Home Jessica lamarra dopo l’incidente a milano: il racconto del trauma e la lenta ripresa a un anno da quel giorno

Jessica lamarra dopo l’incidente a milano: il racconto del trauma e la lenta ripresa a un anno da quel giorno

Jessica Lamarra, investita a Milano il 23 giugno 2024, affronta un lungo recupero fisico e psicologico dopo l’incidente, mentre cerca giustizia contro l’automobilista responsabile.

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Jessica Lamarra, investita a Milano nel giugno 2024, affronta un lungo percorso di recupero fisico e psicologico dopo gravi lesioni e numerosi interventi chirurgici, sostenuta dalla famiglia e determinata a ricominciare nonostante le difficoltà. - Unita.tv

L’incidente che ha coinvolto jessica lamarra a milano il 23 giugno 2024 ha segnato un passaggio difficile nella sua vita. Investita mentre attraversava la strada, la giovane ha affrontato una lunga serie di operazioni e un percorso di recupero fisico e psicologico tuttora in corso. Questo racconto descrive le sue memorie, le difficoltà incontrate e i piccoli traguardi raggiunti in questi mesi.

Il ricovero e la complessità degli interventi medici

Dopo il trasporto al policlinico niguarda di milano, jessica venne posta in coma farmacologico. Il ricovero proseguì fino al 10 luglio, periodo nel quale affrontò sette operazioni chirurgiche concentrate in dieci giorni. A seguire, si susseguirono altri interventi ad agosto, novembre e marzo dell’anno successivo.

Gli interventi cercarono di risolvere fratture multiple e lesioni riportate in diverse parti del corpo, tra cui mano, spalla, ginocchio e anca. Le cure coinvolsero anche innesti cutanei per riparare ampie ferite. Il percorso chirurgico non si è concluso, in quanto jessica deve ancora affrontare altri interventi per ripristinare la funzionalità dell’anulare sinistro, rimasto piegato. Essendo mancina, la sua autonomia e la possibilità di tornare al lavoro risultano compromesse, non potendo, al momento, riprendere le sue attività professionali di barista e trucco artistico.

Le difficoltà psicologiche e la resilienza inaspettata

La sfida più intensa riguarda la dimensione psicologica, che jessica ha affrontato con momenti di profonda crisi. Uno di questi è successo durante uno spettacolo, quando ha reagito in modo forte alla vista di gambe di una drag queen. La visione dei video legati all’incidente ha poi scatenato un senso di angoscia nel vedere anche la sofferenza del padre.

Dal mese di ottobre 2024 la ragazza segue un percorso con una psicologa per elaborare il trauma. Questa scelta ha permesso un miglioramento significativo del suo stato mentale. Nonostante le difficoltà, jessica è riuscita a uscire da uno stato di chiusura totale dopo il rientro a casa post-ricovero. Ha ripreso a uscire con gli amici la sera, vestirsi e truccarsi, anche se non ha ancora accettato completamente il cambiamento del suo aspetto fisico, come i capelli corti che sta cercando di far crescere.

L’incidente e le immediate conseguenze

La sera del 23 giugno 2024, jessica lamarra stava attraversando a piedi una strada della zona bovisa, milano, insieme a un’amica. Mentre si trovava sulle strisce pedonali tra via ricotti e via mercantini, un’auto condotta da un ragazzo di 21 anni, poi risultato positivo all’alcol test, l’ha investita trascinandola per circa 300 metri. La macchina si è fermata solo dopo l’intervento della polizia, mentre jessica rimaneva incastrata sotto il veicolo.

Lei ricorda ogni istante, senza perdere conoscenza. La sua amica, spaventata, tentò con urla e gesti di fermare la macchina. Alcuni testimoni riferirono di grida molto intense provenire dalla vittima, che però lei ha rimosso dalla memoria. L’adrenalina mantenne jessica vigile e cosciente, anche se ferita gravemente, con pelle bruciata e vestiti strappati. Una persona si occupò di raccogliere il suo cellulare e la borsetta rovesciati in strada. La lucidità le permise di comunicare il numero di telefono della madre e persino il pin del telefono, nonostante il trauma.

Nuovi equilibri e prospettive future

A quasi un anno dall’incidente, jessica si concentra sul recupero, sia fisico che mentale. Nonostante le limitazioni imposte dalle lesioni, ha manifestato la ferma volontà di ricominciare a lavorare e vivere con autonomia. Un supporto importante le viene dalla famiglia, in particolare da madre e padre che restano i suoi punti di riferimento.

In questi mesi ha trovato conforto anche nella compagnia del suo cagnolino, uno shiba inu chiamato koda, che le offre un sostegno affettivo quotidiano. La ragazza racconta di aver fatto sogni in cui affronta simbolicamente la paura dell’incidente, dimostrando che la sua mente sta rielaborando l’esperienza con progressiva consapevolezza.

Il processo e la giustizia ancora da compiersi

Il giovane automobilista coinvolto nel sinistro, che al momento del controllo risultò positivo all’alcol test, deve ancora affrontare il processo. Jessica ha dichiarato che parteciperà all’udienza, con l’intenzione di vedere se il ragazzo avrà il coraggio di guardarla in faccia.

Ha espresso il desiderio che la sua patente venga revocata in maniera definitiva, segnalando una ferma volontà di non lasciare correre l’accaduto senza conseguenze. La vicenda legale rappresenta ancora un nodo fondamentale nel suo cammino di ripresa.

Jessica lamarra non si identifica come una miracolata, ma riconosce che il destino l’ha spinta a lottare. La sua capacità di affrontare la sofferenza e di andare avanti è il segno più importante del suo percorso in questa fase delicata.