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Incidente mortale sul lavoro a roana: imprenditore cade durante la ristrutturazione e perde la vita

Un imprenditore edile di 71 anni, Paolo Rigoni, è morto a Roana dopo una caduta in cantiere. Le indagini delle autorità si concentrano sulle condizioni di sicurezza e le cause dell’incidente.

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Un imprenditore edile di 71 anni è morto a Roana dopo una caduta in un cantiere, probabilmente causata da una superficie scivolosa; il cantiere è stato sequestrato per accertamenti. - Unita.tv

Un drammatico episodio di cronaca ha segnato la mattina di venerdì 23 maggio a roana, dove un imprenditore edile di 71 anni ha perso la vita sul luogo di lavoro. La tragedia si è consumata in via maggiore, mentre l’uomo stava verificando l’andamento dei lavori di ristrutturazione di un edificio. La caduta, dovuta probabilmente a una superficie scivolosa, ha causato ferite fatali.

Le circostanze dell’incidente sul cantiere di via maggiore

L’incidente è avvenuto intorno alle 8.30 di mattina, in un cantiere attivo da qualche tempo in via maggiore, roana. Paolo rigoni, l’imprenditore coinvolto, si trovava a controllare personalmente il progresso della ristrutturazione. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo potrebbe aver perso l’equilibrio a causa del fondo bagnato dalla pioggia caduta nei giorni precedenti. La superficie irregolare e umida ha indotto la caduta da un’altezza di diversi metri.

I traumi subiti

Il trauma provocato dalla discesa è stato immediatamente grave. Rigoni ha riportato un grave trauma cranico e lesioni toraciche significative. Sul posto è scattato il tempestivo intervento dei suoi operai, che hanno chiamato i soccorsi e tentato di prestare aiuto prima dell’arrivo del personale medico, attivato attraverso il 118.

Gli interventi medici e le condizioni di paolo rigoni

Appena giunti, i soccorritori del suem di asiago hanno preso in carico la situazione. Il paziente è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza all’ospedale di asiago. Nonostante le cure intensive, le condizioni di rigoni si sono rivelate critiche sin da subito. I traumi riportati erano troppo gravi e, dopo alcune ore di lotta, ha cessato di vivere nel nosocomio locale.

Le ferite da trauma cranico e toracico si sono dimostrate incompatibili con la sopravvivenza. I medici hanno lavorato senza sosta, ma non sono riusciti a invertire il decorso degli eventi. La notizia della morte ha colpito non solo i familiari ma anche la comunità locale, che conosceva rigoni per la sua attività imprenditoriale.

Le indagini e il sequestro del cantiere da parte delle autorità

Dopo l’incidente, le forze dell’ordine si sono attivate rapidamente per fare chiarezza. La stazione dei carabinieri di canove ha raggiunto il cantiere per acquisire elementi utili alla ricostruzione della dinamica. Il personale dello spisal, organo preposto per la sicurezza nei luoghi di lavoro, è stato chiamato a esaminare le condizioni operative e di sicurezza presenti nel sito.

Provvedimenti adottati

A scopo precauzionale, l’area dei lavori è stata posta sotto sequestro giudiziario. Questo intervento serve a impedire ulteriori attività che potrebbero alterare le prove, consentendo agli investigatori di valutare oggettivamente le cause dell’incidente. Gli accertamenti dovranno stabilire se ci siano state violazioni delle procedure di sicurezza o se si tratti di una tragica fatalità.

Le verifiche si concentrano anche sull’eventuale presenza di dispositivi di protezione individuale e sulle condizioni ambientali del cantiere, come la presenza di fondi bagnati o scivolosi. Saranno raccolte testimonianze da operai e persone coinvolte per chiarire ogni dettaglio e attribuire responsabilità, qualora ce ne siano.

Questo episodio richiama l’attenzione sulle misure di sicurezza essenziali nei lavori edili, specie sotto condizioni meteorologiche sfavorevoli. Resta da vedere quali indicazioni usciranno dalle verifiche tecniche e dai rilievi delle autorità.