
Un uomo arrestato per l’omicidio di Maria Denisa Adas ha confessato un secondo omicidio avvenuto nel 2024 a Montecatini Terme, ampliando le indagini della procura di Prato. - Unita.tv
L’uomo arrestato per l’omicidio di Maria Denisa Adas ha confessato un nuovo crimine. Nel corso di un interrogatorio a pranzo 2025, ha dichiarato di aver ucciso un’altra donna un anno prima, a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia. Si tratta di un caso collegato a una prostituta scomparsa il primo agosto 2024. Le indagini della procura di Prato si sono allargate a seguito di questa confessione. Scopriamo quali dettagli sono emersi finora.
Il secondo omicidio confessato nel pomeriggio dalla procura di prato
Durante un nuovo interrogatorio nel pomeriggio del 2025, la procura di Prato ha diffuso la confessione del 32enne romeno, arrestato per la morte di Denisa Adas. L’uomo ha ammesso di aver strangolato e decapitato un’altra donna, anch’essa prostituta, nel 2024 a Montecatini Terme. La vittima era scomparsa senza lasciare traccia dal primo agosto dello scorso anno.
Secondo quanto riferito dall’uomo, la donna aveva minacciato di ricattarlo, chiedendo diecimila euro per non rivelare alla moglie la loro relazione sessuale a pagamento. Il sospetto avrebbe reagito in modo violento, uccidendola nella stanza di un residence a Prato, dove è stato ripreso dalle telecamere. Ha poi caricato il corpo smembrato nel bagagliaio della sua auto, trasportandolo fino a Montecatini Terme, dove è stato ritrovato. Le autorità continuano le verifiche sulle tracce emerse.
I dettagli macabri della dinamica del delitto e il trasporto del corpo
L’uomo ha descritto con precisione come ha agito. Dopo aver consumato un rapporto a pagamento, lo ha strangolato nella stanza del residence a Prato. Ha poi decapitato la vittima e messo la testa in un sacco da immondizia, inserendo il tutto in una valigia nera e in un trolley bianco. A quel punto, ha caricato le valigie nel bagagliaio della sua auto, portando il corpo smembrato nella campagna di Montecatini Terme, dove è stato rinvenuto.
Successivamente, ha raccontato di aver incendiato la testa, con benzina e legna, nel giardino della sua abitazione a Monsummano Terme. Nei luoghi segnalati sono stati trovati vari elementi che saranno analizzati dalla procura. La confessione conferma ritrovamenti già in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine.
La vicenda del ricatto e le indagini sulla scomparsa di denisa adas
Il presunto assassino ha motivato il gesto con il tentativo di evitare un ricatto della vittima. Secondo quanto ha raccontato agli inquirenti, Denisa Adas lo avrebbe minacciato di rivelare il tradimento a sua moglie, usando anche le registrazioni delle telecamere di sicurezza. La donna, sempre secondo la versione fornita, disponeva di persone capaci di rintracciare la moglie dell’uomo, al quale aveva chiesto 10.000 euro per tacere.
In parallelo a queste scoperte, la procura di Prato ha eseguito una perquisizione a carico di un uomo italiano, non indagato ma in contatto con la vittima tra le 22,09 e le 23,36 del 15 maggio 2024. Quell’uomo è stato nel residence nello stesso periodo in cui si trovava il fermato. La scomparsa di Denisa Adas risale infatti alla notte tra il 15 e il 16 maggio 2024.
Le indagini sui luoghi del delitto e le evidenze raccolte finora
Le autorità stanno procedendo con accertamenti approfonditi nei siti indicati dal reo confesso. Le tracce rinvenute nelle campagne di Montecatini Terme e nel giardino a Monsummano Terme verranno esaminate per confermare i racconti e identificare ulteriori elementi. Le registrazioni delle telecamere di sicurezza e i reperti materiali stanno aiutando a ricostruire con precisione la sequenza dei eventi.
Le indagini sono in corso e potrebbero portare a sviluppi nelle prossime settimane. Le autorità mantengono riservatezza su alcuni dettagli per non compromettere l’azione investigativa. Il caso rimane sotto stretta sorveglianza della procura di Prato, che coordina i diversi filoni dell’indagine e l’analisi dei dati emersi finora.