L’Italia affronta un’ondata di caldo africano che ha già portato temperature elevate su molte regioni, soprattutto sulla Pianura Padana. Questo clima rovente non solo mantiene i termometri sopra i 35 gradi, ma alimenta anche condizioni atmosferiche instabili, specialmente al nord-est dove sono previsti temporali intensi accompagnati da grandine. Il contrasto tra il calore estremo e l’instabilità atmosferica crea uno scenario meteo complesso per i prossimi giorni.
Caldo africano e temperature record in pianura padana
Negli ultimi giorni la Pianura Padana ha registrato valori termici molto elevati: durante il giorno le temperature hanno raggiunto punte di 38°C mentre le minime notturne si sono mantenute intorno ai 25°C. Questi dati indicano come l’aria calda stia stazionando sulla regione senza concedere sollievo nemmeno nelle ore serali o notturne. Le città come Firenze, Bologna e Cremona si preparano a toccare picchi intorno ai 40°C entro domenica.
Il fenomeno interessa non solo il sud Italia o la Sardegna ma coinvolge anche gran parte del centro-nord. L’umidità gioca un ruolo fondamentale nella percezione del caldo: dove la temperatura è leggermente più bassa , l’afa rende comunque difficile trovare refrigerio, facendo percepire valori simili a quelli delle zone più calde.
Questa situazione fa sì che le ondate di calore persistano sia durante il giorno sia nelle ore notturne senza pause significative per diverse regioni italiane. Il prolungarsi di queste condizioni potrebbe estendersi ben oltre luglio.
Temporali violenti con grandine previsti al nord-est
L’elevata quantità di calore accumulata nell’atmosfera funge da carburante per lo sviluppo di temporali intensi soprattutto tra giovedì pomeriggio e venerdì mattina nelle zone del nord-est italiano. L’aria molto calda tende a salire rapidamente verso quote elevate generando correnti verticali fortissime che possono spingere chicchi di ghiaccio fino a 8-10 chilometri d’altezza prima della loro caduta improvvisa sul terreno.
Questi fenomeni producono fulmini frequenti, saette potenti e precipitazioni violente accompagnate da grandinate potenzialmente dannose per coltivazioni e infrastrutture locali. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, sottolinea come “questa combinazione fra caldo intenso ed energia accumulata renda possibili eventi meteorologici eccezionali difficili da prevedere nei dettagli ma certi nella loro probabilità.”
Le aree alpine saranno particolarmente interessate dai temporali che potrebbero poi estendersi verso alcune zone della Pianura Padana settentrionale creando situazioni critiche dal punto di vista della sicurezza pubblica.
Zero termico altissimo minaccia i ghiacciai alpini
Un altro aspetto preoccupante riguarda lo zero termico previsto tra sabato e domenica sopra quota 5200 metri sulle Alpi italiane; questo valore rappresenta una soglia mai raggiunta prima negli ultimi anni secondo le rilevazioni aggiornate al 2023 sul Monte Bianco .
Con uno zero termico così alto non si registreranno gelate nemmeno sulle vette più alte della catena alpina; ciò significa che i ghiacciai subiranno uno stress ulteriore dovuto allo scioglimento accelerato causato dalle temperature anomale in quota.
Questo dato conferma una tendenza negativa per gli ambienti montani italiani già messi alla prova dal riscaldamento globale negli ultimi decenni; l’assenza quasi totale delle gelate mette a rischio la stabilità dei ghiacci permanenti riducendo progressivamente masse nevose fondamentali per ecosistemi ed approvvigionamenti idrici downstream.
Previsioni dettagliate dal giovedì alla domenica
Giovedì 26 aprile vedrà ancora sole prevalente su gran parte dell’Italia con punte massime fino a 36°C al nord; attenzione però alle prime avvisaglie dei temporali violenti lungo le Alpi orientali che potranno spingersi verso alcune aree pianeggianti limitrofe causando rovesci localizzati importanti.
Al centro Italia permarrà un clima soleggiato con temperature intense mentre nel sud continuerà il caldo stabile senza variazioni significative rispetto ai giorni precedenti.
Venerdì 27 aprile sarà caratterizzato da una lieve diminuzione delle massime al nord ma rimarrà alta la possibilità dei fenomeni instabili specie sui rilievi orientali.
Al centro Italia invece torneranno valori vicini ai 39° mentre nel meridione persisterà un clima asciutto con giornate soleggiate tipiche dell’estate ormai imminente.
Sabato infine confermerà condizioni soleggiate diffuse su tutto il territorio nazionale; qualche grado in meno rispetto alla giornata precedente sarà presente soprattutto nelle regioni centrali dove si toccheranno comunque picchi tra i 37-38 gradi.
Anche domenica manterrà caratteristiche simili favorendo giornate limpide ma sempre molto calde ovunque.
La combinazione fra ondate africane prolungate ed episodi temporaleschi localizzati crea dunque uno scenario meteo complesso destinato ad influenzare diverse attività quotidiane lungo tutta la penisola italiana nei prossimi giorni.