La direzione investigativa antimafia pronta a intervenire su appalti del ponte sullo stretto con attività di prevenzione mirate
La Direzione investigativa antimafia, guidata da Michele Carbone, si prepara a monitorare gli appalti del Ponte sullo Stretto per prevenire infiltrazioni mafiose e garantire trasparenza nei lavori pubblici.

Michele Carbone, direttore della Direzione investigativa antimafia, conferma l’impegno della Dia nel prevenire infiltrazioni criminali negli appalti del Ponte sullo Stretto, attraverso attività coordinate con le istituzioni per garantire trasparenza e sicurezza nel progetto. - Unita.tv
Il dialogo sulla sicurezza degli appalti del Ponte sullo Stretto si arricchisce delle dichiarazioni di Michele Carbone, direttore della Direzione investigativa antimafia . In occasione della presentazione della relazione annuale sull’attività svolta dalla Dia nel 2024, Carbone ha confermato la disponibilità dell’agenzia a intervenire con attività preventive decise dagli organi competenti. La posizione assume un rilievo particolare considerato il peso strategico del progetto infrastrutturale e le sfide legate al contrasto delle infiltrazioni criminali negli appalti pubblici.
Il ruolo della direzione investigativa antimafia negli appalti del ponte sullo stretto
La Direzione investigativa antimafia agisce come un corpo specializzato nella prevenzione e repressione delle attività criminali legate alla mafia e altre organizzazioni illegali. Michele Carbone ha sottolineato che l’agenzia è pronta a svolgere attività specifiche di prevenzione nei cantieri e negli appalti legati al Ponte sullo Stretto. Queste azioni andranno definite dagli organi istituzionali, ma si fondano su un patrimonio di esperienza consolidata in anni di operazioni sul territorio nazionale.
Le modalità di intervento della Dia includono monitoraggio dei soggetti coinvolti negli appalti, analisi delle dinamiche economiche e sociali collegate agli investimenti pubblici, e attività investigative su eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa. Il Ponte sullo Stretto rappresenta infatti un progetto di grande valore economico e simbolico, che può attrarre interessi illeciti. Per questo la Direzione conferma di mettere in campo risorse e competenze per segnalare tempestivamente rischi e anomalie.
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Esperienza maturata nel tempo
La Direzione ha sviluppato negli anni un sistema di controllo capillare e una metodologia d’intervento mirata, fondamentale per progetti infrastrutturali di tale portata.
L’esperienza maturata dalla dia nel contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici
La Direzione investigativa antimafia vanta un’esperienza rilevante nella lotta contro il crimine organizzato proprio nei settori pubblici maggiormente esposti. Dal monitoraggio dei subappalti alla verifica dei capitali, la Dia ha gestito negli anni casi complessi in cui la criminalità cercava di inserirsi nel circuito degli appalti pubblici. Michele Carbone ha evidenziato un “background molto importante” per affrontare situazioni delicate come quella del Ponte sullo Stretto.
Questi risultati si basano su un lavoro di intelligence e coordinamento con altre forze dell’ordine, magistratura e amministrazioni pubbliche. Le analisi di rischio permettono di intercettare le reti coinvolte, anche quelle che operano in modo silenzioso dietro società di comodo o intermediari. Lo scopo è non solo reprimere i reati già commessi, ma impedire che si sviluppino squilibri con danni economici e sociali sul territorio.
Coordinamento e intelligence
La collaborazione con magistratura e forze dell’ordine è elemento chiave per individuare e neutralizzare le reti criminali nascoste.
L’importanza delle attività preventive decise dagli organi istituzionali
Michele Carbone ha ricordato che la Dia attende indicazioni precise dagli organi istituzionali per definire le strategie di prevenzione. Questo passaggio è fondamentale perché l’attività investigativa deve integrarsi in un sistema più ampio di controlli legali e amministrativi. In questo contesto, la collaborazione tra ministeri, autorità giudiziarie e forze dell’ordine si traduce in azioni concrete sul campo.
Le attività preventive possono consistere in verifiche documentali, controlli sui luoghi di lavoro, accertamenti patrimoniali e segnalazioni agli enti preposti per bloccare situazioni a rischio. Si tratta di interventi che non si limitano alla repressione, ma mirano a creare un ambiente trasparente e regolato intorno ai lavori pubblici del Ponte sullo Stretto. Il coinvolgimento diretto della Dia conferma l’attenzione alta verso un progetto considerato strategico per il Paese.
Strategie coordinate
L’efficacia delle misure dipende dal coordinamento preciso tra tutti gli attori istituzionali coinvolti nel controllo degli appalti.
Le parole del direttore Carbone nel 2024 ribadiscono la presenza attiva della Direzione investigativa antimafia nel monitoraggio di commesse pubbliche cruciali. Il suo intervento sarà deciso passo dopo passo, in sinergia con le istituzioni preposte, per garantire che il Ponte sullo Stretto prosegua senza rischi di infiltrazioni criminali.