Una tragedia si è consumata nelle acque di Venezia, davanti all’isola di Sant’Elena, dove una giovane donna ha perso la vita dopo essere caduta da un catamarano. L’incidente è avvenuto nella giornata di ieri, quando la donna è rimasta impigliata in una cima avvolta nell’elica della barca. I soccorsi si sono mossi con rapidità, ma il tentativo di salvarla non è stato sufficiente.
Modalità e dinamica dell’incidente in laguna di venezia
La vittima è precipitata in acqua mentre si trovava sul catamarano, un’imbarcazione a vela che spesso si usa per escursioni in laguna. Una cima, probabilmente una cima di ormeggio o di sicurezza, si è avvolta intorno all’elica del motore della barca, bloccando la giovane sotto la superficie. Rimasta intrappolata, la donna non è riuscita a liberarsi e ha subito una grave difficoltà respiratoria.
L’episodio è successo in un tratto di laguna non lontano dal centro storico, una zona frequentata da imbarcazioni di vario tipo, ma non così vicina alle rive. Non sono ancora chiari i motivi per cui la vittima sia caduta in acqua, né se vi siano state manovre errate o un malfunzionamento dell’imbarcazione. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e dati utili a ricostruire l’esatta dinamica.
Intervento dei vigili del fuoco e soccorso sanitario
I vigili del fuoco sono arrivati appena ricevuta la chiamata di emergenza, schierando due autopompe lagunari e un elicottero partito dalla base vicina. Una squadra di sommozzatori ha subito raggiunto il punto dell’incidente. Uno dei sommozzatori si è immerso rapidamente, riuscendo a localizzare la donna e liberarla tagliando la cima attorno all’elica.
Questo intervento è durato meno di un minuto; la tempestività ha evitato ulteriori complicazioni dovute alle difficoltà degli operatori nel gestire l’incidente in acqua. Intanto, il personale sanitario del SUEM, giunto sul posto con un’ambulanza, ha iniziato le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dell’elicottero per il trasferimento in ospedale.
Nonostante gli sforzi del personale medico, la donna non ha ripreso conoscenza e dopo una lunga serie di tentativi di rianimazione è stata dichiarata deceduta. La causa del decesso è collegata al soffocamento derivante dall’impigliamento.
Sicurezza in laguna e rischi legati alle imbarcazioni a motore
L’incidente di Venezia sottolinea i pericoli legati alla navigazione nelle acque lagunari, specie per chi si muove su imbarcazioni a motore come i catamarani. Le eliche, essendo a contatto diretto con l’acqua e spesso protette in modo parziale, possono rappresentare un serio rischio in caso di cadute.
Le corde e le cime usate per ormeggiare o manovrare possono facilmente creare complicazioni in caso di inciampo o impigliamento. Le autorità locali hanno spesso raccomandato di adottare dispositivi di sicurezza personali, come giubbotti salvagente e sistemi anti-intrappolamento, per evitare tragedie di questo tipo.
Negli ultimi anni, la crescita del turismo e della navigazione da diporto in laguna ha messo in evidenza la necessità di regolamentazioni più rigorose e di campagne di informazione mirate. Purtroppo episodi simili accadono ancora, mettendo in difficoltà i soccorritori e causando vittime innocenti.
Ultimo aggiornamento il 17 Maggio 2025 da Matteo Bernardi