Home La paura delle piogge torrenziali in lombardia: i dati sull’emergenza climatica e il rischio idrogeologico

La paura delle piogge torrenziali in lombardia: i dati sull’emergenza climatica e il rischio idrogeologico

Le piogge torrenziali preoccupano il 47% della popolazione lombarda, superando le paure per alluvioni e terremoti, evidenziando la necessità di interventi concreti e una comunicazione efficace sul rischio idrogeologico.

La_paura_delle_piogge_torrenzi

Un'indagine del 2025 rivela che in Lombardia le piogge torrenziali sono la calamità naturale più temuta, con forte preoccupazione per il rischio idrogeologico e una richiesta diffusa di interventi concreti e comunicazione più efficace. - Unita.tv

Le piogge torrenziali spaventano più di ogni altra calamità naturale la popolazione lombarda, anche più dei terremoti e delle alluvioni. Un’indagine condotta nel marzo 2025 rivela come questa minaccia rappresenti per quasi la metà degli abitanti della regione una preoccupazione tangibile, in linea con i sentimenti che attraversano l’intero paese. Questa fotografia è arrivata grazie all’osservatorio opinion leader 4 future, nato dalla collaborazione tra il gruppo credem e l’almed dell’università cattolica, con il contributo del master in crisis & disaster management e dell’istituto bilendi. Il sondaggio, basato su un campione rappresentativo di 500 persone in tutta italia, ha messo a fuoco le paure e le percezioni su diversi eventi naturali. Di seguito, i dettagli delle principali paure, la percezione del rischio idrogeologico e l’opinione sui possibili interventi contro queste calamità.

I dati sulla percezione delle calamità naturali in lombardia e in italia

Il 47% della popolazione lombarda ha dichiarato di aver assistito direttamente a una calamità naturale, un dato che, sebbene rilevante, risulta inferiore di circa 10 punti rispetto alla media nazionale. Quando è stato chiesto quali fossero gli eventi naturali che destano maggiore timore, le piogge torrenziali si sono piazzate al primo posto per il 47% dei rispondenti nella regione. Questo dato supera di 9 punti la media italiana, dove invece le preoccupazioni si dividono tra alluvioni e terremoti, indicati entrambi dal 45% degli intervistati. Seguono le trombe d’aria, spaventando il 42% dei lombardi, anche qui con un margine superiore al dato nazionale di circa 9 punti. Questa mappa di rischi percepiti mostra come le condizioni meteorologiche estreme risultino particolarmente sentite nel territorio della lombardia, probabilmente anche a causa degli eventi climatici registrati negli ultimi anni che hanno colpito la regione con danni ingenti, provocando smottamenti, esondazioni e allagamenti in diverse province.

Il rischio idrogeologico e la percezione sociale

La sensibilità verso queste minacce si riflette anche nella percezione generale del rischio idrogeologico, tema che riguarda direttamente la stabilità del territorio e la sicurezza delle comunità. Circa il 56% degli abitanti ritiene che il rischio legato al dissesto idrogeologico rappresenti un’emergenza da tenere sotto controllo; questo valore si colloca leggermente al di sotto della media nazionale, ferma al 58%. La lettura di questi dati invita a riflettere sull’importanza di informare e formare la popolazione su questi fenomeni, considerando che quasi la metà degli intervistati esprime preoccupazioni riferite ai fenomeni meteo estremi.

Percezioni e stati d’animo legati alle calamità naturali

Il sondaggio propone anche uno sguardo agli stati emotivi scatenati dalla minaccia di eventi naturali come le piogge torrenziali, le alluvioni o i terremoti. Una quota consistente di persone, circa il 58%, ha ammesso di non sapere come reagire o affrontare queste situazioni in caso di emergenza. Questa incertezza alimenta sentimenti di ansia e paura, che emergono con una frequenza del 48% tra gli intervistati lombardi. I dati mostrano anche forti sentimenti di rabbia e indignazione, espressi dal 28% del campione, mentre una parte più piccola, il 18%, si sente triste o rassegnata. Queste risposte mostrano un quadro emotivo complesso, dove la paura convive con la frustrazione verso la gestione percepita delle calamità e una certa impotenza rispetto al proprio ruolo e alle azioni che si potrebbero mettere in campo a livello personale o comunitario.

Consapevolezza e bisogno di strumenti

L’emotività legata a tali eventi riflette la crescente consapevolezza della popolazione verso il cambiamento climatico e i suoi effetti sulle condizioni ambientali. Questa consapevolezza, però, si scontra con una sensazione di mancata preparazione e con dubbi sui mezzi a disposizione per rompere il circolo dell’emergenza continua, segnalando un forte bisogno di strumenti concreti e guidati per affrontare le sfide dettate dal meteo estremo.

Le opinioni sulla comunicazione e gli interventi necessari per il rischio idrogeologico

Un aspetto che emerge con chiarezza dall’osservatorio riguarda il modo in cui il tema delle calamità naturali viene trattato nei media e nella comunicazione pubblica in generale. Solo il 4% degli intervistati si dice soddisfatto del livello di informazione offerta. Il 38% ritiene che se ne parli troppo poco, sottolineando la necessità di un’informazione più diffusa e puntuale che possa aiutare a capire meglio i rischi. Dall’altra parte, il 45% critica l’approccio sensazionalistico adottato spesso nei media, che rischia di allarmare senza offrire soluzioni concrete. Infine, una parte pari al 13% definisce la comunicazione eccessivamente allarmistica, incapace di fornire un quadro chiaro e orientato all’azione.

Interventi prioritari contro il rischio idrogeologico

Sul fronte degli interventi, emerge un supporto diffuso verso alcune misure ritenute utili a limitare il rischio idrogeologico. La maggioranza dei lombardi, il 69%, indica la necessità di valorizzare la pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua come priorità. Questo dato è in linea con il resto del paese e sottolinea l’importanza di tenere sotto controllo i fiumi e i canali per prevenire esondazioni. La riforestazione viene considerata utile dal 53% degli intervistati in regione, una percentuale superiore alla media nazionale . Questi interventi rappresentano soluzioni pratiche che, se attuate con continuità, possono ridurre l’impatto delle precipitazioni intense, migliorare l’assorbimento del suolo e mitigare la formazione di alluvioni e frane.

Questi risultati fotografano uno scenario dove le paure del maltempo si intrecciano con la richiesta di interventi concreti e una comunicazione più realistica e affidabile. L’attenzione sul rischio idrogeologico resta alta in lombardia, spingendo verso una maggiore responsabilità nelle scelte pubbliche e nella gestione del territorio.