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La chiesa sconsacrata della madonna del popolo ad Anagni diventa laboratorio d’arte con Jago

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La chiesa sconsacrata della Madonna del Popolo, ad Anagni, sta per trasformarsi in uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Un progetto che prende vita grazie allo scultore Jacopo Cardillo, conosciuto come Jago, e al sostegno del vescovo di Frosinone e Anagni Ambrogio Spreafico. L’antico luogo di culto lascerà il posto a un laboratorio creativo dove l’arte diventerà motore di rigenerazione culturale e sociale.

La scelta del vescovo spreafico: da luogo sacro a fucina creativa

Il progetto è nato da un incontro casuale tra il vescovo Ambrogio Spreafico e Jago durante un convegno nella Sala della Ragione di Anagni. Il prelato ha deciso di concedere gratuitamente l’antica chiesa alla città per farne uno spazio aperto alla creazione artistica. La struttura era chiusa da anni ma conserva ancora una forte valenza simbolica per la comunità locale.

Spreafico ha spiegato che questa iniziativa vuole replicare quanto già realizzato dall’artista a Napoli nel Rione Sanità: creare non solo opere d’arte ma anche spazi educativi capaci di riattivare il tessuto urbano e sociale intorno al luogo scelto. L’obiettivo è far rivivere la città attraverso l’arte, riscrivendo il rapporto tra i cittadini e lo spazio in cui abitano.

Il vescovo sottolinea come questo progetto possa rappresentare un segno importante per il futuro culturale ed economico di Anagni, capace di valorizzare una tradizione storica spesso dimenticata.

Jago torna ad anagni: arte come linguaggio universale

Jacopo CardilloJago – ha accolto con entusiasmo l’invito a tornare nella sua terra natale dopo anni passati a lavorare in contesti internazionali. Lo scultore indossa jeans neri e maglietta semplice mentre racconta che sua madre gli aveva sempre detto che prima o poi sarebbe tornato “a casa”. Per lui questo ritorno significa misurarsi con le radici artistiche locali partendo dal patrimonio storico presente sul territorio.

La chiesa sconsacrata diventerà quindi non solo un laboratorio dove Jago realizzerà nuove opere ma anche uno spazio espositivo permanente destinato a coinvolgere tutta la città. L’artista invita le realtà locali a collaborare perché nessuno può fare tutto da solo; serve costruire una rete fatta di persone competenti per sostenere questo percorso creativo.

Jago spiega inoltre che continuare a creare bellezza oggi assume anche una funzione civile: “talvolta gli artisti sono come musicisti sul Titanic”, continua cioè nel loro lavoro mentre intorno accadono eventi drammatici; tuttavia questa ricerca estetica offre un contrappeso necessario agli aspetti più brutti della realtà contemporanea.

Arte urbana ed educazione: nuove prospettive per anagni

L’esperienza maturata dall’artista nel quartiere Sanità dimostra come interventi artistici possano contribuire alla rinascita dei centri storici attraverso attività culturali capaci anche d’inclusione sociale. La trasformazione della chiesa in laboratorio apre così scenari nuovi sul piano educativo oltreché estetico.

Lo spazio ospiterà progetti rivolti soprattutto ai giovani affinché possano avvicinarsi all’arte contemporanea partecipando attivamente alle iniziative proposte. Saranno organizzate mostre temporanee insieme alle esposizioni permanenti delle opere create direttamente nell’ex tempio religioso ormai dismesso.

Monsignor Spreafico rimarca inoltre quanto sia importante mantenere viva “la differenza” nei tempi attuali segnati dalla guerra e dalle tensioni internazionali; proprio attraverso l’espressione artistica si possono trovare nuovi modi per interpretare questi momenti difficili senza perdere speranza né identità collettiva.

L’annuncio ufficiale al vescovado di anagni

L’annuncio ufficiale è stato dato nella sede del vescovado ad Anagni davanti ai rappresentanti delle istituzioni locali; ora si attende lo sviluppo concreto dell’intervento su quello che fino a pochi anni fa era considerato soltanto un edificio abbandonato destinato al degrado urbano.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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