La Commissione di inchiesta visita Maria Pezzano: un passo verso la verità su Emanuela Orlandi

La Commissione di inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ha incontrato Maria Pezzano a Roma, rinnovando l’impegno per fare luce su una scomparsa avvenuta nel 1983.

L’attenzione su uno dei casi di scomparsa più misteriosi e controversi d’Italia continua a crescere. I rappresentanti della Commissione di inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori hanno incontrato ieri Maria Pezzano, madre di Emanuela, che da quasi 42 anni attende di conoscere la verità sulla sparizione della figlia. Questo incontro rappresenta un segnale di sostegno da parte delle istituzioni e un impegno rinnovato per far luce su un cold case che ha segnato la storia recente del nostro Paese.

La visita alla signora Maria Pezzano

La delegazione della Commissione di inchiesta, composta dal presidente e dai vice presidenti, ha visitato Maria Pezzano nella sua abitazione. L’incontro, che è durato circa un’ora, ha avuto come obiettivo principale quello di dimostrare la vicinanza dello Stato alla famiglia Orlandi. La signora Pezzano, che ha sempre mantenuto un profilo riservato, ha accolto i membri della Commissione con calore, sottolineando il suo desiderio di vedere finalmente emergere la verità sulla scomparsa della figlia, avvenuta il 22 giugno del 1983.

Durante la visita, è stata anche l’occasione per riflettere sull’assenza di risposte concrete in un caso che sembra avvolto da un velo di mistero. La Commissione ha voluto ascoltare direttamente le emozioni e le preoccupazioni di Maria Pezzano, riconoscendo l’importanza di un approccio umano in un contesto così delicato. Questo gesto è stato interpretato come un tentativo di restituire dignità e attenzione a una vicenda che ha segnato profondamente la vita di molti.

I prossimi passi della Commissione di inchiesta

Dopo l’incontro con Maria Pezzano, l’ufficio di presidenza della Commissione si è riunito per pianificare le prossime azioni. Tra queste, si prevede una serie di sopralluoghi nei luoghi simbolici legati alla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, entrambe scomparse a Roma nel 1983. Questi sopralluoghi sono considerati fondamentali per raccogliere ulteriori elementi e testimonianze che possano contribuire a fare chiarezza su una vicenda che ha suscitato interrogativi e speculazioni nel corso degli anni.

Un momento cruciale è rappresentato dall’audizione di Sabrina Calitti, compagna di corso di musica sacra di Emanuela, che si terrà il 10 aprile 2025. La testimonianza di Calitti potrebbe fornire nuovi spunti e dettagli utili per le indagini. La Commissione, dunque, si sta muovendo con determinazione, cercando di coinvolgere tutte le figure che possono avere informazioni utili per il caso.

Le parole di Pietro Orlandi

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha partecipato all’incontro con la Commissione e ha espresso il suo apprezzamento per la visita. Ha descritto il colloquio come cordiale e amichevole, evidenziando la disponibilità dei commissari a comprendere la situazione della famiglia. Durante la visita, Pietro ha anche avuto l’opportunità di mostrare ai membri della Commissione la cameretta di Emanuela, che è rimasta intatta nel tempo, un simbolo toccante della sua assenza.

Pietro ha sottolineato come, nonostante le sue critiche nei confronti della Commissione, riconosca l’impegno trasversale di tutti i partiti politici nel cercare di risolvere il caso. Ha evidenziato che, per la prima volta, esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Partito Democratico si sono uniti con un obiettivo comune: scoprire la verità. Questo spirito di collaborazione è stato accolto con favore dalla famiglia Orlandi, che spera che possa portare a risultati concreti.

Infine, Pietro ha espresso la sua delusione nei confronti dello Stato del Vaticano, che ha visitato la famiglia solo in rare occasioni. Ha sottolineato che, nonostante l’età avanzata della madre, che ha 95 anni, l’assenza di un sostegno più attivo da parte delle autorità ecclesiastiche è un aspetto che continua a pesare sulla famiglia. La speranza di Pietro e Maria Pezzano è che, con il rinnovato impegno della Commissione, si possa finalmente fare luce su una storia che ha segnato non solo la loro vita, ma anche la coscienza collettiva del Paese.