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La procura di milano chiede rinvio a giudizio per sei indagati nel concorso della nuova Beic

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La procura di Milano ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per sei persone coinvolte nella vicenda legata al concorso pubblico per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura. Tra gli indagati figurano i noti architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, entrambi docenti al Politecnico, implicati per presunti conflitti di interessi nell’assegnazione del progetto vinto da una cordata di giovani professionisti e ricercatori. La biblioteca, prevista per l’apertura nel 2026, è al centro di un’indagine che ha coinvolto diversi attori del mondo architettonico milanese.

Il concorso per la nuova beic e le figure coinvolte

Nel luglio del 2022 la commissione aggiudicatrice, cui partecipavano gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, ha scelto il progetto vincitore per la costruzione della nuova Beic. Il bando affidava la realizzazione della biblioteca europea di informazione e cultura, un’opera destinata ad arricchire il panorama culturale di Milano e a inaugurare un nuovo spazio pubblico moderno e funzionale. Fra i membri della cordata vincitrice si trovavano alcuni allievi e collaboratori professionali proprio di Boeri e Zucchi, come Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, ricercatori della facoltà di Architettura al Politecnico di Milano, e Pier Paolo Tamburelli dello studio Baukuh. L’intricata rete di rapporti tra commissari e concorrenti ha attirato l’attenzione delle autorità competenti. Nel concorso risultò altresì terzo classificato Andrea Caputo, altro progettista coinvolto nelle indagini successive.

I reati contestati e lo sviluppo delle indagini

Il principale motivo dell’inchiesta riguarda il sospetto di un conflitto di interessi tra i membri della commissione e i partecipanti al concorso, situazione che, secondo l’accusa, avrebbe compromesso la regolarità della gara per l’assegnazione del progetto. Nel capo d’imputazione vengono contestati il reato di turbativa d’asta a tutti e sei gli indagati. Per Stefano Boeri e Cino Zucchi la situazione si complica con l’accusa aggiuntiva di false dichiarazioni. I pubblici ministeri titolari del caso – Giancarla Serafini, Paolo Filippini, Mauro Clerici e l’aggiunto Tiziana Siciliano – hanno deciso di stralciare dal procedimento la posizione di Manuela Fantini, ritenendo non sussistenti elementi per proseguire l’accusa. Inoltre, è stata ritirata una contestazione iniziale per falso in atto pubblico, rendendo più circoscritto il quadro dell’inchiesta.

Le prossime tappe giudiziarie nella vicenda beic

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, la decisione ultima spetterà al giudice per le indagini preliminari che valuterà le prove raccolte dai pubblici ministeri. Al momento non sono state presentate istanze per riti alternativi che potrebbero evitare il processo. Il caso segue dunque il normale iter giudiziario e, in attesa della convocazione del tribunale, saranno esaminati gli eventuali sviluppi. L’intera vicenda si intreccia con il complesso percorso di realizzazione della nuova Beic, progetto che continua a suscitare interesse e dibattito nel contesto architettonico e culturale milanese.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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