Intitolata a parma la caserma dei carabinieri in ricordo dell’appuntato luciano milani ucciso nel 1979
La caserma dei carabinieri di Parma Centro è stata intitolata all’appuntato Luciano Milani, vittima delle Brigate Rosse nel 1979, per onorare il suo sacrificio nella lotta al terrorismo.

La caserma dei carabinieri di Parma Centro è stata intitolata all’appuntato Luciano Milani, vittima delle Brigate Rosse nel 1979, in memoria del suo sacrificio nella lotta al terrorismo e per onorare il suo impegno nel garantire la sicurezza della comunità. - Unita.tv
Questa mattina, la caserma dei carabinieri di Parma Centro, situata in via Garibaldi, ha ricevuto un nuovo nome in segno di memoria e riconoscimento. L’intitolazione riguarda l’appuntato Luciano Milani, vittima delle Brigate Rosse nel 1979, insignito della medaglia d’oro al merito civile alla memoria. Milani perse la vita durante un’operazione contro un gruppo di terroristi coinvolti in una rapina bancaria. L’evento segna un momento importante per la comunità parmense e per l’Arma dei carabinieri che mantiene vivo il ricordo di chi ha sacrificato tutto nella lotta al crimine.
Luciano milani, un sacrificio durante la lotta al terrorismo negli anni di piombo
Luciano Milani era un appuntato impegnato in un’operazione di ricerca di terroristi responsabili di una rapina in banca quando fu ucciso. Nei primi mesi del 1979, Milani si trovava in una trattoria a Bardi, comune in provincia di Parma, durante un controllo dove procedeva all’identificazione di due persone sospette. In quella circostanza venne freddato da colpi di arma da fuoco. L’accaduto rappresenta una pagina dolorosa della storia italiana, che riguarda il periodo noto come gli “anni di piombo”, caratterizzato da scontri violenti e terrorismo.
Il riconoscimento postumo per milani
Per il suo impegno e coraggio, Milani è stato insignito postumo della medaglia d’oro al merito civile, riconoscimento che valorizza non solo l’atto eroico ma anche il valore del suo lavoro quotidiano a tutela della sicurezza. Il sacrificio dell’appuntato è ancora oggi esempio per i carabinieri e un monito per la società. La vicenda mostra gli sforzi dell’Arma nel fronteggiare situazioni pericolose e tutelare i cittadini, anche a costo della vita stessa.
Il valore commemorativo nella giornata di intitolazione della caserma a parma centro
La cerimonia di intitolazione ha richiamato molte persone, tra cui familiari, autorità civili e militari. Maria Ferrari, vedova di Luciano Milani, ha preso la parola con un messaggio semplice ma intenso: “Mio marito era un carabiniere vero che ha sempre fatto il suo dovere fino in fondo. Ringrazio la città di Parma, il paese di Bardi e tutta l’Arma, mi sono sempre stati vicini”. Queste parole hanno sottolineato il legame tra famiglia e istituzione, e il sostegno dato in tutti questi decenni.
La nuova denominazione come testimonianza di memoria
La nuova denominazione è anche un modo per conservare e rafforzare il ricordo dentro la comunità parmense. La scelta del luogo, una caserma che rappresenta un punto di riferimento per una vasta area cittadina, dà maggior rilievo a questa memoria. Chi entrerà nella stazione “Milani” si troverà davanti non solo a uno spazio operativo ma anche a un luogo di riflessione sul valore del sacrificio e del servizio pubblico.
La stazione carabinieri di parma centro: un centro nevralgico tra lavoro operativo e attenzione alla cittadinanza
La stazione Parma Centro, oggi intitolata all’appuntato Milani, rappresenta uno dei presidi più importanti nel panorama urbano di Parma. Il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale, ha sottolineato il peso dell’attività che si svolge in via Garibaldi. Questa stazione si occupa di sei quartieri su tredici della città, gestendo circa 3000 denunce e oltre 1100 deleghe ogni anno. Il lavoro riguarda una serie complessa di compiti che coinvolgono repressione di reati, arresti e attività investigative.
I numeri dell’attività operativa della stazione
Nel corso di un anno, le denunce si traducono in circa 400 tra arresti e denunce formali. La realtà della stazione è quella di un luogo dove migliaia di cittadini entrano per chiedere aiuto, giustizia o semplicemente per avere un confronto con le forze dell’ordine. La scelta di dedicare la caserma a Milani ha dunque una doppia funzione: custodire un ricordo e rinforzare la fiducia della popolazione nel lavoro quotidiano dei carabinieri.
La memoria come impegno: il ruolo del generale scandone e l’esempio per le nuove generazioni
Alla cerimonia ha partecipato anche il generale Enrico Scandone, comandante della Legione carabinieri Emilia Romagna. Il generale ha ripreso il senso profondo dell’intitolazione: “Il senso di questa intitolazione è ricordare chi ha sacrificato la vita per garantire la sicurezza dei cittadini”. La memoria non deve restare solo una parola, ma deve tradursi in comportamento e responsabilità per chi oggi fa parte dell’Arma.
Scandone ha spiegato che il ricordo di Milani e di chi come lui ha perso la vita serve a orientare i principi di chi serve lo Stato. L’impegno di questi uomini è legato alla difesa della comunità, un obiettivo che richiede dedizione anche in situazioni di pericolo estremo. Il generale ha rimarcato come l’esempio di Milani debba ispirare atteggiamenti di responsabilità e sacrificio tra i carabinieri, rafforzando il collegamento tra memoria e servizio attivo.
Ricordare l’appuntato Milani significa quindi tenere viva la coscienza collettiva su quegli anni di tensioni e insicurezza. La cerimonia di intitolazione a Parma non è stata solo un gesto simbolico ma un richiamo a un impegno costante della forza pubblica nel tutelare la sicurezza e i diritti dei cittadini, anche a costo della propria vita.