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la presenza dei soldati Usa in europa supera le 100mila unità dopo l’invasione russa in ucraina

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Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il numero di militari statunitensi dispiegati in Europa ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi 15 anni. I dati ufficiali del Dipartimento della Difesa americano e del Parlamento europeo indicano una presenza superiore a 100mila soldati, un aumento significativo rispetto ai 74mila registrati prima del conflitto. Questo incremento riflette una ridefinizione delle priorità strategiche degli Stati Uniti sul Vecchio Continente.

L’aumento dei militari americani in europa dal 2022

Prima dell’attacco russo all’Ucraina, gli Stati Uniti mantenevano circa 74mila soldati dislocati in Europa, concentrandosi maggiormente sull’area indo-cinese per contenere la crescita militare cinese. Tuttavia, tra gennaio e marzo del 2022 si è verificato un trasferimento massiccio di circa 20mila truppe verso il territorio europeo. Questa manovra ha segnato un cambiamento sostanziale nella distribuzione delle forze americane nel mondo.

L’incremento ha portato la presenza complessiva a superare quota cento mila unità: un livello che non si vedeva da molto tempo. Il rafforzamento delle truppe risponde alla necessità di supportare gli alleati europei e garantire una maggiore capacità deterrente contro possibili aggressioni nella regione orientale.

Possibile impatto di questa riallocazione

“Questo trasferimento riflette il mutato scenario geopolitico in seguito all’aggressione russa,” commentano esperti militari europei, sottolineando come la presenza rafforzata serva anche a rassicurare gli stati membri della Nato più vulnerabili.

le conseguenze della possibile riduzione delle truppe Usa

Il presidente Donald Trump ha espresso l’intenzione di ridurre il sostegno militare americano all’Unione Europea, proponendo un taglio fino al 20% del personale presente nel continente. Ciò significherebbe la partenza di circa ventimila soldati dagli schieramenti europei.

Secondo i think tank di Bruegel, questa diminuzione richiederebbe agli stati europei uno sforzo notevole per colmare il vuoto lasciato dai militari Usa: servirebbero almeno trecentomila nuove reclute oltre a migliaia di mezzi corazzati come carri armati e veicoli da combattimento più pezzi d’artiglieria per mantenere adeguata capacità difensiva autonoma.

Questa prospettiva evidenzia quanto ancora oggi molte nazioni facciano affidamento sulla copertura americana per sicurezza collettiva nell’area euro-atlantica.

Confronto storico sulla presenza militare americana in europa

Se guardiamo indietro negli anni Ottanta, poco prima della fine dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti schieravano oltre quattrocentomila soldati nel Vecchio Continente; oggi quel numero è sceso drasticamente dell’85%. Anche le basi operative sono diminuite notevolmente: da numerose installazioni attive ne restano solo una parte significativa inferiore rispetto al passato .

Nonostante questo calo lungo decenni, i cento mila uomini presenti oggi rappresentano comunque una forza rilevante se confrontata con quella degli eserciti nazionali europei singoli — infatti prima della crisi ucraina gli Usa erano considerabili la quinta potenza sul continente dietro Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna.

Una forza ancora significativa

“Nonostante il ridimensionamento, la presenza attuale degli Stati Uniti continua a costituire un pilastro della difesa europea,” affermano analisti di sicurezza internazionale.

Distribuzione geografica dei militari statunitensi nei paesi europei

Oltre metà dei soldati americani presenti sono assegnate al Comando europeo della Difesa statunitense con sede a Stoccarda . In Germania si concentra quindi il contingente più numeroso: circa trentaseimila unità mentre l’Italia ospita quasi tredicimila persone tra varie basi Nato sparse su tutto il territorio nazionale.

Nel nostro paese ci sono otto installazioni principali che ospitano personale Usa come Camp Derby a Pisa o Aviano Air Base vicino Pordenone. Altre basi importanti includono quelle navali o trasmissive situate nelle regioni costiere e insulari come Sigonella o Niscemi.

In Polonia stazionano approssimativamente quattromilacinquecento uomini ma questi non possono partecipare direttamente ad azioni offensive per rispettare lo status neutrale Nato. La Turchia invece accoglie meno forze Usa rispetto agli altri paesi con mille seicento unità stanziate.

Ruolo operativo dei soldati americani nelle missioni internazionali

I membri delle forze armate Usa presenti in Europa fanno parte anche della Nato response force, gruppo d’intervento rapido nato dopo lo scoppio del conflitto ucraino. Circa cinquemila tra queste truppe compongono la “high readiness task force” pronta ad intervenire velocemente se necessario.

Altri tremilacinquecento soldati si trovano invece nell’area balcanica impegnata nella missione peacekeeping Kosovo, contribuendo alla stabilità regionale attraverso attività di monitoraggio e prevenzione tensione.

Per ora non ci sono prove né annunci ufficiali che suggeriscano coinvolgimenti diretti delle forze statunitensi stanziate nel Vecchio Continente dentro eventuali operazioni belliche legate al conflitto iraniano attuale.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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