
La casa memoria di Peppino Impastato a Cinisi, confiscata alla mafia, è stata acquistata dall'associazione dedicata a lui, garantendo la continuità delle attività culturali e educative contro la criminalità organizzata. - Unita.tv
La casa memoria di Peppino Impastato a Cinisi, edificio confiscato alla mafia, resterà un centro attivo dedicato alla memoria e all’impegno contro la criminalità organizzata. L’associazione casa memoria Felicia e Peppino Impastato ha infatti acquistato l’immobile all’asta giudiziaria, garantendo la continuità delle attività culturali e educative che si svolgono da oltre quindici anni in quella sede. Il luogo si conferma un punto di riferimento per studenti, cittadini e attivisti che intendono mantenere viva la memoria di un simbolo della lotta a Cosa nostra.
Acquisto all’asta e valore simbolico della casa a cinisi
La casa di corso Umberto a Cinisi, un tempo abitazione della famiglia Impastato, è stata aggiudicata recentemente dall’associazione che ne ha curato la gestione. Questo immobile, dal grande valore storico perché legato alla figura di Peppino Impastato, si trova a poche decine di metri dalla casa dell’ex boss mafioso Tano Badalamenti, condannato per l’omicidio di Peppino nel 1978. La vicinanza fisica tra questi due luoghi rafforza la carica simbolica del sito, ora trasformato in casa-museo.
L’edificio rischiava di uscire dalla disponibilità dell’associazione a causa di difficoltà economiche che avevano reso necessaria la vendita tramite asta giudiziaria. In passato, quella stessa casa è stata teatro di iniziative di sensibilizzazione e incontri pubblici. Nel corso degli anni ha accolto migliaia di visitatori, soprattutto giovani, desiderosi di conoscere da vicino la figura dell’attivista ucciso dalla mafia.
La rete di sostegno e l’offerta vincente
L’associazione casa memoria Felicia e Peppino Impastato ha partecipato all’asta presentando l’unica offerta: circa 87 mila euro. Questa cifra è stata raggiunta grazie anche al sostegno di diverse realtà impegnate da tempo nella lotta contro la mafia e nelle azioni sociali. Tra i soggetti che hanno contribuito a sostenere l’acquisto spiccano Libera, la Cgil e la Banca Etica, istituto che ha concesso il prestito necessario.
I tempi della trattativa sono stati seguiti e supportati dall’azione degli avvocati Antonella Palazzotto e Andrea Zarbo, che hanno curato le pratiche legali per portare a termine la compravendita. L’associazione ha sempre ribadito uno stretto legame con la famiglia Impastato. Felicia Bartolotta, madre di Peppino, aveva chiesto espressamente di non chiudere mai le porte di quella casa. Questo desiderio è stato fatto proprio dallo staff, che ha affrontato l’acquisto con determinazione e senso di responsabilità.
Impatto sociale e significato per il movimento antimafia
La conferma dell’acquisto rappresenta un punto di svolta per l’associazione e per tutti coloro che considerano la memoria di Peppino Impastato un patrimonio comune. Secondo Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo, e Rosario Rappa, responsabile legalità della stessa organizzazione sindacale, questa vittoria testimonia la capacità dell’associazione di mantenere vivo il richiamo alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata.
Il valore educativo della casa memoria
Il valore educativo della casa memoria si traduce nelle iniziative rivolte al territorio e alle nuove generazioni. In quel luogo si svolgono workshop, incontri con esperti, letture pubbliche e attività didattiche incentrate sul racconto dell’impegno antimafia e sulla diffusione di una cultura della legalità. La casa è un presidio che sostiene la voglia di impegno sociale e mantiene intatto il ricordo di una delle figure più significative della resistenza civile contro Cosa nostra. Con questo acquisto, il sito torna definitivamente sotto il controllo di chi ne assicura la funzione di luogo di memoria e testimonianza.