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La politica deve intervenire se la magistratura non individua i responsabili della strage di ustica, afferma bonfietti

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La strage di Ustica resta una ferita aperta nella memoria collettiva italiana. A Bologna, durante una cerimonia commemorativa in Comune, Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, ha ribadito l’urgenza che il governo agisca con determinazione. La recente richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma sull’inchiesta avviata nel 2008 riapre il dibattito sulla ricerca della verità e sulla responsabilità internazionale dietro quel tragico evento.

Commemorazioni a bologna: memoria attiva delle vittime

La dichiarazione rilasciata da Bonfietti arriva proprio mentre si svolgeva una cerimonia ufficiale in Comune a Bologna dedicata al ricordo delle vittime della strage. Questi momenti pubblici rappresentano occasioni fondamentali per mantenere viva l’attenzione sull’accaduto e sostenere le famiglie ancora in cerca giustizia dopo più quarant’anni.

Durante queste commemorazioni emerge forte il senso d’urgenza espresso dai parenti dei morti affinché lo Stato non abbandoni mai questa battaglia contro l’oblio e continui ad approfondire ogni pista possibile fino ad arrivare alla verità completa sui fatti drammatici del luglio 1980.

Il ruolo imprescindibile della politica nella ricerca della verità

Daria Bonfietti sottolinea che se la magistratura si trova bloccata nell’individuare i responsabili esteri dietro alla strage allora spetta alla politica prendere in mano le redini del caso. L’appello rivolto al governo italiano evidenzia come sia necessario un intervento deciso sul piano diplomatico e istituzionale per superare gli ostacoli posti dalla mancanza di cooperazione internazionale.

Questo significa che oltre agli sforzi giudiziari servono iniziative politiche capaci d’imporre trasparenza e collaborazione ai Paesi amici o alleati coinvolti indirettamente negli eventi legati all’incidente aereo. Il rischio è che senza questo impegno diretto da parte delle istituzioni lo scenario rimanga avvolto dal silenzio e dall’impunità.

Le difficoltà dell’inchiesta giudiziaria e la richiesta di archiviazione

L’indagine aperta nel 2008 si è basata sulle dichiarazioni dell’ex presidente del consiglio Francesco Cossiga ma non ha portato a risultati concreti. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione perché non sono emerse prove sufficienti per individuare i colpevoli. Secondo quanto riferito da Bonfietti, uno degli ostacoli principali è stata la mancanza di collaborazione da parte degli Stati coinvolti o comunque alleati dell’Italia.

Questa assenza di risposte esaustive dagli altri Paesi ha reso impossibile alla magistratura raccogliere elementi decisivi per far luce su quanto accaduto quella notte del 1980 quando un aereo civile precipitò nel Mar Tirreno causando la morte di tutti i passeggeri a bordo. Le indagini hanno cercato senza successo collegamenti con responsabilità internazionali ma finora nessun passo avanti significativo è stato compiuto.

Il caso Ustica continua quindi ad essere uno snodo cruciale tra diritto penale internazionale, diplomazia ed esigenze morali verso chi ha perso tutto quella notte sul mare Tirreno.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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