provocate dall’intossicazione. La procura non ha emanato provvedimenti cautelari né ha iscritto persone nel registro degli indagati, segno che le attività si concentrano sulle prime verifiche.
Nel corso delle prossime settimane si attendono accertamenti che potrebbero portare a chiarire la dinamica del caso. La mancata presenza di indagati al momento indica uno stadio iniziale dell’inchiesta. La procura dovrà esaminare ogni aspetto per determinare se ci sia negligenza nell’uso della piscina o nella manutenzione degli impianti.
Il ruolo dell’asl e i controlli sull’impianto
All’indomani dell’incidente, la Asl di Roma ha inviato sul luogo gli ispettori specializzati per eseguire controlli sull’impianto idrico e sulle condizioni igienico-sanitarie a cui è sottoposta la piscina. Questi sopralluoghi mirano a individuare eventuali malfunzionamenti tecnici o carenze nel sistema di trattamento dell’acqua che potrebbero aver causato l’intossicazione.
Le verifiche prevedono l’esame delle piscine, il prelievo di campioni d’acqua e l’analisi della qualità chimica e batteriologica. Inoltre si guarderà anche alla gestione del centro sportivo, inclusi protocolli di sicurezza e manutenzione periodica. Il controllo dell’asl rappresenta un passaggio fondamentale per stabilire un nesso tra l’acqua contaminata e i malori dei bambini.
Attenzione ai risultati dei controlli
L’attenzione è ora puntata sui risultati di questi esami, che potranno confermare o escludere l’origine dell’intossicazione dall’ambiente acquatico della piscina. In caso di riscontri negativi sulla salute pubblica, la struttura potrebbe ricevere sanzioni o obblighi di intervento.
L’inchiesta della procura di Roma insiste nelle prossime settimane per stabilire quanto accaduto e garantire la sicurezza degli utenti del centro sportivo. “È fondamentale capire se la gestione e la manutenzione della piscina siano state adeguate”, fanno sapere fonti vicine all’indagine.