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Infiorata delle Pro Loco d’Italia a Roma: tappeti floreali e arte effimera per il Giubileo 2025

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L’evento dell’Infiorata delle Pro Loco d’Italia torna a colorare via della Conciliazione, piazza San Pietro e piazza Pia con composizioni realizzate da fiori, semi, trucioli di legno e sassolini. L’appuntamento si svolge sabato 28 e domenica 29 giugno in occasione della festa dei santi patroni Pietro e Paolo e del Giubileo dell’Anno Santo. Questa edizione celebra anche i quattrocento anni dalla prima Infiorata storica di Roma, risalente al 1625.

La tradizione secolare dell’infiorata romana

Il primo evento documentato di infiorata a Roma risale al 29 giugno del 1625. Fu ideato dal fiorista Benedetto Drei che iniziò a creare quadri floreali lungo le strade cittadine. Nei decenni successivi l’artista Gian Lorenzo Bernini perfezionò questa forma d’arte effimera aggiungendo dettagli simbolici legati alla fede cristiana. Dopo un periodo di oblio la tradizione è stata riscoperta nel 2010 grazie all’impegno delle Pro Loco italiane.

L’infiorata rappresenta una combinazione tra cultura popolare e devozione religiosa, capace di attirare visitatori interessati sia all’aspetto artistico sia spirituale. I tappeti creati sono temporanei ma lasciano un segno forte nella memoria collettiva per i colori vividi e i disegni complessi che raccontano storie antiche attraverso materiali naturali.

L’organizzazione dell’edizione 2025: volontariato su larga scala

Per l’edizione del Giubileo del 2025 oltre ottocento volontari provenienti da tutta Italia si sono ritrovati sul posto fin dal tardo pomeriggio del sabato per iniziare la preparazione dei quadri floreali destinati alle vie intorno alla basilica di San Pietro. Il lavoro continua durante tutta la notte per completare le opere entro il mattino successivo.

Le Pro Loco coinvolte superano le trentaquattro unità tra gruppi specializzati nell’arte effimera provenienti da varie regioni italiane; questo numero testimonia quanto l’infiorata sia diventata una rete nazionale capace di muovere persone unite dall’amore verso il patrimonio culturale italiano.

Alcune composizioni sono dedicate ai simboli specifici del Giubileo mentre altre riflettono il tema scelto quest’anno “Pellegrini di Speranza”. Un quadro particolare viene realizzato direttamente sul sagrato della basilica, visibile ai pellegrini che affluiscono in massa durante questi giorni festivi.

Significato culturale e religioso delle infiorate oggi

Le infiorate non rappresentano solo eventi decorativi ma incarnano valori profondamente radicati nella cultura italiana come fede religiosa, senso comunitario e rispetto per la natura attraverso l’impiego esclusivo di materiali organici o naturali come petali freschi o elementi minerali raccolti sul territorio locale.

Queste manifestazioni spesso coincidono con ricorrenze religiose importanti come il Corpus Domini oppure momenti stagionali quali il solstizio primaverile; in ogni caso mantengono viva una tradizione popolare che contribuisce a rafforzare legami sociali nelle piccole comunità coinvolte oltre ad attrarre turisti interessati alle usanze locali più autentiche.

Nel contesto attuale segnala anche un modo concreto con cui molte persone scelgono ancora oggi – nel pieno degli anni venticinque –di esprimere valori condivisi tramite forme artistiche temporanee capaci però d’incidere nell’immaginario collettivo nazionale ed internazionale grazie anche alla risonanza mediatica degli eventi organizzati dalle Pro Loco italiane.

Impatto turistico ed economico sulle celebrazioni romane

Durante queste giornate dedicate all’infiorata si attendono migliaia di visitatori tra pellegrini soci dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia arrivati appositamente a Roma per partecipare all’evento collegato al Giubileo straordinario indetto dalla Santa Sede nel 2025. La presenza stimata supera quota quattromila persone impegnate non solo nella visita ma anche nelle attività collaterali organizzate dalle stesse associazioni territoriali impegnate nella promozione turistica sostenibile.

La manifestazione costituisce dunque un’occasione importante sotto diversi punti vista: valorizza spazi urbani centrali trasformandoli in gallerie artistiche temporanee; offre opportunità concrete agli operatori locali; favorisce lo scambio culturale fra territori distanti contribuendo così alla conoscenza diffusa delle tradizioni regionali italiane più radicate nei rispettivi contesti geografici storici.

L’allestimento dei tappeti floreali sulle principali piazze romane conferma ancora una volta come pratiche nate secoli fa continuino ad avere rilevanza sociale significativa oggi mantenendo vivo quel filo diretto fra passato remoto ed esperienza contemporanea vissuta giorno dopo giorno dai cittadini italiani presenti o lontani dalla capitale durante queste giornate specialissime dedicate ai santi patroni Pietro e Paolo.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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