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La grande idrofresa al lavoro per la stazione venezia della metro C di roma completa i primi muri perimetrali

Prosegue la costruzione della stazione Venezia a Roma, con l’idrofresa che ha completato i pannelli perimetrali. I lavori si spostano ora in via dei Fori Imperiali per nuove fasi cruciali.

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La costruzione della stazione Venezia sulla linea C della metropolitana di Roma avanza con il completamento dei muri perimetrali grazie all’idrofresa, segnando una tappa fondamentale per il proseguimento degli scavi e il miglioramento della viabilità in piazza Venezia. - Unita.tv

La costruzione della stazione venezia sulla linea C della metropolitana di roma compie un passo decisivo. La potente idrofresa tricolore, strumento fondamentale nel cantiere, ha terminato la realizzazione dei pannelli previsti nella prima fase. Questi ultimi formeranno i muri perimetrali della struttura sotterranea che ospiterà la nuova stazione. Il progetto affidato a un consorzio guidato da Webuild e Vianini Lavoro segna così una tappa cruciale nei lavori commissionati da Roma Metropolitane per conto del comune di Roma.

L’idrofresa: caratteristiche e ruolo nello scavo della stazione venezia

L’idrofresa impegnata nel cantiere della stazione venezia è un’attrezzatura imponente. Alta 24,5 metri e con un peso di 185 tonnellate, questa macchina ha il compito di scavare il perimetro della scatola sotterranea destinata ad accogliere la stazione. Il lavoro consiste nel realizzare i diaframmi, ovvero le pareti perimetrali di contenimento, raggiungendo una profondità massima di 85 metri. Questi pannelli rappresentano le fondamenta da cui si partirà per lo scavo più interno.

Sono state completate 124 di queste strutture grazie a un lavoro che dura da poco più di un anno. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di 352 pannelli, inclusi 170 diaframmi, suddivisi in tre fasi di scavo. Questi numeri indicano la dimensione e la complessità dell’opera che si sta realizzando nel cuore di roma.

Dalla fase uno alle prossime tappe dei lavori in piazza venezia

L’idrofresa, ora che ha ultimato i pannelli della prima fase, è stata trasferita verso un’altra area cruciale del cantiere. Il nuovo fronte di lavoro si trova in via dei Fori Imperiali, proprio ai piedi del Vittoriano. Qui verrà allestito il proseguimento del cantiere in vista di due interventi chiave previsti per l’autunno.

In primo luogo, prenderà il via lo scavo archeologico di approfondimento necessario per verificare la presenza di reperti e garantire la sicurezza dei lavori. Parallelamente partirà la realizzazione della prima porzione del solaio di copertura della stazione. Questa struttura consentirà di coprire la parte scavata e di riaprire la viabilità di piazza venezia, in particolare nel lato che costeggia Palazzo Venezia, riducendo così l’impatto del cantiere sulla circolazione cittadina.

Le implicazioni per la viabilità e il contesto urbano a roma

Il cantiere della stazione venezia rappresenta un intervento complesso che coinvolge una zona centrale e storica di Roma. Le necessità di scavo profondo e di realizzazione delle strutture sotterranee hanno imposto scelte precise per limitare il più possibile i disagi cittadini. Il trasferimento dell’idrofresa in via dei Fori Imperiali permette di spostare l’attenzione dei lavori verso un’area specifica, consentendo il rilancio della viabilità su uno degli affacci principali della piazza.

Questa fase dell’opera avrà un impatto diretto sulla mobilità e sulla fruizione degli spazi urbani. La progressiva chiusura delle aree scavate e la copertura con il solaio permetteranno di mantenere aperti i passaggi pedonali e veicolari, almeno in parte, consolidando la convivenza tra cantiere e vita cittadina.

Il completamento dei diaframmi, fondamentale per la struttura della stazione, apre la strada alla prosecuzione dello scavo interno, fase che porterà a definire gli spazi accessibili ai passeggeri e a integrare le funzioni tecnologiche della metropolitana.

L’avanzamento di questo grande cantiere conferma il passo concreto verso l’allungamento della linea C, che rappresenta un potenziamento significativo per il sistema di trasporto romano. L’attività dell’idrofresa e il lavoro del consorzio evidenziano un impegno tecnico e operativo che continuerà a segnare le prossime fasi di realizzazione di questa infrastruttura.