Da oltre tre settimane restano senza risposta le ricerche dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Deiana, scomparsi nel tratto di mare tra Olbia e Golfo Aranci dalla mattina del 19 aprile 2025. I due giovani, di 24 e 20 anni, erano usciti a pesca sportiva con una piccola imbarcazione in vetroresina quando hanno fatto perdere ogni traccia. Le autorità locali stanno esaminando una nuova pista che coinvolge un possibile scontro con un altro natante nel medesimo tratto di mare. Ecco tutte le ultime informazioni sugli sviluppi dell’indagine.
Le operazioni di ricerca dei fratelli deiana tra mare e costa
La scomparsa di Giuseppe e Lorenzo Deiana dalla vigilia di Pasqua ha mobilitato decine di persone e mezzi nelle zone costiere di Olbia e Golfo Aranci, in Sardegna. Iniziati fin dal 19 aprile, i soccorsi hanno impegnato la guardia costiera, i vigili del fuoco dotati di sommozzatori e numerosissimi volontari specializzati sia nelle ricerche in acqua che sulla terraferma. Il focus delle ricerche si è concentrato su un ampio tratto vicino a Capo Figari, dove la piccola imbarcazione in vetroresina ha lasciato il porto la mattina stessa della scomparsa.
Nonostante l’impegno e la diffusione di appelli ai diportisti e cittadini, i risultati si sono rivelati nulli e nessun elemento certo è emerso. Le condizioni meteorologiche erano buone, quindi le ipotesi legate a incidenti marittimi restano tra le principali piste seguite. Il quadro delle operazioni di ricerca riflette il forte coinvolgimento della comunità locale, che continua a partecipare attivamente ovunque possibile.
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Indagini sulle zone di ricerca e testimonianze raccolte
Le attività hanno incluso la perlustrazione del fondale in prossimità delle coste e la raccolta di testimonianze di chi si trovava in quel momento in mare o lungo la costa. Gli uomini impegnati nelle ispezioni hanno perlustrato anche punti di difficile accesso, nel tentativo di escludere il riparo dei mezzi o la presenza di oggetti riconducibili ai due fratelli.
L’indagine della procura di tempio pausania e la pista della collisione
La procura di Tempio Pausania coordina l’inchiesta sul caso dalla prima segnalazione della sparizione degli uomini. Con l’appoggio della direzione marittima di Olbia, nel corso degli ultimi giorni l’attenzione degli investigatori pare concentrarsi su una possibile collisione fra la barca dei fratelli e un’altra imbarcazione. Le autorità hanno mantenuto una linea di riservatezza, evitando di rilasciare dichiarazioni pubbliche, ma fonti vicine agli inquirenti ammettono che l’ipotesi sta acquisendo rilievo.
L’ipotesi nasce dall’assenza di altri elementi che possano spiegare la sparizione e da alcune testimonianze raccolte nelle indagini preliminari. Il traffico marittimo nel tratto antistante Capo Figari viene passato al setaccio per scoprire la presenza di altre imbarcazioni in prossimità nel momento della scomparsa.
Analisi radar e monitoraggio del traffico marittimo
Si valuta anche l’analisi delle registrazioni radar e l’incrocio dei dati dei vari sistemi di monitoraggio marittimo. Il sospetto che la barca dei fratelli possa essere stata coinvolta in uno scontro ha aperto nuove piste investigative. Questo aspetto è cruciale perché porterebbe a ipotizzare un sinistro non casuale, legato probabilmente ad un errore o a una manovra errata da parte di uno dei natanti.
L’impegno legale e il ruolo della famiglia nella ricerca della veritÃ
L’avvocato Pietro Cherchi assiste la madre dei due fratelli, Simona Deiana, da tempo impegnata nel cercare risposte. L’avvocato non conferma notizie ma sottolinea come anche le ricerche legali si stiano concentrando sul controllo del traffico marittimo la mattina del 19 aprile, in particolare sulle dinamiche che potrebbero aver coinvolto più imbarcazioni.
Simona Deiana ha fatto appello pubblicamente a tutti coloro che potrebbero avere informazioni o materiale utile. Attraverso i social, chiede aiuto a chi viaggia frequentemente in quella zona per monitorare il mare, realizzare video o segnalare ogni dettaglio. Il suo appello rivela una profonda angoscia ma anche una speranza non persa, puntando su un coinvolgimento collettivo che possa portare a nuove tracce.
Aggiornamenti dalla famiglia e azioni legali
Nell’ultimo aggiornamento, la famiglia conferma la volontà di proseguire senza tregua nelle ricerche e di raggiungere la verità su cosa sia accaduto quella mattina. Il supporto legale punta anche a ottenere accesso ai dati marittimi e alle testimonianze raccolte, azioni fondamentali per delineare eventuali responsabilità e ricostruire la dinamica precisa del caso.
La sfida delle ricerche in mare e i prossimi sviluppi attesi
Le operazioni di ricerca in mare presentano rischi e difficoltà particolari, soprattutto quando il tempo passa senza segnali concreti. Nonostante la vasta mobilitazione di forze e risorse a Olbia e Golfo Aranci, individuare tracce di imbarcazioni di piccole dimensioni o eventuali naufraghi risulta complesso.
Le correnti locali, i fondali irregolari e le condizioni ambientali possono disperdere rapidamente eventuali resti o prove. Al momento non emergono segnali che possano indirizzare i soccorritori verso un epilogo, ma l’impegno procura a mantenere aperta ogni ipotesi.
Coinvolgimento della comunità e raccolta di informazioni amatoriali
In queste settimane, il coinvolgimento di volontari e di chi frequenta la zona resta costante, facilitato dalla comunicazione online e dalla coordinazione tra istituzioni e cittadini. È probabile che i prossimi giorni vedano un’intensificazione degli accertamenti tecnici sulle imbarcazioni registrate in transito e una possibile espansione delle ricerche in punti non ancora esplorati approfonditamente.
Resta alta l’attenzione anche sulla raccolta di immagini o video amatoriali che possano contenere dettagli sfuggiti alle osservazioni ufficiali. Il caso dei fratelli Deiana continua a coinvolgere non solo le autorità , ma una comunità attenta a ogni segnale nel mare di Olbia.