Incidente mortale alla DHL di Carpiano, il dramma di un operaio investito da un mezzo pesante

Un tragico incidente al polo logistico DHL di Carpiano ha causato la morte di Roberto Vitale, autista di 60 anni, evidenziando i rischi e le condizioni precarie nel settore della logistica lombarda.
Un uomo di 60 anni è morto travolto da un mezzo pesante nel polo logistico DHL di Carpiano, evidenziando i gravi rischi e le problematiche di sicurezza nel settore della logistica lombarda. - Unita.tv

Una nuova tragedia ha scosso il mondo della logistica lombarda. Lunedì sera, a Carpiano, un uomo di 60 anni ha perso la vita dopo essere stato travolto da un mezzo pesante all’interno del polo logistico DHL. Questo episodio conferma ancora una volta come il settore della logistica resti uno dei più pericolosi per chi ci lavora, con frequenti incidenti gravi che han portato a riflessioni urgenti su sicurezza e condizioni di lavoro.

La dinamica dell’incidente alla dhl di carpiano

L’evento si è verificato nella tarda serata di lunedì 12 febbraio 2025 al civico 30 di via Aldo Moro, nella zona industriale di Francolino, Carpiano. Roberto Vitale, 60 anni, lavorava come autista per la Bs Autotrasporti, una delle aziende fornitrici di DHL. Dopo aver terminato le operazioni di scarico merce, Vitale si stava spostando all’interno del piazzale del polo logistico, quando è stato investito da una motrice in movimento. Al volante del mezzo pesante si trovava un collega di 62 anni, dipendente della ditta esterna T&T Cargo-line.

Primo soccorso e indagini

Secondo le prime ricostruzioni, il conducente non si è accorto della presenza di Vitale. L’impatto è stato violento e l’uomo è morto sul colpo per le ferite riportate. Sul posto sono intervenuti i soccorsi con un’auto medica e un’ambulanza della Croce Rossa di Pieve Emanuele, ma non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono in corso per chiarire nel dettaglio le circostanze dell’accaduto.

Il profilo di roberto vitale e il cordoglio delle aziende

Roberto Vitale risiedeva a Savona, anche se spesso si trovava a Rozzano presso l’abitazione della compagna. Era assunto come autista dalla Bs Autotrasporti con un regolare contratto dal 2018. Nel corso degli anni aveva costruito un rapporto di fiducia e stima con colleghi e datori di lavoro, grazie alla dedizione e alla professionalità dimostrata nelle sue mansioni. La Bs Autotrasporti ha diffuso una nota di cordoglio sottolineando l’impegno e la serietà dimostrata da Vitale in azienda.

Anche la DHL ha espresso vicinanza alla famiglia e ai colleghi della vittima tramite un comunicato ufficiale, manifestando il proprio dispiacere per l’accaduto. L’atmosfera all’interno del polo logistico resta ora di sgomento e riflessione, mentre si attendono risultati più precisi sull’esito delle verifiche in corso.

Altri incidenti simili nella logistica lombarda

Non è il primo caso tragico che colpisce la logistica nell’area del sud-est milanese. Lo scorso 28 aprile 2023, al polo logistico Esselunga di Limito di Pioltello, è morto un operaio di 48 anni, Stefano Sainaghi. Anche lui autista, lavorava per una ditta lodigiana esterna. L’incidente è avvenuto mentre tentava di bloccare un camion che si stava muovendo senza freno a mano inserito.

Nel disperato tentativo di fermare il mezzo con le mani ha riportato lesioni gravissime, rimanendo schiacciato fra la motrice e un rimorchio, senza alcuna possibilità di salvarsi. Eventi come questi confermano i rischi quotidiani che affrontano chi è impiegato in questo settore.

Sicurezza sul lavoro e il peso della pressione economica

La serie di incidenti in questa zona, dove la presenza di aziende logistiche è particolarmente alta, richiede un’attenzione costante sulle misure di sicurezza. Sindacati e rappresentanti dei lavoratori sottolineano spesso la necessità di rispettare le norme per la tutela della salute e sicurezza, di rafforzare le protezioni nei luoghi di lavoro ed avviare campagne di informazione rivolte ai dipendenti.

Fabio Zerbini, fondatore del Sol Cobas, associazione che si occupa di tutela del lavoro, ha collegato alcuni infortuni alla pressione crescente sugli operai. Zerbini ha indicato che “la ricerca di un reddito adeguato alle spese e ai debiti porta molti lavoratori a spingere ritmi insostenibili, aumentando così il rischio di errori o distrazioni fatali.” La combinazione di stanchezza, pressioni e scarsa sicurezza continua a creare un ambiente difficile e pericoloso.

Il settore della logistica richiama l’attenzione sulle condizioni che accompagnano questi lavori pesanti e spesso poco riconosciuti. Discutere di sicurezza significa anche esaminare le condizioni economiche e sociali che spingono i lavoratori a prestazioni rischiose. Solo un’azione concreta e realistica sui due fronti può ridurre il numero di tragedie e infortuni sul lavoro.