Home Inter-paris saint germain a san siro, una serata segnata da un primo tempo difficile e una disfatta finale

Inter-paris saint germain a san siro, una serata segnata da un primo tempo difficile e una disfatta finale

La finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain al Meazza ha deluso i tifosi nerazzurri, con una sconfitta netta che ha spento l’entusiasmo iniziale.

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La finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain al Meazza ha visto una grande partecipazione di tifosi nerazzurri, ma la partita si è trasformata in una delusione netta con la vittoria schiacciante del PSG, lasciando il pubblico rassegnato ma determinato a riprovarci. - Unita.tv

La finale di Champions League tra inter e paris saint germain al Meazza ha richiamato un pubblico numerosissimo, ma la serata ha preso una piega inaspettata dopo una partenza difficile dei nerazzurri. Sono stati circa 51mila i tifosi presenti, pronti a sostenere la squadra con entusiasmo e cori, ma il match si è trasformato in poco tempo in una serata complicata. L’atmosfera calda e carica ha lasciato il posto a delusione e mestizia, mentre i parigini hanno preso il largo.

Un entusiasmo alle stelle prima del fischio d’inizio

Già dal primo pomeriggio si sono viste lunghe file davanti a san siro, con migliaia di sostenitori intenti a prendere posto e a prepararsi per la serata. L’attesa era palpabile, il clima tinto di nerazzurro e carico di speranze. I nomi di chi avrebbe dato battaglia in campo – da calhanoglu a lautaro, da barella a thuram e dumfries – riecheggiavano nei cori, più di qualche sfottò era rivolto ai rivali del milan, fuori da questa corsa. Fumogeni nerazzurri illuminavano i gradoni, tra abbracci e volti sorridenti.

L’inter aveva appena vissuto una semifinale memorabile contro il barcellona, definita da molti come “notte dei miracoli”, e tutti aspettavano una prestazione simile, capace di ribaltare ancora una volta il risultato. Il Meazza vibrava, ma la gara si è incamminata subito in una direzione opposta. I nerazzurri subito sotto nella partita, non hanno trovato l’energia giusta per reagire nel primo tempo; i sorrisi si sono trasformati in smorfie, l’attesa si è caricata di tensione.

La disfatta prende forma, la fatica si vede in campo

Il primo tempo si è chiuso con un risultato pesante per l’inter. Il paris saint germain ha controllato la partita con sicurezza e avrebbe poi scavato un solco decisivo già nei primi minuti della ripresa. Al 63’ è arrivato il terzo gol parigino e da lì è caduto ogni residuo entusiasmo degli spalti. Anche quel pubblico fedele, solitamente pronto a sostenere fino all’ultimo, ha cominciato a rassegnarsi.

I nerazzurri hanno provato a costruire qualche azione ma non sono mai riusciti a impensierire davvero la difesa avversaria, in particolare non hanno dato segnali di una capacità di rimonta come quella mostrata contro il barcellona. Il quarto gol degli ospiti ha smorzato ulteriormente ogni forma di speranza. Lo stadio si è fatto silenzioso, i volti tirati e qualche lacrima tra i tifosi testimoniavano una sofferenza comune.

Lo sfiancamento nel secondo tempo e il pubblico che si scioglie

La partita ha visto il progressivo svuotamento delle tribune già prima della fine del match. Alcuni spettatori hanno lasciato san siro mentre il risultato si faceva ancora più netto e difficile da accettare. A differenza della semifinale, in cui una rete all’ultimo minuto aveva regalato il sogno ai nerazzurri, qui il colpo è stato troppo duro.

Il pubblico, colpito dalla realtà dei fatti, ha iniziato ad abbandonare l’impianto, abbassando la testa davanti a quella che si definisce come una delle notti più dure dell’anno per inter e i suoi tifosi. Il quinto gol subito da sommer ha stroncato ogni illusione. Non era più possibile immaginare una rimonta.

Una promessa tra rassegnazione e determinazione

Tra la folla comunque restava viva una voce, quella di un ragazzo con la maglia di barella che, sussurrando a un compagno di curva, ha indicato l’unica strada rimasta: “Ci riproveremo l’anno prossimo, vedrai”. Una promessa a metà tra rassegnazione e determinazione che fotografa bene lo spirito che anima la tifoseria anche nelle serate più amare.