Home La brigata alpina Taurinense forma 30 funzionari delle Nazioni Unite alla sicurezza in scenari ad alto rischio

La brigata alpina Taurinense forma 30 funzionari delle Nazioni Unite alla sicurezza in scenari ad alto rischio

Corso formativo alla caserma “Generale Dalla Chiesa” di Fossano per trenta funzionari delle Nazioni Unite, focalizzato sulla sicurezza operativa in contesti critici e gestione delle emergenze.

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A Fossano, la brigata alpina Taurinense ha ospitato un corso di sicurezza operativa per 30 funzionari Onu, con lezioni teoriche e simulazioni pratiche, per prepararli a missioni in contesti ad alto rischio. - Unita.tv

La caserma “Generale Dalla Chiesa” di Fossano, in provincia di Cuneo, ha ospitato un corso formativo destinato a trenta funzionari delle Nazioni Unite, provenienti da diversi organismi internazionali. L’iniziativa, realizzata dalla brigata alpina Taurinense, si inserisce nell’ambito della preparazione che lo Staff College Onu di Torino fornisce agli operatori inviati in missioni in zone critiche. L’obiettivo principale è far acquisire competenze pratiche e teoriche sulla sicurezza operativa in contesti caratterizzati da elevata pericolosità.

Modalità e contenuti del corso sulla sicurezza operativa per il personale Onu

Il modulo formativo ha offerto una combinazione di lezioni teoriche e esercitazioni pratiche mirate a simulare situazioni di crisi. I partecipanti hanno approfondito varie tematiche, tra cui il riconoscimento e la gestione di ordigni esplosivi, uno dei rischi più frequenti nei teatri di conflitto. Al centro delle sessioni anche il trattamento di emergenze con ostaggi, un campo che richiede strategie specifiche di negoziazione e gestione del rischio. Non è mancata una parte dedicata alle tecniche di primo soccorso, fondamentali in assenza di supporto medico immediato.

Le lezioni si sono svolte in un ambiente strutturato per garantire il massimo realismo nelle simulazioni. Questo approccio punta a preparare il personale Onu non solo a riconoscere i pericoli ma anche a mettere in pratica procedure efficaci per tutelare la propria incolumità e quella degli enti assistiti. I partecipanti hanno sperimentato scenari ricostruiti con macchinari e dispositivi specifici, sotto la guida di esperti militari.

Ruolo degli Alpini e la struttura del 32/o reggimento nella formazione

Le esercitazioni sono state ospitate nell’area addestrativa del 32/o Reggimento Genio Guastatori, parte delle Truppe Alpine dell’Esercito. Il personale militare ha fornito il proprio supporto tecnico-operativo e logistico, sposando la causa della collaborazione internazionale. Il know-how maturato dalle truppe alpine in contesti montani e di elevata complessità ha arricchito il percorso formativo, con scenari che riflettono situazioni reali tipiche delle missioni Onu.

I militari hanno creato simulazioni corrispondenti ai rischi più frequentemente incontrati, garantendo così un allenamento che va oltre la semplice teoria. Questa sinergia ha permesso di trasferire attraverso esercitazioni concrete competenze operative chiare e immediatamente applicabili, fondamentali per la sicurezza e la riuscita delle missioni internazionali.

La collaborazione tra brigata Taurinense e Onu e il quadro istituzionale

Questo corso è parte di un programma più ampio di cooperazione tra la brigata alpina Taurinense e le Nazioni Unite. L’azione congiunta viene formalizzata nel memorandum d’intesa siglato nel 2017 tra lo Stato Maggiore della Difesa italiano e il sistema delle Nazioni Unite. Il protocollo prevede scambi formativi e supporto tecnico per preparare il personale Onu chiamato a intervenire in aree di crisi.

Lo Staff College Onu di Torino gioca un ruolo chiave nel coordinamento della formazione, selezionando operatori e definendo i contenuti didattici in base alle necessità dei diversi teatri operativi. L’intervento italiano con la brigata alpina Taurinense punta a offrire un contributo concreto per rafforzare la capacità di reazione e resilienza dei funzionari presenti sul campo in scenari sovente imprevedibili e pericolosi.

Il percorso formativo a Fossano conferma l’impegno italiano nel settore del supporto alle missioni internazionali e rappresenta un tassello importante nella preparazione di chi dovrà affrontare operazioni di pace e assistenza in condizioni difficili.