
La balera dell’Ortica a Milano, gestita dalla famiglia Di Furia dal 2011, unisce tradizione e modernità offrendo musica dal vivo, balli e socialità per tutte le generazioni, diventando un punto di riferimento nel quartiere. - Unita.tv
Nel cuore di Milano, la balera dell’Ortica è tornata a essere un punto di riferimento per il quartiere dal 2011. Questo locale ha ripreso vita grazie all’impegno della famiglia Di Furia, che ha saputo mantenere intatta la tradizione del ballo popolare mescolandola con un tocco moderno. La balera attrae anziani e giovani, diventando un luogo dove musica, convivio e storie d’amore si mescolano.
Una tradizione familiare che unisce generazioni e passioni
La gestione della balera è nelle mani di Marina e Veronica Di Furia, gemelle cresciute immersi nel mondo delle balere grazie ai genitori. La madre romagnola ha trasmesso la passione per il liscio, un ballo che per questa famiglia rappresenta più di una semplice attività. Marina racconta che prima avevano una delle scuole di ballo più ampie della Lombardia e gestivano varie balere nella zona di Milano. Per lei, gestire un locale del genere richiede più della semplice volontà di guadagnare: “serve ascoltare le persone, capire i loro bisogni, creare un’atmosfera di accoglienza autentica.” Questa esperienza, radicata nella tradizione, rende la balera un punto di riferimento familiare per chi la frequenta.
La famiglia Di Furia ha continuato a portare avanti questa tradizione con coerenza, puntando non solo sulla musica e il ballo, ma anche sul rapporto con la comunità. Il locale non è semplicemente il luogo dove si balla, ma uno spazio in cui si coltivano relazioni e si mantiene vivo il legame sociale del quartiere.
Tra passato e presente: la balera che si evolve ma resta autentica
La balera dell’Ortica mantiene vivo lo spirito conviviale tipico delle feste di una volta, frequentata in maggioranza da persone anziane che si ritrovano per ballare e socializzare. Al tempo stesso il locale ha saputo attirare un pubblico giovane, creando un ponte tra epoche diverse. Il sabato sera, dicono alcuni passanti, “sembra quasi una serata a Hollywood: gente ben vestita, pronta a vivere un’esperienza sociale intensa e raffinata in quello che un tempo era solo un semplice ritrovo popolare.”
Marina Di Furia sottolinea che ciò che rende la balera così speciale è proprio l’autenticità: “nulla è costruito o artificiale, si lavora per mantenere vive le tradizioni in modo naturale.” Gli ingredienti principali non sono cambiati, sono solo stati raccontati con modi diversi. Per esempio ciò che oggi si chiama “street food” da loro si è sempre chiamato “pronti e via”, mentre l’aperitivo prende il nome familiare di “salamino pane e vino”. Anche la domenica si apre con un “branzo”, una formula che unisce cucina e musica, senza seguire mode straniere come il brunch ma valorizzando quello che sanno fare meglio.
Musica dal vivo e atmosfere d’altri tempi che favoriscono incontri e nuovi amori
Una delle caratteristiche della balera sono le serate con musica dal vivo, pensate per accompagnare i balli. Dai ritmi jazz e bossa nova a quelli tipici di Milano o Napoli, il programma include anche orchestre storiche che suonano il venerdì e il sabato. Il repertorio spazia dagli anni Sessanta ai balli di gruppo moderni, creando una colonna sonora che piace a diverse generazioni. Questo mix fa sì che il locale resti vivo e dinamico, mantenendo legami con il passato ma anche guardando avanti.
Tra le tante storie nate nella balera dell’Ortica, non mancano quelle d’amore. Molte coppie si sono conosciute seguendo il ritmo del liscio o delle orchestre, e alcune addirittura hanno scelto di sposarsi direttamente nel locale. L’entusiasmo e la felicità di queste persone confermano il valore umano che la balera riesce ancora a creare. Tanto che spesso il personale incoraggia gli ospiti a vivere appieno l’emozione della serata: “Ora andate a casa e fate l’amore,” dicono, con l’impressione che più di qualcuno prenda questo invito sul serio.
La balera dell’Ortica conferma così un ruolo fondamentale nella vita del quartiere, un luogo dove la musica e la socialità si incontrano da oltre un decennio e continuano a disegnare nuove esperienze.