La memoria delle vittime innocenti delle mafie: un impegno che continua a Trapani

Il 21 marzo 2025, Trapani ospiterà la XXX Giornata della memoria e dell’impegno, con Margherita Asta che ricorda le vittime innocenti delle mafie e promuove giustizia e verità.
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La memoria delle vittime innocenti delle mafie: un impegno che continua a Trapani - unita.tv

Il 21 marzo rappresenta una data significativa per la lotta contro le mafie e per il ricordo delle vittime innocenti. In questa occasione, si svolgerà la ‘XXX Giornata della memoria e dell’impegno‘, un evento organizzato da Libera a Trapani, che vedrà la partecipazione di familiari delle vittime, cittadini e associazioni. Margherita Asta, testimone della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985, condivide la sua esperienza e il suo impegno per mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita a causa della criminalità organizzata.

La storia di Margherita Asta e la strage di Pizzolungo

Margherita Asta, oggi adulta, è una delle vittime innocenti della mafia. A soli 10 anni, ha vissuto l’orrore della strage di Pizzolungo, dove un attentato mirato al pubblico ministero Carlo Palermo ha causato la morte di sua madre, Barbara Rizzo, e dei suoi gemelli, Salvatore e Giuseppe. L’auto imbottita di esplosivo, destinata a colpire il magistrato, ha invece stravolto la vita di una famiglia innocente. Margherita, che quel giorno non si trovava in auto per una mera coincidenza, ha raccontato come il suo sopravvivere le abbia conferito un senso di responsabilità nel preservare la memoria di chi ha subito ingiustamente.

“Il dolore che ho vissuto è diventato un impegno”, afferma Margherita. La sua testimonianza è diventata un modo per onorare la memoria di Barbara, Salvatore e Giuseppe, e per assicurarsi che eventi simili non si ripetano. Attraverso il suo lavoro con Libera, Margherita si impegna a diffondere la consapevolezza riguardo alle vittime innocenti delle mafie, sottolineando l’importanza di raccontare la verità e di mantenere viva la memoria collettiva.

L’importanza della memoria e della verità

Margherita Asta sottolinea l’importanza di tre concetti fondamentali: memoria, verità e giustizia. La memoria è alimentata dai familiari delle vittime e dalle organizzazioni come Libera, che da oltre trent’anni lavorano per costruire una coscienza collettiva. Tuttavia, la verità e la giustizia rimangono obiettivi difficili da raggiungere. “Il diritto alla verità non è riconosciuto a più dell’80% delle vittime innocenti delle mafie“, spiega Margherita, evidenziando come molti familiari non sappiano perché i loro cari siano stati privati della vita.

La richiesta di giustizia è chiara: processi rapidi e trasparenti, rispetto per la magistratura e riconoscimento del lavoro di chi cerca di far emergere la verità. “Esistono magistrati che si impegnano, e noi sosteniamo il loro lavoro”, afferma con determinazione. La memoria delle vittime non deve essere solo un ricordo, ma un impulso per l’azione e il cambiamento.

La Giornata della memoria e dell’impegno a Trapani

Il 21 marzo, Trapani diventerà il palcoscenico di una manifestazione che coinvolgerà oltre 500 familiari delle vittime innocenti delle mafie, insieme a sindacati, cittadini e associazioni. Il corteo culminerà con la lettura di 1.101 nomi, ognuno rappresentante una storia, una vita spezzata. Margherita Asta chiarisce che non si tratta di una mera cerimonia, ma di un atto di riconoscimento delle sofferenze subite da famiglie intere a causa della mafia.

“Chi parla di passerelle non comprende il significato profondo di questa giornata”, afferma con fermezza. La lettura dei nomi è un momento di grande importanza, poiché rappresenta il ricordo di storie personali che si intrecciano con la storia del Paese. Ignorare queste memorie significherebbe non comprendere appieno l’impatto delle mafie sulla società.

Un impegno che va oltre il 21 marzo

Margherita Asta evidenzia che il 21 marzo non è solo un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. La giornata rappresenta un momento di riflessione e di impegno che deve continuare per tutto l’anno. “È un’opportunità per creare momenti di conoscenza e cultura, fondamentali per il cambiamento”, afferma. La memoria delle vittime innocenti deve servire da stimolo per costruire un futuro diverso, libero dalla violenza e dall’oppressione delle mafie.

L’impegno di Margherita e di tanti altri familiari delle vittime è un esempio di come il dolore possa trasformarsi in azione. La loro testimonianza è un richiamo alla responsabilità collettiva di non dimenticare e di lavorare per un domani migliore.

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