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La cassazione conferma risarcimento per famiglia di carpentiere navale morto per mesotelioma alla Spezia

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La Corte di Cassazione ha stabilito che il Ministero della Difesa deve risarcire la famiglia di un carpentiere navale deceduto a causa di un mesotelioma pleurico contratto durante il lavoro all’interno dell’arsenale militare della Spezia. Questa decisione conferma le precedenti sentenze del Tribunale di Genova e sottolinea i rischi legati all’esposizione all’amianto nelle strutture militari.

La vicenda del lavoratore deceduto nel 2013 dopo anni di lavoro in arsenale

L’uomo, che ha perso la vita nel 2013, era impiegato presso una ditta appaltatrice operante all’interno della base navale della Marina Militare della Spezia. Assunto dal Ministero della Difesa nel 1967, ha proseguito il suo impiego diretto come dipendente ministeriale fino al pensionamento nel 1994. Nel corso di questi anni, ha vissuto una lunga esposizione all’amianto, materiale ampiamente utilizzato in passato per le sue caratteristiche isolanti ma ora noto per essere altamente tossico.

Il mesotelioma pleurico, tumore maligno causato proprio dall’inalazione delle fibre di amianto, è una malattia aggressiva e difficile da trattare. Nel caso di questo lavoratore, la patologia si è sviluppata in relazione diretta con l’attività svolta all’interno dell’arsenale. La Corte ha riconosciuto che l’esposizione in ambiente lavorativo militare è stata la causa determinante della malattia fatale.

Dettagli sul risarcimento riconosciuto e criteri di calcolo

Il risarcimento complessivo concesso alla famiglia ha raggiunto la cifra di 670mila euro. La somma è stata suddivisa in 270mila euro destinati alla moglie e 200mila euro a ciascuno dei due figli. Gli avvocati che hanno seguito la causa, tra cui Pietro Frisani, hanno evidenziato come l’importo tenga conto delle condizioni della famiglia e dell’impatto della malattia.

Nel determinare il danno parentale, i giudici hanno dato particolare rilievo all’età della moglie, che aveva solo 63 anni al momento della scomparsa del marito. Questo aspetto ha influito sulla valutazione del danno morale e materiale subito dai familiari. L’attenzione si è fermata anche sulla sofferenza provocata dal mesotelioma, che è una malattia caratterizzata da una progressione lenta ma devastante sulle funzioni respiratorie dell’individuo colpito.

Il mesotelioma pleurico e l’impatto sulla vita dei lavoratori e dei loro familiari

Il mesotelioma pleurico è una neoplasia che colpisce la membrana che avvolge i polmoni. È causata dall’inalazione prolungata delle fibre di amianto, che provocano infiammazioni e alterazioni cellulari. La malattia provoca una compromissione respiratoria grave e progressiva, portando spesso a una lenta e dolorosa morte.

Per chi assiste un malato di mesotelioma, la situazione è particolarmente dura. Le persone vicine devono affrontare un lungo periodo di assistenza continua, durante il quale la difficoltà respiratoria rende ogni gesto quotidiano faticoso. Questo aspetto ha convinto i giudici a riconoscere un risarcimento consistente per i parenti, proprio per la sofferenza che tale situazione causa anche a loro.

Riconoscimento della responsabilità del ministero ed esemplare giudiziario

La sentenza della Corte di Cassazione conferma un orientamento già espresso in passato dal Tribunale di Genova. Anche in questa decisione si è ribadito che la responsabilità del Ministero della Difesa per l’uso di amianto nei propri cantieri e arsenali è inequivocabile. La mancata tutela della salute dei lavoratori, una volta noti i rischi dell’amianto, ha causato danni irreparabili.

Storie come quella di questo carpentiere navale sono emblematiche della lotta contro l’amianto in ambito lavorativo. Le pronunce giudiziarie sottolineano la necessità di riconoscere i danni subiti dalle vittime e dai loro famigliari. Nel contempo, rappresentano un avviso chiaro per tutelare meglio chi oggi opera in luoghi potenzialmente pericolosi.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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