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La casa del jazz intitola la sala concerti ad armando trovajoli per celebrare i 20 anni di attività

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La casa del jazz di Roma ha scelto di dedicare la propria sala concerti al maestro Armando Trovajoli, uno dei compositori italiani più influenti nel mondo del jazz. Questa decisione è stata annunciata durante una cerimonia speciale che ha segnato il ventesimo anniversario della struttura, gestita da Musica per Roma. L’omaggio vuole riconoscere il ruolo fondamentale che Trovajoli ha avuto nella diffusione e nello sviluppo del jazz in Italia e oltre.

Armando trovajoli: un pioniere del jazz italiano

Nato a Roma nel 1917, Armando Trovajoli si impose come pianista e compositore già dagli anni Quaranta. Fu tra i primi musicisti italiani a portare il jazz nel nostro paese, collaborando con grandi nomi internazionali come Duke Ellington, Stéphane Grappelli e Django Reinhardt. La sua partecipazione al Festival di Parigi nel 1949 lo vide condividere il palco con leggende quali Charlie Parker e Miles Davis, confermando la sua posizione nella scena mondiale.

Uno stile unico di fusione musicale

Il suo stile si caratterizzava per una fusione originale tra le radici musicali italiane e le innovazioni introdotte dal jazz moderno. Questa sintesi trovò spazio non solo nei concerti ma anche nelle colonne sonore cinematografiche, nelle produzioni teatrali musicali e nelle orchestre radiofoniche dell’epoca. La capacità di Trovajoli di adattarsi a diversi contesti mantenendo un’eleganza unica lo rese un punto di riferimento imprescindibile.

La cerimonia alla casa del jazz: ospiti e significati

Alla cerimonia hanno preso parte figure istituzionali importanti come Roberto Gualtieri sindaco di Roma, l’assessore alla cultura Massimiliano Smeriglio, Claudia Mazzola presidente della Fondazione Musica per Roma insieme all’amministratore delegato Raffaele Ranucci. Presente anche Mariapaola Sapienza moglie dello stesso Trovajoli che ha portato il ricordo personale dell’artista.

Il concerto “rugantino reloaded”

L’evento è stato accompagnato da un concerto intitolato “Rugantino Reloaded” dove il batterista Roberto Gatto insieme al pianista Enrico Pieranunzi ed al sassofonista Rosario Giuliani hanno eseguito brani tratti dalla celebre commedia musicale Rugantino composta da Trovajoli stesso. Questo spettacolo rappresenta una rilettura in chiave moderna delle sue opere più note mantenendo vivo l’eredità artistica lasciata dal maestro.

L’eredità musicale attraverso rugantino reloaded

Il disco “Roberto Gatto plays Rugantino”, pubblicato nel 2001 con arrangiamenti curati da Paolo Silvestri ed interpretazioni tra cui quella dello stesso Enrico Pieranunzi fu approvato personalmente da Armando Trovajoli prima della sua scomparsa avvenuta nel 2013. Si tratta di una riscrittura degli arrangiamenti originali senza archi ma con nuove tessiture musicali capaci ancora oggi di emozionare gli appassionati.

Questa nuova versione ripropone la forza comunicativa delle melodie teatrali trasformandole in un linguaggio strettamente legato al mondo del jazz contemporaneo italiano confermando così l’importanza storica dell’opera trovajoliana sul panorama musicale nazionale ed internazionale.

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Matteo Bernardi

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