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La madre di giulia tramontano si rivolge a lei dopo la conferma dell’ergastolo per l’assassino

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Il 2025 si apre con un nuovo capitolo nel caso di giulia tramontano, giovane donna uccisa nel maggio del 2023 a senago. La sentenza d’appello ha confermato l’ergastolo per alessandro impagnatiello, ma ha escluso l’aggravante della premeditazione. A pochi giorni da questa decisione, la madre di giulia ha affidato ai social un messaggio carico di dolore e rimpianto.

Il contesto della vicenda: cosa è successo a giulia tramontano

Giulia tramontano aveva 29 anni ed era incinta quando è stata trovata morta nella sua casa a senago, in provincia di milano. L’omicidio risale al 27 maggio 2023 e ha scosso profondamente la comunità locale e non solo. Le indagini hanno portato all’arresto di alessandro impagnatiello, accusato fin dall’inizio del delitto.

Il processo penale si è sviluppato in due gradi: il primo grado aveva condannato impagnatiello all’ergastolo con l’aggravante della premeditazione; tuttavia il secondo grado ha modificato questo aspetto escludendo tale aggravante pur mantenendo la pena massima. Questo significa che il tribunale d’appello ha riconosciuto colpevole l’imputato ma senza ritenere provata una pianificazione anticipata dell’omicidio.

La notizia della sentenza è stata accolta con emozione da chi conosceva giulia e dalla sua famiglia che ancora oggi cerca risposte sul motivo dietro quel gesto violento.

Le parole struggenti della madre sui social

A pochi giorni dalla sentenza definitiva, lori femiano – mamma di giulia – ha scelto instagram per rivolgersi direttamente alla figlia scomparsa. Nel suo messaggio traspare tutta la sofferenza accumulata in questi mesi: “spero che in quelle cuffie tu stia ascoltando la mia voce che ti chiede scusa perché non posso far niente ancora una volta”.

Con queste parole femiano esprime un senso profondo d’impotenza davanti alla perdita e alle ingiustizie subite dalla figlia. La frase “non posso difenderti dall’ingiustizia subita” indica come anche dopo anni dal fatto sia difficile trovare pace o spiegazioni soddisfacenti.

Poi aggiunge un sentimento forte legato all’affetto materno: “ti amo Giulia e di te mi manca tutto”. Un richiamo semplice ma intenso che mostra quanto resti vivo il ricordo nella mente e nel cuore dei familiari.

Questo tipo di comunicazione pubblica serve anche a mantenere alta l’attenzione su casi simili dove spesso le vittime sembrano dimenticate troppo presto dalle istituzioni o dall’opinione pubblica.

Implicazioni legali della sentenza d’appello

La decisione del tribunale d’appello rappresenta una tappa importante nell’evoluzione giudiziaria del caso tramontano-impagnatiello. Confermare l’ergastolo significa riconoscere gravità estrema nell’accaduto mentre togliere l’aggravante della premeditazione modifica parzialmente il quadro delle responsabilità penali contestate.

L’esclusione dell’aggravante può incidere sulla dinamica ricostruita dai giudici circa i motivi o le modalità dell’uccisione; potrebbe indicare infatti un atto compiuto sotto impulso o senza pianificazione dettagliata precedente al fatto stesso.

Nonostante ciò, resta fermo il verdetto più severo previsto dal codice penale italiano per omicidi particolarmente gravi come quello avvenuto ai danni di giulia tramontano. Il percorso giudiziario potrebbe comunque proseguire eventualmente verso ulteriori gradi se fossero presentati nuovi elementi o richieste specifiche da parte delle difese o dei familiari coinvolti nella vicenda processuale.

Reazioni pubbliche e attenzione mediatica sul caso

Dall’annuncio ufficiale della condanna sono emerse diverse reazioni tra cittadini comuni, associazioni contro la violenza sulle donne ed esperti legali impegnati nei diritti umani. Molte voci sottolineano quanto episodi simili mostrino ancora lacune importanti nelle misure preventive contro gli abusi domestici o nelle protezioni offerte alle donne incinte vittime potenziali di aggressioni domestiche.

Inoltre i social network hanno dato spazio alla famiglia Tramontano per condividere dolore ma anche richieste concrete affinché casi analoghi ricevano maggiore attenzione dalle autorità competenti prima che degenerino in tragedie irrecuperabili come quella vissuta da Giulia Tramontano nel milanese poco meno due anni fa.

L’assassinio rimane uno degli episodi più drammatici registrati recentemente nella zona nord-ovest milanese; questo evento continua ad alimentare dibattiti sulla sicurezza privata nelle abitazioni così come sulle strategie adottate dagli enti locali per tutelare fasce vulnerabili soprattutto durante periodi delicati quali gravidanza.

Questi aspetti mantengono alta sensibilità attorno alla vicenda Tramontano almeno fino alle prossime fasi processuali previste nei mesi futuri .

Written by
Matteo Bernardi

Matteo Bernardi è un blogger versatile che racconta con passione e precisione temi legati a cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. La sua scrittura unisce rigore informativo e attenzione per i dettagli, con l’obiettivo di offrire ai lettori contenuti aggiornati, accessibili e mai banali. Ogni suo articolo è pensato per informare e stimolare il pensiero critico.

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