Un evento unico animerà il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma il 12 e 13 luglio. La manifestazione “La Luce dei Luoghi” mette insieme storia, danza, arte contemporanea e musica popolare per trasformare lo spazio rinascimentale in un vero crocevia culturale. Il progetto nasce dal Centro Regionale della Danza del Lazio con la direzione artistica dell’étoile internazionale Emanuela Bianchini e si avvale della collaborazione del museo stesso, Arealive nella produzione e Asi Nazionale.
Un ponte tra epoche diverse nel cuore di villa giulia
Il cortile rinascimentale del Museo Nazionale Etrusco diventa palcoscenico per una contaminazione artistica che coinvolge linguaggi diversi. L’obiettivo è creare un dialogo vivo tra passato e presente attraverso performance multidisciplinari che spaziano dalla physical dance alla danza contemporanea fino all’urban dance. Questa iniziativa valorizza lo spazio museale non solo come luogo espositivo ma come ambiente capace di ospitare eventi performativi che ne amplificano il significato storico-culturale.
Tradizione etrusca e arte contemporanea
L’intervento artistico mira a connettere la tradizione etrusca custodita nel museo con forme d’arte più recenti. La scelta delle date estive favorisce anche l’utilizzo degli spazi aperti, consentendo una fruizione spettacolare sotto le stelle romane. Il progetto riflette così una nuova modalità di promozione culturale dove il patrimonio diventa motore attivo per esperienze artistiche innovative ma radicate nel contesto locale.
Danze di luce: performance live tra physical dance e musica popolare
La prima serata, in programma venerdì 12 luglio alle ore 21, sarà dedicata allo spettacolo “Danze di luce”. Qui si intrecciano coreografie originali firmate da Mvula Sungani Physical Dance insieme a Dce Produzioni e Urban Dance Academy. I movimenti sul palco dialogheranno direttamente con le note eseguite dal vivo da Ambrogio Sparagna accompagnato dalla sua Orchestra Popolare Italiana ed Eleonora Bordonaro alla voce.
Un’atmosfera di fusione tra corpo e suono
Questa combinazione fra danza fisica ed elementi urbani crea un’atmosfera intensa dove corpo e suono si fondono in modo organico. Le scelte musicali privilegiano ritmi popolari italiani reinterpretati in chiave moderna che ben si sposano con l’impatto visivo delle coreografie dinamiche sullo sfondo architettonico del museo. Lo spettacolo vuole essere anche un omaggio alle radici culturali italiane rilette attraverso uno sguardo contemporaneo capace di attrarre pubblici diversi.
Balletto di roma festeggia 65 anni nell’incanto del ninfeo
Sabato 13 luglio sempre alle ore 21 salirà sul palco il Balletto di Roma, compagnia storica fondata negli anni ’60 proprio al Ninfeo dello stesso museo dove tenne il suo primo spettacolo nel 1960. Quest’anno ricorre infatti il sessantacinquesimo anniversario della compagnia riconosciuta a livello nazionale per i suoi contributi alla diffusione della danza italiana; ha ricevuto anche la Medaglia della Camera dei Deputati come riconoscimento ufficiale.
Uno spettacolo tra tradizione e innovazione
Lo show intitolato “Balletto di Roma 65.0” mescola tecniche classiche a spunti moderni mantenendo viva quella tradizione coreutica che ha segnato molte generazioni romane ed italiane. A completare l’allestimento ci sarà “Il Giardino Planetario”, installazione dell’artista Pietro Ruffo realizzata in voile trasparente: rappresenta una foresta primordiale sospesa nello spazio scenico creando un legame visivo forte sia con i danzatori sia con gli affreschi storici circostanti oltre al giardino monumentale.
Arte e natura in dialogo nel museo
L’opera d’arte interagisce così profondamente col corpo umano nella sua forma espressiva più pura, mentre lo scenario naturale amplifica questa fusione tra natura, creatività umana ed eredità storica. Un’esperienza immersiva destinata ad arricchire ulteriormente le visite al Museo Nazionale Etrusco durante queste due serate speciali.
Cultura dal vivo: quando i beni storici diventano teatro pulsante
“La Luce dei Luoghi” dimostra quanto possa essere efficace mettere insieme patrimonio storico-musicale-danzante creando eventi capaci non solo d’intrattenere ma soprattutto d’attivare relazioni nuove col pubblico. Federico Mollicone, presidente Commissione Cultura Camera, ha sottolineato proprio questo aspetto definendolo esempio concreto dell’unione possibile fra beni culturali dal vivo ed espressione artistica.
Abbracciare emozioni dentro lo spazio culturale
In effetti questa formula permette ai visitatori non soltanto vedere oggetti o opere statiche ma vivere emozioni concrete dentro uno spazio carico d’identità. L’appuntamento romano rappresenta quindi anche una sfida organizzativa riuscita grazie ad accordi fra enti pubblici, compagnie private, istituzioni artistiche: tutti impegnati affinché la cultura rimanga centrale nelle città senza confinarsi nei soli musei o teatri canonici.
Villa Giulia si conferma centro vitale non solo per studi archeologici o conservativi ma pure come scenario aperto ad incontri creativi dove passato presente futuro convivono intensamente sulla stessa scena urbana romana.