Home inchiesta sulla morte di chiara poggi, estesi i prelievi di dna a nuovi indagati e persone coinvolte

inchiesta sulla morte di chiara poggi, estesi i prelievi di dna a nuovi indagati e persone coinvolte

Nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco: la procura di Pavia estende i prelievi di DNA a familiari e amici, mentre emergono collegamenti con un caso di ricatto.

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La procura di Pavia riapre le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, estendendo i prelievi di DNA e approfondendo nuove piste, incluso un possibile legame con un caso di ricatto al Santuario della Bozzola. - Unita.tv

Il caso di chiara poggi, la giovane uccisa a garlasco nel 2007, torna al centro dell’attenzione giudiziaria con una nuova fase dell’indagine. La procura di pavia ha deciso di estendere il prelievo di dna a un numero più ampio di persone legate alla vicenda, tra cui amici, familiari e investigatori coinvolti all’epoca. Questo sviluppo arriva mentre si avvicina la data dell’incidente probatorio e si approfondiscono le piste alternative emerse negli anni.

L’ampliamento delle indagini tramite nuovi prelievi di dna

Il giudice daniela garlaschelli ha autorizzato l’inclusione di nuove persone da sottoporre a prelievo del dna nella indagine riaperta sull’omicidio di chiara poggi. Tra i soggetti convocati ci sono le cugine della vittima, stefania e paola cappa, così come amici di diverse figure coinvolte nel caso come marco poggi, il medico legale che lavorò sulla scena del crimine, e gli investigatori che operarono nell’abitazione di garlasco la sera del delitto, datato 13 agosto 2007.

La lista iniziale comprende anche roberto freddi, mattia capra e alessandro biasibetti, amici di andrea sempio, il nuovo indagato collegato alla vicenda. Quest’ultimo si aggiunge a un quadro già complesso, dato che l’ex fidanzato di chiara, alberto stasi, aveva subito una condanna per il delitto. Anche marco panzarasa, amico sia di stasi sia di poggi, è chiamato al prelievo.

Gli avvocati e i consulenti di tutte le parti stanno esaminando la possibilità di sottoporre a test del dna ulteriori persone eventualmente coinvolte. Il carattere della nuova inchiesta mira a far luce su dettagli che finora non sono stati chiariti, anche alla luce di elementi emersi dopo la prima sentenza.

La preparazione dell’incidente probatorio e nuove piste investigative

L’incidente probatorio è stato fissato per il 17 giugno e rappresenta una tappa fondamentale nel procedimento. Mentre si avvicina questa data, la procura continua a studiare gli atti già raccolti, i reperti, e le testimonianze accumulate negli anni, cercando di verificare nuovi spunti e eventuali contraddizioni.

Un particolare episodio: il ricatto a sfondo sessuale

Fra gli elementi acquisiti, un episodio di rilievo riguarda un’inchiesta su un ricatto a sfondo sessuale nei confronti dell’ex rettore del santuario della bozzola. Nel procedimento, che si è concluso con la condanna di flavius savu e florin tanasie, entrambi erano irreperibili al momento della sentenza. La procura ha deciso di acquisire tutti gli atti per possibili collegamenti con l’omicidio di chiara poggi.

L’indagine dunque si allarga anche a fatti apparentemente lontani dal delitto, ma che stimolano l’attenzione degli inquirenti, approfondendo la rete di rapporti tra i personaggi coinvolti.

Legami tra l’omicidio di chiara poggi e il santuario della bozzola secondo una nuova testimonianza

Nei mesi scorsi è emersa una nuova pagina che riguarda cleu stefanescu, nipote di flavius savu e detenuto nel carcere di pavia con l’accusa di omicidio. Stefanescu ha consegnato ai suoi legali un memoriale in cui afferma di aver appreso dallo zio l’esistenza di un legame fra l’omicidio di chiara poggi e l’indagine sul santuario della bozzola.

Questo documento, riportato dalla stampa locale, introduce un possibile intreccio tra casi giudiziari diversi ma adiacenti. Le autorità giudiziarie stanno valutando con attenzione queste affermazioni, che potrebbero fornire indicazioni inedite.

La presenza di questi nuovi elementi mostra come la vicenda giudiziaria attorno al delitto di garlasco rimanga complessa e poco definita, anche dopo quasi diciotto anni dai fatti. Gli approfondimenti sul dna, i ricorsi a procedure straordinarie e le aperture verso piste poco esplorate sottolineano l’intensità del lavoro investigativo in corso.