Le autorità italiane si preparano a ricevere tre bambini palestinesi gravemente feriti durante i bombardamenti a Gaza. L’arrivo è previsto per la sera di domani all’aeroporto di Linate, dove i piccoli saranno accolti da familiari e trasferiti in strutture sanitarie lombarde per ricevere assistenza medica specializzata.
Il via libera del governo e il caso di A., unico sopravvissuto della famiglia
Domenica sera il governo israeliano ha dato il via libera al trasferimento sanitario di tre bambini palestinesi. Tra loro c’è A., undicenne sopravvissuto a un raid militare che ha colpito la sua abitazione nella Striscia di Gaza, uccidendo i suoi nove fratelli e il padre. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in una trasmissione radiofonica.
L’arrivo di A. e famigliari
A. arriverà accompagnato dalla madre, una zia e quattro cuginetti. La sua famiglia faceva parte della comunità legata all’ospedale Nasser di Khan Yunis, e negli ultimi giorni ha subito gravi perdite dovute ai bombardamenti israeliani. Le condizioni del bambino richiedono cure immediate e approfondite, viste le ferite riportate durante l’attacco che ha distrutto la loro casa.
L’accoglienza in italia e le cure mediche per i bambini palestinesi
I tre bambini palestinesi saranno accolti in Lombardia, regione che ha ospitato finora una quota consistente dei cittadini palestinesi fuggiti dalla Striscia di Gaza. Secondo il ministro Tajani, l’Italia ha accolto circa il 10% di tutte le persone evacuate da quel territorio.
L’assessorato al Welfare della Regione ha specificato che A. sarà portato all’ospedale Niguarda di Milano, mentre gli altri due piccoli feriti troveranno assistenza rispettivamente al Policlinico di Milano e all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il trasferimento segue un protocollo già utilizzato in passato per altri pazienti in arrivo da Gaza, dove le informazioni sulle condizioni cliniche all’inizio risultano spesso scarse.
Primo periodo di osservazione
Nei primi giorni dopo l’arrivo, i medici italiani effettueranno nuovi accertamenti per stabilire le priorità terapeutiche e decidere quale struttura potrà garantire i migliori interventi. La valutazione clinica continua è necessaria per adattare le cure alle esigenze specifiche di ogni bambino, considerando la complessità delle ferite subite durante il conflitto.
L’impegno delle autorità lombarde nella gestione delle emergenze sanitarie da Gaza
Guido Bertolaso, assessore lombardo al Welfare, ha riaffermato l’impegno della regione nell’assistenza ai minori palestinesi trasferiti dalla Striscia. La risposta sanitaria lombarda si basa su un coordinamento tra ospedali e autorità regionali per garantire un’accoglienza rapida e un trattamento appropriato.
Questa operazione rientra in una serie di trasferimenti di pazienti da Gaza ospitati in ospedali italiani, soprattutto in Lombardia, cui è demandato il compito di gestire casi complessi legati al conflitto. Il sistema sanitario ha previsto procedure di emergenza per rispondere alle esigenze di chi fugge dalla guerra, sostenendo trattamenti specialistici per ferite gravi e complicazioni legate ai bombardamenti.
L’assessorato al Welfare continua a monitorare le condizioni dei bambini e assicura disponibilità per qualunque necessità medica o assistenziale che emerga durante il percorso di cura. La collaborazione tra strutture ospedaliere resta fondamentale per aiutare chi arriva da zone di conflitto con gravi problemi di salute.