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La mozione per tutelare gli inquilini del pio albergo trivulzio ha incassato l’ok del consiglio regionale lombardo

Il consiglio regionale lombardo approva una mozione per proteggere gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio, avviando trattative sul rinnovo dei contratti di locazione e la cancellazione degli affitti brevi.

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Il consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità una mozione per tutelare gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio, avviando un confronto per il rinnovo dei contratti di locazione e la cancellazione degli affitti brevi, a tutela delle famiglie a basso reddito ospitate nella struttura. - Unita.tv

Il consiglio regionale lombardo ha recentemente approvato all’unanimità una mozione che spinge la giunta guidata da Attilio Fontana a intervenire per proteggere gli inquilini del pio albergo trivulzio . La proposta è arrivata dalla consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza, e punta a far partire al più presto un confronto tra il Pat, il commissario straordinario Francesco Tronca e i sindacati degli inquilini. Al centro della discussione c’è il rinnovo dei contratti di locazione e la cancellazione degli affitti brevi, questioni che riguardano direttamente le famiglie con redditi bassi ospitate nella struttura.

Impegno della giunta per il rinnovo dei contratti di locazione

La mozione approvata impegna la giunta regionale a farsi promotrice di un tavolo di trattativa tra le parti interessate: il pio albergo trivulzio, il commissario Tronca e i sindacati degli inquilini. È previsto di discutere e aggiornare i contratti di locazione, soprattutto per evitare che gli inquilini regolari rischino sfratti legati al trasferimento del patrimonio immobiliare del Pat a Invimit, società controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e incaricata di gestire fondi immobiliari.

Il possibile impatto sulla comunità di inquilini

Questo processo avrebbe potuto comportare la messa all’asta o il cambio delle condizioni d’affitto, danneggiando in particolare chi ha redditi più bassi e vive nella struttura ormai da anni. La mozione si propone di fermare questa situazione, cancellando gli affitti brevi e stabilendo che non vengano sottoscritti nuovi contratti di questo tipo. È un passo importante perché tutela chi vive nel complesso abitativo e rischiava di perdere la casa a causa di passaggi gestionali e finanziari.

Carmela rozza e il significato sociale del patrimonio del pat

Carmela Rozza ha seguito da vicino la vicenda per oltre due anni, dialogando con l’amministrazione regionale e il commissario Tronca. Nel suo intervento ha ricordato come questo risultato sia frutto di un confronto paziente e costante. La consigliera fa notare che si tratta di una tutela rivolta soprattutto alle fasce più fragili, a quelle famiglie che vivono con redditi bassi e meritano di vedere riconosciuti i propri diritti abitativi.

Rozza critica la scelta di trasferire il patrimonio immobiliare del Pat a Invimit, ritenendola una soluzione problematica. Eppure, aggiunge, è stato raggiunto un accordo importante per salvaguardare la funzione sociale degli immobili di proprietà del pio albergo trivulzio. Questo patrimonio non deve limitarsi a essere una fonte di guadagno; deve continuare a servire le esigenze abitative di chi vive lì.

Le esigenze del pat: un piano sociale e risorse

Un nodo centrale è legato a come il pio albergo trivulzio possa risollevarsi sia economicamente che socialmente. Carmela Rozza sottolinea che il risanamento del Pat non può affidarsi solo alla valorizzazione immobiliare. La questione abitativa è importante ma non sufficiente a garantire la sostenibilità dell’intera struttura.

Serve, invece, un piano socioassistenziale articolato. Il Pat accoglie persone anziane e fragili che necessitano di servizi adeguati dal punto di vista sanitario e assistenziale. Rozza chiede alla giunta Fontana di destinare risorse adeguate, a partire dall’aumento della quota sanitaria giornaliera per gli ospiti della rsa. Solo così si potrà garantire un miglioramento reale e duraturo del servizio offerto.

Gli investimenti sull’edilizia sono rilevanti, ma rimangono insufficienti se non accompagnati da un rafforzamento dei servizi sanitari e socioassistenziali. In questo modo, il Pat potrà mantenere la sua funzione storica nella città di Milano, non soltanto come patrimonio immobiliare, ma come luogo di accoglienza, cura e protezione per le persone più deboli.

Prospettive dopo l’approvazione della mozione

Con l’approvazione della mozione, la giunta regionale dovrà muovere i primi passi concreti per aprire il tavolo di trattativa tra Pat, sindacati e commissario Tronca. Questo confronto sarà decisivo per definire misure precise e scadenze per il rinnovo dei contratti e la cancellazione degli affitti brevi. Tutto ciò avrà un impatto diretto sulla vita quotidiana degli inquilini, specialmente quelli con minori disponibilità economiche.

Il tema è al centro delle agende politiche e sociali lombarde, in considerazione della storia del pio albergo trivulzio e del suo ruolo nel territorio. Il fatto che la mozione sia stata accettata all’unanimità indica un riconoscimento trasversale dell’urgenza di intervenire. La sfida resta nel mettere in campo risorse e strategie adeguate per risolvere una situazione che si trascina da tempo e rischia di lasciare molte famiglie senza una casa.

Si attende ora di seguire con attenzione gli sviluppi nelle prossime settimane per vedere se l’impegno della giunta e l’intesa tra le parti porteranno risultati tangibili per gli inquilini del Pat e per il futuro stesso della struttura milanese.