Indagini a udine su presunta violenza sessuale: denunciate tre persone tra cui un calciatore professionista
Una giovane di Udine denuncia una presunta violenza sessuale avvenuta in un appartamento, coinvolgendo un calciatore professionista e due conoscenti, mentre le indagini proseguono tra versioni contrastanti.

Una giovane di Udine ha denunciato una presunta violenza sessuale avvenuta in un appartamento, coinvolgendo un calciatore professionista e due suoi conoscenti, attualmente indagati; le indagini sono in corso con versioni contrastanti delle parti coinvolte. - Unita.tv
Una giovane di Udine ha denunciato una presunta violenza sessuale avvenuta la notte tra sabato e domenica tra le mura di un appartamento nella periferia del capoluogo friulano. Le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo che coinvolge un calciatore professionista e due sue conoscenze, tutte persone ormai iscritte nel registro degli indagati. Le accuse e le versioni contrastanti hanno acceso l’attenzione su un episodio delicato che vede al centro un professionista dello sport e una vittima che ha raccontato nei dettagli la sua esperienza.
Le denunce e le prime indagini dei carabinieri a udine
L’inchiesta prende il via a Udine dopo che una giovane ha presentato una denuncia-querela ai carabinieri, raccontando quanto sarebbe accaduto durante una notte in stato di alterazione alcolica. La ragazza ha descritto in modo preciso la dinamica della presunta violenza sessuale, spiegando di essersi opposta all’azione ma senza riuscire a evitarla. I carabinieri si sono mossi da subito, raccogliendo la testimonianza della vittima e attivando i controlli del caso.
Il primo intervento delle forze dell’ordine è avvenuto su segnalazione dei medici dell’ospedale di Udine, dove la giovane si è presentata subito dopo l’episodio raccontando di essere rimasta vittima di un’aggressione di natura sessuale. La struttura sanitaria ha rispettato le procedure previste, avvisando i carabinieri per permettere un approfondimento del caso e una verifica più puntuale dei fatti denunciati.
La supervisione del sostituto procuratore
Il sostituto procuratore Marco Panzeri ha preso in carico le indagini, andando a supervisionare gli accertamenti e disponendo le attività per chiarire quanto avvenuto nella notte in questione. Il procedimento giudiziario è in corso, con gli inquirenti che stanno raccogliendo elementi a sostegno o a confutazione della versione della giovane.
Il contesto della serata tra campoformido e l’appartamento del calciatore
La vicenda si colloca tra Campoformido, una zona vicino Udine, e un appartamento che sarebbe nella disponibilità del calciatore coinvolto. La notte è iniziata in un locale della periferia dove la vittima e il gruppo hanno trascorso ore insieme. La presenza di alcol e l’atmosfera della serata sono stati citati come fattori che hanno influenzato l’andamento dei fatti.
Verso notte fonda, il gruppo si è spostato nell’abitazione del calciatore, dove la presunta violenza sarebbe avvenuta. La ragazza ha sostenuto di essersi opposta chiaramente durante l’aggressione, ma si sarebbe comunque trovata coinvolta contro la sua volontà. Le autorità mantengono il riserbo sull’identità del giocatore, limitandosi a indicare che è un professionista tesserato, probabilmente di origine francese, ma senza ulteriori dettagli precisi.
Divergenze nelle versioni raccontate
La dinamica raccontata dalla giovane fa emergere una situazione complessa e delicata, resa ancor più problematica dalla differenza nelle versioni anticipate da parte degli indagati. Le persone che erano con il calciatore quella notte avrebbero fornito resoconti contrapposti ai carabinieri, accentuando il chiaroscuro dell’intera vicenda.
Le versioni opposte fornite dai tre indagati e il ruolo della collaborazione
A pochi giorni dall’apertura del fascicolo, gli inquirenti hanno già individuato e denunciato non solo il calciatore ma anche le altre due persone presenti quella notte nell’appartamento. Tutti e tre risultano iscritti nel registro degli indagati. Elementi importanti per l’accertamento della verità sono arrivati anche grazie alla collaborazione del calciatore stesso, che ha contribuito a identificare le altre persone coinvolte.
Nonostante ciò, le versioni fornite dagli indagati coincidono poco. I tre raccontano fatti molto diversi tra loro rispetto all’accaduto, contestando in modo netto le accuse avanzate dalla giovane. Questo elemento aggiunge complessità all’inchiesta in corso, perché mette a confronto testimonianze distanti e difficili da conciliare.
Le indagini proseguono con audizioni, raccolta di prove e verifiche ulteriori su quanto accaduto quella notte. Le autorità dovranno approfondire aspetti decisivi come la reale volontà della vittima e il contesto in cui si è svolta la serata, nell’attesa di elementi che possano chiarire ogni dubbio. L’identità del calciatore rimane protetta per legge, in attesa di eventuali sviluppi dell’indagine penale aperta a Udine.