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La grande brera genera 520 milioni di euro di indotto a milano e punta a crescere ulteriormente

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La grande brera emerge come un importante volano economico e culturale a Milano. Attraverso un nuovo marchio che unisce diverse istituzioni prestigiose, il complesso ha superato la tradizionale frammentazione, ottenendo un impatto significativo sull’economia locale. Una ricerca condotta da Makno ha quantificato un indotto di 520 milioni di euro, con prospettive di crescita considerevoli nei prossimi anni. Questo risultato riflette il ruolo centrale che la grande brera riveste nel panorama culturale e sociale di Milano e della sua area metropolitana.

La nascita del brand grande brera e la sua composizione istituzionale

Il progetto chiamato “grande brera” riunisce sotto un unico marchio alcune realtà storiche della cultura milanese, passando dalla pinacoteca di brera all’accademia di belle arti, fino all’osservatorio astronomico e l’orto botanico. Dal 7 dicembre 2024 ha incluso anche palazzo citterio, sede della collezione di opere del novecento e contemporanee. Prima, il termine “brera” veniva usato in modo confuso per indicare sia la pinacoteca che l’accademia, e questa sovrapposizione creava difficoltà nella comunicazione e nell’identificazione del complesso. Con il nuovo brand si è voluto superare questa ambiguità, creando un’identità chiara e riconoscibile capace di valorizzare l’insieme delle realtà culturali coinvolte.

Gli assessori alla cultura di regione lombardia e del comune di milano, francesca caruso e tommaso sacchi, erano presenti alla presentazione della ricerca di Makno, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per la città e la regione. Angelo Crespi, direttore della grande brera, ha spiegato come questa scelta non sia stata solo un ampliamento fisico degli spazi, ma un’espansione concettuale della visione di brera stessa. “Il nuovo modo di comunicare punta a rappresentare la forza di un luogo che incarna il dinamismo di milano, ma anche di tutta la regione lombardia.”

La ricerca makno e la stima dell’impatto economico e culturale

Makno ha elaborato un algoritmo per valutare nel dettaglio l’impatto del brand grande brera sia sul piano culturale che economico. La ricerca ha tenuto in considerazione diversi fattori fra cui il valore artistico del complesso, la sua attrattività come luogo fisico, la rete di relazioni che riesce a instaurare, la capacità di adattarsi e la sua interazione con il contesto urbano dove gravitano oltre 9 milioni di persone. Questi elementi hanno portato a stimare un indotto attuale di circa 520 milioni di euro.

Il direttore di Makno, Mario Abis, ha spiegato che questa cifra rappresenta un valore medio e che nel corso dell’anno successivo ci sarà una maggiore definizione dei flussi di visitatori, che varieranno a seconda delle diverse strutture e delle motivazioni delle visite. La ricerca sottolinea come la grande brera non sia solo uno spazio culturale, ma un motore che può contribuire a far crescere tutta l’area metropolitana milanese, consentendo di inserirsi tra le principali città del mondo per la complessità delle sue offerte culturali e la qualità di vita.

La proiezione futura e il ruolo strategico della grande brera per milano

La previsione di crescita indica che, nel medio termine, l’indotto della grande brera potrebbe raggiungere cifre vicine a un miliardo e mezzo di euro. Ciò avverrà grazie all’espansione dei visitatori, all’aumento degli eventi e all’ampliamento delle attività collegate alle istituzioni coinvolte nel progetto. Il modello adottato rappresenta un esempio per altre realtà culturali, soprattutto in città metropolitane di grandi dimensioni come Milano.

Il rapporto con il contesto urbano è centrale in questa strategia. La grande brera non si limita a essere un complesso museale o accademico, ma si pone come un punto di riferimento per un’area abitata da milioni di persone che cercano servizi culturali e occasioni di incontro. L’approccio comunicativo e organizzativo punta a valorizzare le singole realtà coinvolte, ma anche a creare un sistema integrato capace di attrarre risorse e nuovi pubblici.

Questa realtà sta ridefinendo la presenza culturale a Milano, con ripercussioni dirette sull’economia locale, dal turismo alla ristorazione fino ai servizi connessi. Palazzi storici come palazzo citterio trovano nuova vita, mentre l’insieme dei luoghi contribuisce a rendere Milano una città più ricca di opportunità e spazi di aggregazione.

La grande brera si conferma come una struttura chiave nel panorama culturale milanese, capace di intercettare flussi di visitatori e intervenire attivamente nello sviluppo dell’area metropolitana, mantenendo al centro il valore artistico e culturale del suo patrimonio.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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