Incidente mortale sul lavoro alla Aristoncavi di Brendola: muore operaio 58enne durante manutenzione

Un operaio di 58 anni, Raffaele Galano, è morto in un incidente sul lavoro alla Aristoncavi di Brendola. Indagini sono in corso per chiarire le cause e migliorare la sicurezza.
Il 5 maggio 2025, l’operaio Raffaele Galano è morto in un incidente sul lavoro alla Aristoncavi di Brendola, cadendo da una scala durante la manutenzione. Le autorità hanno avviato indagini per chiarire le cause e rafforzare la sicurezza. - Unita.tv

Un grave incidente si è verificato la mattina del 5 maggio 2025 alla Aristoncavi di via Einaudi, Brendola. Raffaele Galano, operaio di 58 anni, ha perso la vita dopo una caduta da una scala durante attività di manutenzione. L’intervento tempestivo dei colleghi e del 118 non ha evitato il tragico esito. Ai soccorsi si sono aggiunti vigili del fuoco, carabinieri e personale dello Spisal per chiarire la dinamica dell’incidente.

Le circostanze dell’incidente sul lavoro alla Aristoncavi di Brendola

L’incidente è avvenuto poco prima delle 7 di mattina nello stabilimento della Aristoncavi, specializzata nella produzione di cavi per applicazioni speciali. Secondo le prime informazioni raccolte, Galano si trovava su una scala per eseguire lavori di manutenzione quando ha perso l’equilibrio ed è caduto vicino a un macchinario. Da lì l’operaio sarebbe stato coinvolto da un ingranaggio del macchinario, che ha trascinato per un braccio l’uomo, causandone la morte immediata.

Intervento dei soccorsi

I colleghi sono riusciti a liberarlo e hanno subito avviato le manovre di primo soccorso. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Arzignano che hanno trovato l’operaio già estratto, mentre il personale medico del Suem 118 ha tentato di rianimarlo. Purtroppo nessuno è riuscito a salvarlo, e il medico ha dichiarato il decesso sul luogo. Insieme ai soccorritori erano presenti i carabinieri e il servizio di prevenzione Spisal per avviare le indagini e raccogliere elementi utili a ricostruire l’accaduto.

Il profilo di raffaele galano e la reazione del sindacato

Raffaele Galano lavorava alla Aristoncavi da oltre trenta anni e ricopriva il ruolo di capoturno. Era considerato un lavoratore esperto con lunga esperienza nel settore. Questo dettaglio è emerso dalle dichiarazioni del segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo, che ha commentato l’accaduto sottolineando come l’incidente dimostri che il rischio nei luoghi di lavoro non può essere mai sottovalutato, indipendentemente dall’esperienza del personale o dai protocolli adottati.

Toigo ha ribadito la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di mantenere alta l’attenzione per prevenire ulteriori tragedie. Ha inoltre espresso vicinanza ai familiari e ai colleghi, sottolineando che ogni incidente mortale impone una riflessione profonda sul tema della sicurezza.

Il commento ufficiale dell’azienda Aristoncavi

L’azienda Aristoncavi ha emesso una nota in cui esprime profondo cordoglio per la scomparsa dell’operaio. Viene ricordata la lunga collaborazione con Galano, che da trent’anni lavorava in azienda. La direzione specifica che è in corso una verifica approfondita sulle cause dell’incidente, affidata alle autorità competenti, e che l’azienda sta fornendo tutta la collaborazione necessaria per fare chiarezza in tempi brevi.

Lo stabilimento di Brendola mantiene un alto standard di sicurezza sul lavoro, come sottolineato dalla stessa società, e la tragedia apre una fase di indagine importante per comprendere se siano state rispettate tutte le procedure o se vi siano state eventuali criticità da correggere.

Indagini e sicurezza

L’intervento degli organi inquirenti e del personale Spisal mira a ricostruire nei dettagli l’esatto svolgimento dell’incidente. Saranno valutati fattori come la posizione della scala, l’integrità delle protezioni della macchina e le condizioni operative nel momento dell’incidente. L’obiettivo è appurare eventuali responsabilità e indicare le misure da adottare per prevenire simili episodi.

Incidenti di questo tipo mettono in evidenza le difficoltà di garantire sicurezza anche in aziende con esperienza consolidata nel settore. Questo caso specifico reitera l’urgenza di controlli puntuali sulle attrezzature, delle procedure di manutenzione e delle modalità di lavoro, specie nelle attività a rischio come l’accesso a piattaforme e l’interazione con macchinari in movimento.

L’intera comunità locale segue con attenzione l’evolversi della vicenda, che si inserisce in un contesto più ampio di contrasto agli infortuni sul lavoro. La tragedia alla Aristoncavi stimola ancora una volta discussioni sull’importanza di una cultura della sicurezza radicata in ogni livello aziendale.