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Iscrizioni a medicina 2025 senza test d’ingresso: al via il semestre aperto con iscrizione libera su universitaly

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Le iscrizioni ai corsi di laurea in medicina aprono il 23 giugno 2025 con una novità importante: niente test d’ingresso. Il ministero dell’Università, guidato da anna maria bernini, ha introdotto la riforma del ‘semestre aperto‘ che permette l’accesso libero, superando il tradizionale numero chiuso. Il nuovo sistema punta a offrire maggiore accessibilità, con iscrizioni gestite tramite la piattaforma universitaly e un finanziamento significativo destinato ad aumentare i posti disponibili.

Le modalità di iscrizione e la piattaforma universitaly

Dal 23 giugno al 25 luglio 2025 gli aspiranti studenti potranno iscriversi al corso di medicina senza sostenere test selettivi. L’iscrizione si svolge esclusivamente online su www.universitaly.it, il portale gestito dal ministero per i percorsi universitari. Ogni candidato dovrà indicare la sede dove intende frequentare il semestre aperto. Inoltre, sarà obbligatorio scegliere contestualmente un corso affine a cui iscriversi, poiché la partecipazione al semestre ha senso solo in combinazione con un altro corso di studio.

Al momento della procedura si devono indicare anche almeno 9 ulteriori sedi alternative, per un totale di 10 preferenze. A queste si aggiungono 10 sedi preferite da considerare nel caso lo studente acceda al secondo semestre del corso affine. Questo sistema mira a garantire flessibilità e una distribuzione equilibrata degli iscritti nelle università italiane.

L’annuncio del bando e la pubblicazione dei syllabi delle materie del semestre aperto, disponibili sul portale, permettono già di conoscere i programmi di Fisica, Chimica e Biologia previsti nel percorso formativo. Questi tre insegnamenti rappresentano il nucleo del primo semestre, pensato per introdurre gli studenti ai concetti base del futuro percorso in medicina.

Struttura e funzionamento del semestre aperto

Il semestre aperto inizia il 1 settembre e si conclude entro novembre 2025. La sua durata si concentra su tre discipline fondamentali: fisica, chimica e biologia. L’idea di fondo è far avvicinare gli studenti al mondo medico-scientifico senza escludere chi non ha superato una prova di ingresso, offrendo dunque un primo approccio formativo condiviso e standardizzato.

Le università mantengono i poteri di autonomia per definire i metodi didattici con cui erogare le lezioni e gli esami del semestre. Ciò può tradursi in modalità tradizionali in presenza, lezioni online o formule ibride, a seconda delle scelte di ogni ateneo.

Importante notare che questo semestre potrà essere ripetuto fino a un massimo di tre volte, anche in anni non consecutivi, concedendo agli studenti la possibilità di recuperare o migliorare le proprie prestazioni senza perdere l’opportunità di rimanere iscritti.

Dal prossimo anno accademico 2026-2027, gli atenei avranno l’obbligo di adeguare i piani di studio dei corsi affini al semestre aperto, integrando la nuova modalità di accesso alla facoltà di medicina. Questo passaggio modificherà in maniera significativa le strutture curriculari.

Investimenti e aumento dei posti disponibili per medicina

Il passaggio al semestre aperto è sostenuto da un finanziamento corposo. Già nel 2024 lo Stato aveva stanziato oltre 20 milioni di euro per far decollare la riforma. Ora per il 2025 il ministero dell’Università e della Ricerca ha previsto risorse ulteriori per 50 milioni di euro.

Questi fondi serviranno soprattutto a incrementare i posti disponibili nelle facoltà di medicina. La richiesta ufficiale agli atenei è di aumentare gli iscritti di almeno 3.000 unità, rispondendo alla domanda crescente di formazione medica nel Paese.

Sono 30 milioni quelli inseriti nel Fondo di finanziamento ordinario degli atenei, mentre 20 milioni arrivano da risorse extra Fondo, riservate a potenziare l’offerta formativa e le strutture necessarie per gestire il maggior numero di studenti.

L’obiettivo dichiarato è mettere fine a restrizioni numeriche che limitavano l’accesso agli studi medici e rispondere alla carenza di professionisti nel sistema sanitario nazionale. Si tratta di un cambiamento che rivoluziona il tradizionale meccanismo basato sul test di ingresso e lascia la scelta agli studenti, sotto il controllo dell’università.

La riforma segna una tappa importante nel modello di formazione medica italiano, aprendo il percorso anche a chi prima veniva escluso a causa dei limiti posti dalle prove selettive. La gestione delle iscrizioni dal 23 giugno segnerà l’avvio pratico di questa trasformazione.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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